Luisa Casati, Gabriele D'Annunzio, Dries Van Noten, Gill Button.
Quattro nomi e un sodalizio tracciato dal colorismo di Anversa che investe l'emotività di un progetto estetico e culturale per l'autunno inverno 2016/17 di Van Noten.
Colore che è aggettivo del costume vissuto dai protagonisti attraverso la passione viscerale per l'immagine e le sue esperienze.
Colore come tono di un'esistenza declinata al massimo delle sensazioni nel tracciato dell'Arte.
La Marchesa, il Vate, Dries e la Button, sono l'espressione della morale che la vita d'immagine connette alla storia: la bellezza.
Di-segno vivono e di-segno trascendono il tempo per il lessico che echeggia nei corridoi della storia.
La donna che più di tutte stupì D'Annunzio e che fu la sua amante, la Marchesa Luisa Casati, è il centro della riflessione sulla vita in arte.
Kore (Corè Regina degli inferi) è il nome che il principe dei decadenti le attribuisce e Ariel (Spirito birichino de “La Tempesta” di Shakespeare”) è quello che la Marchesa attribuisce al Vate.
Van Noten pennella la loro storia d'amore del bianco e nero prediletto da Luisa, nei suoi ambienti e nei suoi abiti e attinge, dalle perle infinite delle sue collane e dalle quinte teatrali dei suoi costumi, i temi della sua narrazione per l'autunno inverno.

La macchia è quella del ghepardo, fidato abitante della sua corte e l'oro è quello zecchino delle sue vesti, o delle sue gabbie, il verde ed il blu emergono dalla ruota degli amati pavoni, così come i volatili piumaggi dal suo poliedrico bestiario.
Dries incrocia il suo omaggio autoriale per la Divina Marchesa alle fogge del poeta ed esteta pescarese: da lui prende i suoi ricercati completi, le bordure e le sue impeccabili camicie, le vestaglie da camera. Tinge di ambiguità le nere gote della sua Luisa e sigla con stemmi nobiliari l'aristocratica visione.
Il sogno è riprodotto in liquida forma dalle note acquarellate dell'artista inglese Gill Button per il progetto editoriale che Van Noten ha legato alla collezione, dove la tecnica pittorica esprime l'umore di un tempo che è mosso da una messa a fuoco che affonda nella profonda conoscenza del vissuto in arte.

Della Casati, la figlia Cristina, esprime il connubio perfetto tra esperienza di vita e ideale, nell'epitaffio:
“L'età non può appassirla né l'abitudine rendere insipida la sua infinita varietà”
(W. Shakespeare “Antonio e Cleopatra”).

Dries l'ha declamata...