Michele Venturini
Collabora con Meer da gennaio 2013
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Michele Venturini

Michele Venturini nasce a Brescia nel 1972.

Ricercatore nel campo della moda e del costume si forma come stilista e parallelamente approfondisce gli aspetti legati agli ambiti artistici e umanistici per allargare il proprio orizzonte in una costante esperienza visuale delle forme nelle diverse discipline dell’arte e sue applicazioni più trasversali.

Per una decina di anni collabora con il FAI (Fondo Ambiente Italiano) per la ricerca e divulgazione della storia del costume e parallelamente collabora con altri enti e fondazioni del settore moda.

Il suo approccio multidisciplinare traccia comparazioni continue tra l’attitudine al rappresentarsi, attraverso l’abito e al manifestarsi al di fuori del medesimo con un medium narrativo legato alle arti.

Il cinema, la pubblicità, la video arte e le arti figurative in genere ma anche l’architettura, il design e gli aspetti tonali ed acustico-rappresentativi del suono: la musica.

Si specializza in studi sulla metacomunicazione del settore moda e su come leggere le tracce formali del presente, attraverso il passato, per meglio intraprendere le intuizioni del formale in divenire. La scrittura e la composizione di quadri narrativi, esplicativi dell’estetica del corpo, sono la sua base per l’interconnessione disciplinare.

Scrive di moda, arte, cinema e comunicazione per Meer.

Interfaccia formativo di corsi universitari, parauniversitari e master internazionali è docente in diversi consessi formativi di cui ha titolarità di cattedra.

Docente di Storia dell’Arte e della Moda, Storia della Moda, Storia della Sartoria Maschile, per ITS Academy Machina Lonati (Brescia), per i rispettivi corsi di Fashion Product Manager, Modellistica e Confezione e Alta Sartoria Maschile. In associazione con Camera Showroom Milano, ha la cattedra di Fashion Trend & Research, per il corso di Showroom Manager.

È docente di Storia del Costume, presso l'Accademia di Belle Arti SantaGiulia, per il Corso di Laurea in Scenografia.

È docente di Storia della Maglieria per il master di maglieria: Ckd Master di Accademia Costume e Moda - Roma 1964, (Roma – Milano), presso Modateca Deanna (Reggio Emilia).

È relatore in conferenze e convegni sulla Storia della Moda e del Costume.

Dal 2019 collabora con il BAI: Archivio d’Impresa Max Mara (Archivio di Moda e Costume), a Reggio Emilia. Realizza, per esso, studi e ricerche, su moda e costume, rivolte agli operatori del settore.

Collabora con il Gruppo Wella per delineare processi formativi sulle evoluzioni della forma nella moda e nell’arte dal concetto di convergenza al concetto di divergenza formale come acquisizione qualitativa: l’abrasione come sistema del divenire del bello nelle sue nuove forme.

Ricerche svolte nel tempo sui seguenti soggetti:

Cristobal Balenciaga, Kenzo Takada, Yves Saint Laurent, Gabrielle Chanel, Gianfranco Ferré, Gianni Versace, Missoni, Emilio Pucci, Issey Miyake, Rei Kawakubo, Christian Dior, Martin Margiela, Jeanne Lanvin, “C.F. Worth e la nascita della Haute Couture, Valentino Garavani, Hermès, Romeo Gigli, Roberto Capucci, Dries Van Noten, Vivienne Westwood, La Marchesa Luisa Casati, Jacqueline Kennedy, Grace Kelly, “Moda e Guardaroba Modulare”, “La moda come esperienza del potere femminile”, “La nascita delle stagioni nella moda e la centralità di Parigi nella storia del costume”, “La Storia della Perle come accezione di potere, seduzione e bellezza”, ecc.

Foto: Erminando Aliaj

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