Francesca Joppolo
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Francesca Joppolo

Francesca Joppolo è nata e cresciuta a Roma, ha poi trascorso qualche anno fra Assisi e Perugia, abita da molti decenni a Firenze, e ha una relazione fondamentale con la Sicilia, terra natale di suo padre.

Ha studiato Storia dell’Arte all’Università di Firenze con il famoso, anche per l’umanità dimostrata con gli studenti, storico dell’arte e docente Roberto Salvini con il quale è andata a zonzo, insieme ai compagni di corso, per abbazie romaniche di Francia.

Giornalista professionista ha lavorato a lungo come cronista alla Nazione, quotidiano con il quale ancora collabora. Nel giornale fiorentino ha avuto il percorso classico della redattrice romantica di un tempo che cominciava da giovane, palpitava al suono della rotativa, sgobbava tredici ore al giorno credendo fosse un privilegio e pensava ingenuamente che i suoi articoli fossero utili alla comunità.

Dalle piccole collaborazioni conquistate intrufolandosi in redazione, il cosiddetto “abusivato”, alla pagina dei giochi, (indimenticabile Bingo, il concorso a premi per i lettori, con onnipresente coniglio), ai contratti a termine a Siena, Lucca, Pisa, Viareggio, Massa, Pontedera, Grosseto. Nella città maremmana il soggiorno più lungo: ci ha passato quattro anni, guidata dal capo servizio Luciano Salvatore, e, pur sentendosi ai confini dell’impero, talvolta da lacrime (asciugate, però, da grandi risate), ha immagazzinato esperienze umane e professionali memorabili.

In sede centrale è stata alla redazione Province, agli Esteri (appena arrivata, scoppiò la Prima Guerra del Golfo, menomale che ci furono l’accoglienza e gli insegnamenti dell’indimenticabile capo servizio Stefano Sieni), in Cronaca di Firenze (fra i momenti da ricordare con il brivido: la strage dei Georgofili del maggio 1993) e agli Interni regionali. Poi se n’è andata.

Ha scritto, fra l’altro, su Uomini & Business, fondata e diretta da Giuseppe Turani, su Arte Service, fondata e diretta da Everardo Dalla Noce, su Naturart, diretta da Luciano Corsini, su Vanity Fair, su Handbook Costa Smeralda.

È coautrice di Gli occhiali dalla A alla Z, pubblicato da Logos.

Ha curato, grafica della copertina compresa, il libro Una vita a gioiello di Patrizia di Carrobio, edito da Polistampa.

È autrice del “volantino” Fate silenzio, per carità sui comportamenti del pubblico ai concerti di musica classica.

Con l’attrice, regista e autrice Paola Pace ha steso la drammaturgia di Goliarda Music Hall, spettacolo dedicato a Goliarda Sapienza, andato in scena per la prima volta al teatro Biondo di Palermo il 26 gennaio del 2018.

Con il pianista e vocal coach Mark Markham, per vent’anni al fianco del soprano Jessye Norman, ha organizzato a Naso (Messina) le masterclass di canto lirico Singing in Sicily.

Ha introdotto il concerto Grazie Claudio!, prodotto da Mozart 14 e promosso dalla Regione Emilia-Romagna, andato in scena il 20 gennaio 2019 al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna per ricordare Claudio Abbado a cinque anni dalla morte.

Ha partecipato a In quel tempo, un video-documentario curato per l’ensemble l’Homme Armé da Fabio Lombardo e Gustav Baldassini. Riflessioni, emozioni e testimonianze su un concerto di Claudio Monteverdi. Un suo contributo è uscito nel libro Angela Simone Emotional Paper Jewel 2004-2024 pubblicato da Silvana Editoriale, dedicato alla creatrice di gioielli ligure Angela Simone.

Fa parte, con delega alla comunicazione, del consiglio direttivo degli Amici della Musica di Firenze, fondati nel 1920 e riconosciuti come una delle associazioni concertistiche più prestigiose d’Europa per la diffusione della musica da camera (Stagione al Teatro della Pergola e al Teatro Niccolini da ottobre ad aprile, ogni nuovo ascoltatore è benvenuto).

Salvador Dalì, che è fra i suoi pittori sfavoriti, è però autore di una frase nella quale si riconosce molto:

Ho sempre visto cose che gli altri non vedevano, e quello che vedevano loro, io non lo vedevo.

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