Da questa doppia impostazione parte il percorso di confronto tra l'operato di Gianfranco Ferré e la sua eredità, tra quanto c'è stato di privato e personale nei suoi gesti e il significato universale creativo che ne è derivato.

Ferré e l'impatto che ha avuto nell'immaginario collettivo. Nel mondo moda molti sono coloro che hanno attinto dalla sua opera per declinare la propria cifra stilistica. Il confronto con l'estetica dell'arte ed i suoi riferimenti figurativi visti come mezzo di trasporto dell' immagine del passato in favore di un'interpretazione contemporanea dello stile. Il progetto dell'abito come abitazione del corpo il cui elemento è l'atmosfera che deriva dal vestire Ferré.

La sua vena deflagrante il concetto di spazialità tridimensionale in favore di una quarta dimensione corporea, attraverso lo studio delle trame dei tessuti e del taglio che diviene progetto di movimento aereo. Tessuti tagliati per strutture modulabili nello spazio in favore di inedite possibilità espressive e traiettorie che avvolgono chi veste Ferré e che lo esprimono nel mondo irradiando verso tutto ciò che vi sta intorno: trame emotive di un percorso non solo funzionale al vivere ma anche al manifestarsi. Ferré e la sua pertinenza nel gesto dell'uomo del XXI sec. per un codice dello stile che vive oltre il suo tempo.

8 Minuti di Ferré

I Minuto

Chanel ha liberato le donne! Saint Laurent gli ha dato il potere! Ferré gli ha suggerito l'atmosfera...
Atmosfera che è “Meteo-Corpo”. Con meteo vi è tutto ciò che si esprime del clima della donna, il suo pensiero e la sua fisicità (calda/fredda, asciutta/intensamente uggiosa, luminosa/ombrosa, sfocata, annebbiata/limpida e mai rovescia...). La donna Ferré è curvilinea e puntuta. Ogni punta delle sue lance è aerea e traccia una corolla. Corolla che suggerisce circolarità di traiettoria e baricentro stabile quanto aperto. Uno spazio e un territorio mobile e morbido che s'impone in movimento. Ferré fa del tessuto il circuito del vento. Tessuti nelle cui trame l'aria ha la sua sinfonia e la sua densa struttura. Se mai si è dato contrafforte al gesto Ferré ne è stato l'esecutore.

II Minuto

La foggia degli abiti di Ferré è data da tagli strutturali del tessuto che tracciano un racconto ricco di tavole. Ferrè racconta la sua visione dell'abito ed ogni tavola è preparata ad arte con chiaro scuri degni del teatro Elisabettiano. Ferré è lombardo come Caravaggio e come Caravaggio coglie l'attimo assoluto della bellezza, l'azione al suo acme. L'”hic et nunc” che il narcisismo di ognuno esprime. Le trame si esplicano nei toni imponenti di volumi e cromie piene di materia e emozione.
Vi è la misura dell'impianto scenico che è quota perfetta di una aristocratica visione.
La trama si svolge nel suo senso drammatico di commedia attorno al corpo senza mai perdere di tensione tra pieni e vuoti.

III Minuto

La camicia: pagina bianca che non necessita di trascrizione.
La pagina bianca ha grafica e contenuto nel bianco e dal bianco. Il suo formato ha un'unica dimensione: la luce che ne esprime il bagliore, il peso e la proporzione.
Luce piena.
Ferré è giocoliere dell'aria ed esecutore di luce .
La camicia è bianca! Con Ferré è come se lo fosse stata per la prima volta!

IV Minuto

La trama è dei tessuti.
Leggeri e sottili come Petali di papavero, poggianti attorno al corpo come anelli di Saturno. Trasparenza al potere e potere della tradizione di luoghi lontani, figli d'Oriente o d'Africa o dell'Europa battagliera nel lavoro e nelle conquiste sociali.
Trame dense e fitte di assonometriche assonanze nei colori e nel rigore del disegno.
Trame che hanno un ruolo severo e ancorato al virile con Ferré assumono nuovi incarichi. Lane tartan o principe di Galles, gessati i cui disegni esprimono l'antropomorfo universo maschile del potere, sono riposizionati in nuova proporzione plastica e in volumi consoni al “movimento femminile”.
Trame sottili e trasparenti, petali di fiori o steli d'erba, paglia che si avvinghia al corpo e al sole. Organza, voile, rafia, cuoio, nappa... completano il disorientamento androgino.

V Minuto

Gioielli o abiti gioiello. Metalli, minerali, gioie come armature. Beltà di aurea luce, fredde al tatto ma incandescenti all'occhio. Policromia della tradizione orafa carolingia e mosaici preziosi di culture e tradizioni lontane. Bracciali, collane o collari, reticolati per il tenero ventre. Teorie di luce disegnate sulle trame o ad esse poggiate ascrivibili alla scenotecnica più che al decoro e che se di decoro hanno l'immagine è per tatuare un corpo il cui pudore è carico di cultura e spirito etnico.

VI Minuto

La musa è la Donna. Proustiano è il sentimento.
La ricerca è di un tempo perduto acquisito dalle donne.
Non v'è intenzione e non v'è interesse per un secondo piano.
Prima è l'idea e da qui l'azione.
L'idea è già nei dintorni di costei e non si mescola a convenzione.
Naturalmente non v'è classe senza un pizzico d'inutilità e la donna Ferré non si esprime per il frivolo ma l'utilizza forgiato dalla sua funzione.
La traiettoria del moto è verticale e senza raggiri.
La mescolanza di genere non è mai equivocabile.
L'energia è “neomatriarcale”, generativa di un umanesimo del femminile figurale più che figurativo.

VII Minuto

L'ovale è il tema che esprime la sua circolarità simbolica in più momenti della vita di Ferré.
Ovoidale è la spilla da balia che lega la sua camicia alla sua cravatta così come ovale e possente è il suo ventre .
Ovale è l'impronta della sua creatività grafico progettuale che in rapidi gesti decisi e circolari trasmette su carta il suo pensiero.
Ovale è la cornice boiserie del simbolo di una delle più prestigiose maison di Francia: Dior, di cui Ferré è stato Direttore Artistico.

VIII Minuto

La matrice dell'opera di Ferré è senso dell' Architettura.
Architettura della bellezza.
Architettura del corpo e corpo dell'architettura.
Architettura delle emozioni.
Senso dell'architettura sociale e sua contemporaneità.
L'abito per Ferré è abitato e abitabile da corpo e atmosfera: strutture che si uniscono appoggiandosi al corpo e scostandosi da esso con stabile e sostenuto movimento andando oltre lo spazio dentro l'immaginazione e l'immaginario collettivo.