Giovanna Lacedra
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Giovanna Lacedra

Nasce nel 1977 a Venosa (PZ). Ha studiato pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento presso l’Università di Pisa. Dal 2004 vive a Milano, dove lavora come docente di storia dell’arte, artista performer e autrice. Come performer si è esibita sia in progetti di altri artisti, quali: "La bara del Bastardo" di Daniele Alonge - 2011; "Yummy Good!" di Manuela De Merito - 2011, che in propri.

Dal 2011 al 2015 ha portato in scena, con un tour itinerante che ha toccato ben 14 tappe in gallerie, musei e spazi espositivi italiani e in città come Milano, Sassuolo, Cesena, Pescara, Lecce, Napoli, etc… la Performance Confessional "Io Sottraggo. La Triangolazione Cibo-Corpo-Peso", un progetto riguardante la patologia anoressico-bulimica, da lei ideata, scritta e interpretata. A Milano la performance è stata portata in scena anche presso il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” in occasione della fiera d’arte contemporanea Step09 Art Fair, nel novembre 2011, a Venezia è andata in scena il 9 maggio 2015, in concomitanza con l’apertura della 56 Biennale Internazionale di Arte Contemporanea, e ha fatto parte della V Biennale d’arte di Anzio e Nettuno. La performance è stata introdotta nelle tesi di laurea di alcune studentesse del Dams e della Facoltà di Beni Culturali, per gentile concessione dell’artista. Inoltre, la scuola di Giornalismo “Walter Tobagi” dell’Università Statale di Milano ha realizzato una video-intervista in occasione di Expo2015, pubblicata sulla piattaforma ExpoStories.

Nel settembre 2013 nasce la performance "L'ASPIRANTE", un nuovo progetto che affronta il tema della prevaricazione e della violenza di genere, intellettuale e psicologica, prima che fisica, sbocciato dalla rilettura dell’omonima poesia di Sylvia Plath e dei suoi Diari. Ideata, scritta e interpretata da Giovanna Lacedra e Roberto Milani, la performance è andata in scena tra il 2013 e il 2015 presso le seguenti location: galleria d’Arte Amy-D di Milano, fiera d’arte ArtVerona, per CUNTemporary Art|Feminism|Queer di Londra, Galleria Comunale Ex Pescheria di Cesena, con Patrocinio del Comune e dell’Assessorato Politiche delle Differenze Casa Museo di Ludovico Ariosto a Ferrara, Chiostro di Voltorre a Gavirate (Varese) per la mostra “la neve non ha voce” a cura di Alessandra Redaelli.

Nel maggio 2014 a partire dall’omonima poesia di Vittorio Varano, scrive e porta in scena la performance “COME IL MARE IN UN BICCHIERE”, con la partecipazione performativa di Irene Lucia Vanelli. La performance viene realizzata tra il 2014 e il 2015 presso: 77Art Gallery di Milano, MAG – Marsiglione Art Gallery di Como, “CORPO | Festival di Arti Performative” di Pescara, V Edizione a cura di Ivan D’Alberto e Sibilla Panerai. Nel giugno 2014 ha portato scritto e portato in scena, prima presso la Casa Museo di Ludovico Ariosto a Ferrara e poi presso l’ArtFarm Pilastro di Bonavigo (Verona), una performance articolata sui versi dell'ultima poesia di Sylvia Plath e su un percorso di 100 acquerelli che la ritraggono come innumerevoli sindoni-tracce, titolata "EDGE | Ultimo Ritr-Atto".

Nell’autunno 2014 scrive e porta in scena una performance sull’infanzia abusata, liberamente ispirata al libro “I quaderni delle bambine” della psicologa Maria Rita Parsi. La performance si intitola “NONSONOMAISTATAUNABAMBINA”. Si esibiscono con lei il fotografo e attore Massimo Festi e la piccola Giulia Fumagalli. I monologhi sono di Giovanna Lacedra, le musiche di Larva Casei. Le tappe sono due: Palazzo Pirola, Gorgonzola (MI) e Galleria Biffi Arte di Piacenza. Entrambi gli eventi fanno parte della rassegna “Femminile Plurale” a cura di Alessandra Redaelli.

Nel 2016 scrive “EMOTIONAL REVOLUTION [LE MANI IN PASTA AL CUORE]”, una performance in cui l’azione diventa rovesciamento del vuoto in nutrimento, che viene portata in scena per la prima volta il 19 marzo 2016, presso Con-Temporary Art Circle, studio di Saba Najafi a Milano, per Studi Festival 2016. In seconda tappa, 25 giugno 2016, presso il festival “LA VOCE DEL CORPO” IV edizione – Osnago (Lecco). Ancora, nel 2016 scrive “FEELING-CAGE”, performance progettata e portata in scena per la prima volta il 12 aprile 2016 a Parma, presso Alphacentauri in occasione della rassegna “Follow The Banana”. Seconda tappa, 14 maggio 2016, “ART ACTION” Festival Internazionale di poetiche performative – Musei Civici di Monza. E sempre nel 2016 progetta “PARADEIGMA” una performance che richiama in causa il daimon, l’immagine destinica, la vocazione dimenticata e che è stata realizzata il 22 ottobre 2016 presso la Galleria Punto Sull’Arte di Varese, a cura di Alessandra Redaelli. Con pubblicazione in catalogo.

Nel 2017 scrive e interpreta “LASCIARSI CADERE | LET IT FALL” un'azione performativa sulla perdita come sola possibilità per la rinascita, viene realizzata il 18 maggio presso la galleria di Monza Villa Contemporanea. Nello stesso anno progetta “AMPLEXUS MATER” un inno alla maternità ispirato al concetto di deità femminile diffuso in età Paleolitica. La performance è stata realizzata all’ArtPerformingFestival di Napoli. E sempre nel 2017 nasce “EAT ME(AT) | BLOOD AND WORDS”, un'azione che riflette sulla violenza e sul carattere manipolatorio delle parole. Va in scena a Specchia (Lecce) per la collettiva Le Fil Rouge.

Nel 2018 progetta “LE GABBIE DI VINCENT (FUGA IN GIALLOCROMO)”, un performance che indaga le parole semplici, autentiche e profonde che Van Gogh scriveva a suo fratello Theo. È andata in scena al Festival “La Voce del Corpo”- Osnago (Lecco). Ha partecipato, in qualità di modella, a progetti fotografici di Massimo Prizzon, Pablo Peron, Christian Zucconi, Marco Chiurato, Franco Donaggio, Antonio Delluzio, Massimo Festi. Ha scritto testi critici per artisti come: Elisa Anfuso, Anna Caruso, Paola Mineo, Urban Solid, Daniele Duò, Pep Marchegiani, Alessio Bolognesi, Alessandro Carnevale. Ha scritto testi critici per cataloghi di mostre dei seguenti artisti: Elisa Anfuso, Anna Caruso, Pep Marchegiani, Alessio Bolognesi, Alessandro Carnevale. Ha scritto testi di presentazione per il lavoro di: Paola Mineo, Urban Solid, Daniele Duò, Cristina Iotti, Luca Dalmazio. Ha co-curato con Grace Zanotto, presso la Galleria Famiglia Margini di Milano le seguenti mostre: “New Pep – il quadro non è che un prodotto” di Pep Marchegiani - maggio 2012; “C’ero, una volta” di Anna Caruso – luglio 2012. Ha curato, per la Galleria Square23 di Torino, le seguenti mostre: “Cemento” degli Urban Solid – Gennaio 2013; “Arcanum” di Daniele Duo – Febbraio 2013.

È autrice per Wall Street International Magazine, sezione Arte e cura un proprio Blog, titolato Ellepourart e dedicato esclusivamente all'arte e alla poesia femminile.

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