L’impresa etica fonda la sua attività su regole di condotta morali che la portano a svolgere l’attività aziendale tutelando in modo esplicito gli aspetti sociali e ambientali. Esistono realtà imprenditoriali in Umbria che, in tal senso, stanno portando l’eccellenza italiana nel mondo.

Voglio raccontare la straordinaria storia di Ciam, fondata negli anni ’70 da Giuseppe Malizia, che oggi vede, nella brillante figura di suo figlio Federico, il prosieguo di un percorso fatto di passione, cultura e innovazione. Con oltre 40 anni di attività, è leader nella produzione di banchi e vetrine refrigerate ad elevata tecnologia e design innovativo per bar, pasticcerie, gelaterie ed imprese di ristorazione. La produzione viene realizzata presso lo stabilimento situato in una piccola zona industriale di una frazione del comune di Assisi, con una superficie complessiva di 23.000 metri quadrati.

“Io vengo dall’ufficio tecnico, all’inizio disegnavo personalmente i prodotti, ora seguo gli sviluppi sin nei minimi dettagli. Sono fiero di quello che – tutti insieme – abbiamo costruito”, afferma orgoglioso Federico Malizia, amministratore delegato dell’azienda. “Abbiamo preso giovani, investito sulla loro formazione, con voglia di crescere: crediamo nella risorsa umana che è alla base del lavoro. Ho visto molte scommesse vinte e ho maturato una certezza: nel campo del food noi italiani siamo insuperabili. Nessuno sa fondere come noi il gusto del bello con le proporzioni, l’equilibrio e la funzionalità dei prodotti. Oggi Ciam rifornisce sia i piccoli gruppi che grandi multinazionali, come McDonald’s, Autogrill, Illy, Marchesi1824, Prada Group, Gruppo Starbucks, G.M. Le Bon Marché - La Grande Epicerie de Paris. Il segreto è mantenere un approccio identico indipendentemente da chi si ha di fronte: qualità e serietà sono punti cardine. A questo si aggiunge una flessibilità che miscela manifattura, tecnologia e risorse umane.”

Uno dei punti di forza è, appunto, l’attenzione e la cura al clima aziendale. La direzione, da qualche anno, ha dedicato ai propri dipendenti dei percorsi benessere e di prevenzione primaria atti a facilitare e migliorare lo stile di vita ma anche delle abitudini comportamentali in ambito lavorativo. Tale filosofia corrisponde alla personalità innovativa del Ceo, affiancato dalle figure attente e lungimiranti del responsabile di stabilimento e del direttore di produzione. I risultati non hanno tardato ad arrivare, negli ultimi due anni la forza lavoro è aumentata di ben 70 unità, insieme all’apertura di un ufficio esecutivo al Dubai Design District negli Emirati Arabi Uniti e a un aumento di fatturato, solo nel 2019, del 27%, che ha portato a sfiorare i 25 mln di euro.

Anche Roberto Politi, responsabile amministrativo, grazie alle sue spiccate capacità professionali e alla sua particolare attenzione ai valori umanistici, ha sostenuto con il manager Malizia la soluzione di avvalersi di figure esterne, equanime e ignare dei problemi quotidiani interni, nell’intraprendere un percorso “di ascolto”. La scelta è ricaduta sulla Logicamed attraverso l’acquisizione del programma “Win to Win”.

Il programma “Win to Win” consiste in una metodologia estremamente innovativa che si adopera, supportando e affiancando i responsabili delle risorse umane, nella risoluzione dei problemi interni emersi, problemi sommersi e nei programmi di ripresa e rilancio per incrementare produttività e redditività dell'impresa. Il percorso permette di individuare e definire, attraverso una capillare ricerca per ogni singolo settore e reparto, oltre 90 aree, tutte le politiche e le campagne formative da apportare. Sempre più il management sente la necessità di investire, nel proprio patrimonio delle risorse umane perché sempre più pressante e percettibile è l’esigenza di cambiamento e di innovazione da parte delle imprese.

“Win to Win” è un dinamico facilitatore strutturato in percorsi di sviluppo e valorizzazione delle risorse umane a supporto della sostenibilità di un ambiente di lavoro aperto e orientato al progresso. La raccolta dei dati, attraverso il “Radar Chart”, permette di identificare e rendicontare efficacemente lo “stato d’arte” dell’impresa. il direttore delle risorse umane e il management potranno avvalersi altresì della piattaforma dinamica “Care” grazie alla quale vengono focalizzate le strategie terapeutiche risolutive attraverso interventi di tipo anche formativo. In questo modo l’azienda, valorizzando il patrimonio delle risorse umane, risulta vincente per la sua innovatività, capacità di coinvolgimento ma, soprattutto, strategica, portando tassi di partecipazione al 98.2% e di sincerità da parte delle risorse umane superiori al 94,8%.

Federico Malizia ha da sempre sostenuto la tesi che dare ascolto ai propri collaboratori è fondamentale ed estremamente costruttivo; i dipendenti, oggi, collaborano per migliorare e far crescere la qualità e la quantità della produzione in un’ottica di benessere comune. È cambiata la motivazione, il coinvolgimento, gli obiettivi. Il sistema è circolare ed ha reso raggiungibili: benessere ed appagamento personale e professionale, aumento della produttività, crescita del valore aziendale, rafforzamento brand e web reputation e incremento della produttività.

Malizia racconta: “Si trascorre una buona parte della vita lavorando. Migliorare la qualità di vita anche sul posto di lavoro consente di raggiungere importanti risultati professionali, con ovvie ripercussioni sulle performance dell'azienda. Non è solo l’aspetto retributivo, per quanto importante, il parametro che rende qualsiasi impiego piacevole a priori. Compito del management aziendale è anche quello di migliorare gli aspetti sociali del lavoro, sempre finalizzato all’incremento della produttività e al raggiungimento degli obiettivi d’impresa. Saper dirimere controversie e mediare tra situazioni e necessità diverse, caratteri differenti e differenti sensibilità – spesso causa di attriti che nulla hanno a che vedere con i progetti o il core business – è una delle caratteristiche più apprezzabili, considerate parte integrante della “capacità di gestione” di un’attività imprenditoriale. E più ancora l’abilità nel creare un ambiente di lavoro piacevole”.

La risorsa umana è una delle principali strategie adottate. Il processo è partito dalla volontà di costruire e consolidare una cultura cooperativa in azienda; riflettendo sulla mancanza di un equilibrio “vita-lavoro”, che costringe spesso il singolo alla trascuratezza e alla continua perdita di orientamento, l’idea di preservare la salute trasmettendo buone pratiche per migliorare lo stile di vita, è risultata l’azione welfare per eccellenza.

Per facilitare questa evoluzione del gruppo Federico Malizia scelse nel 2016 di donare un percorso wellness per il miglioramento dello stile di vita e della salute individuale in azienda, durante l’orario di lavoro. Il primo step vide i 115 dipendenti impegnati in tre ambiti di prevenzione: alimentazione, postura e dermatologia. I risultati della customer satisfaction ed i colloqui one-to-one diedero evidenza della valenza e dell’alto interesse al tema del benessere e della prevenzione tanto che, nel 2017 su richiesta dei dipendenti, vennero introdotti servizi e attività volti al benessere ed al miglioramento dello stile di vita durante l’orario di lavoro in condivisione con i propri colleghi. L’alto impatto della modalità e del concetto di welfare aziendale fu talmente apprezzato che l’azienda ha continuato il percorso rinnovandolo e migliorandolo anche negli anni 2018 e 2019.

La condivisione del tema salute ha permesso di facilitare l’evoluzione del gruppo e ha portato l’azienda a crescere non solo a livello culturale ma ad anticipare i tempi del mondo industriale puntando sulla fiducia e sulla reciprocità. Segno tangibile su come si stiano modificando i parametri di valutazione della produttività ed i criteri di valorizzazione delle risorse e che il ritorno degli investimenti è strettamente correlato all’eticità del modello di business che non tenga conto unicamente dell’aspetto economico che, sicuramente, non viene comunque trascurato. Termini come “ascolto”, “condivisione” e “partecipazione” presuppongono un’interazione diretta tra gli attori, in cui l’aspetto sociale dei rapporti umani diventa imprescindibile.

Il dato certo è che l’Impresa 4.0 sta riportando al centro l’uomo, caratteristica propria dell’Umanesimo e dell’Illuminismo.