C’è chi studia l’arte, chi la pratica, e poi c’è chi, come Katia Pangrazi, la vive come un modo autentico di abitare il mondo. Non da spettatrice, ma da protagonista attiva, sempre alla ricerca di nuove forme per dare voce a ciò che ci attraversa: emozioni, idee, storie, visioni.
Classe 1973, Katia comprende presto che i percorsi convenzionali non fanno per lei. Lascia alle spalle gli studi tecnici con la piena consapevolezza che il suo linguaggio è un altro: quello del colore, della materia, del segno che prende forma. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Terni, dove comincia un percorso fatto di sperimentazione, studio del nudo dal vero, tecniche antiche, come l’affresco giottesco e la tempera all’uovo. Esperienze che diventano occasioni di scoperta, non solo artistica, ma personale.
Curiosa, caparbia, sempre in ricerca, non si ferma alla pittura. Col tempo, le parole diventano il suo secondo strumento creativo. Si specializza in scrittura creativa e web writing ed inizia a scrivere con lo stesso approccio con cui dipinge: passione, intuito, sfrontatezza e una naturale propensione al racconto. Scrive di arte ma anche di scienza, cultura, società. Per lei ogni parola è un ponte, un invito a guardare oltre l’apparenza.
Parallelamente, si apre alla fotografia, che diventa un ulteriore sguardo sul mondo. I suoi scatti vengono pubblicati su riviste, libri d’arte e campagne visive, confermando una visione artistica capace di integrare immagine, comunicazione e pensiero creativo. Non è mai solo questione estetica: la bellezza, per Katia Pangrazi, è un linguaggio, un codice da decifrare per leggere il visibile e l’invisibile.
Oggi si definisce una Story Hunter, una cacciatrice di storie, quelle vere, urgenti, da portare alla luce e restituire al mondo con uno stile diretto, raffinato, vibrante. Collabora con importanti portali di informazione nazionali, coordina progetti culturali, cura eventi, costruisce connessioni tra artisti, istituzioni, scuole, imprese e musei. Tra il 2016 e il 2018 ha guidato il progetto internazionale Enredadas, promosso dall’UNESCO e dall’InSEA - International Society for Education Through Art, coinvolgendo centinaia di partecipanti in tutto il mondo attorno a un’idea chiara: l’arte come motore di inclusione, dialogo, crescita.
Al centro di tutto, la curiosità, il filo conduttore che unisce i linguaggi che Katia esplora. La spinta a conoscere, sperimentare, cambiare, ridefinirsi. L’arte, per lei, è una domanda continua; la scrittura, un modo per cercare risposte. E soprattutto, un gesto da condividere.
Scrive testi critici, curatoriali, comunicati stampa e contenuti editoriali. Insegna arte. Gestisce progetti culturali e strategie di comunicazione. E nel tempo libero... costruisce mondi con le LEGO, perché come lei stessa afferma:
il gioco, come l’arte, è uno strumento per comprendere e creare.
La scrittura è uno di quei gesti apparentemente semplici, quasi banali, che in realtà custodiscono un potere immenso. È una finestra aperta sul mondo, ma anche uno specchio che ci restituisce il nostro volto più autentico. Con le parole scritte possiamo costruire, demolire, esplorare, inventare. Possiamo toccare le corde più intime dell’animo umano o raccontare l’invisibile. Possiamo lasciare una traccia. C'è qualcosa di profondamente magnetico nella scrittura: ci attrae, ci cattura, ci costringe a rallentare. In un’epoca dove tutto corre, dove le parole vengono consumate e dimenticate in un istante, scrivere è un atto di coraggio.
Ma la scrittura per Katia è soprattutto libertà: non conosce confini, non obbedisce a leggi fisiche, non ha bisogno di permessi. Può attraversare le epoche, i continenti e può parlare a chi verrà e in questo, forse, c’è il suo fascino più grande. Scrivere significa scegliere le parole, ma anche lasciare spazio al non detto. È dialogo silenzioso tra chi scrive e chi legge, una connessione invisibile che nasce tra menti sconosciute eppure vicine. È immaginazione, intuizione, rivelazione. È un atto intimo e al tempo stesso universale.
Katia Pangrazi è un cuore pulsante. Una creativa autentica, capace di trasformare ogni linguaggio – pittura, fotografia, scrittura, comunicazione – in uno specchio del presente e in una lente per immaginare il futuro.
Foto di Kyoko Ide