Anna Lauvergnac

Sono nata a Trieste, una città di confine che mi ha insegnato sia la passione che l’insofferenza che ci portano ad attraversare le linee di demarcazione, e la curiosità per ciò che accade oltre all’orizzonte. Sono una cantante jazz.

Ho iniziato tardi, ma molto velocemente, e da autodidatta. Dopo un paio di settimane e con quattro brani in tasca, ho iniziato a cantare in pubblico, e dopo un paio di anni avevo già collaborato con tantissimi straordinari musicisti del nord Italia, tra cui Andrea Allione, Enzo Zirilli, Franco Vallisneri, Francesco Bearzatti, Glauco Venier, Renato Chicco.

Mi sono trasferita in Austria per studiare alla Scuola Superiore di Musica e Arti dello Spettacolo di Graz con alcuni dei più grandi cantanti di jazz del mondo: Jay Clayton, Mark Murphy, Andy Bey e Sheila Jordan. Negli anni 90 ho passato lunghi periodi a New York dove ho seguito le lezioni di Barry Harris, cantato a molte jam sessions, iniziato a registrare il mio primo album.

Da Graz mi sono trasferita a Vienna e dalla fine degli anni ’90 al 2008 sono stata la voce della più importante orchestra Jazz Europea, la Vienna Art Orchestra. Era un’orchestra internazionale sia per la formazione che per l’attività concertistica. Era una orchestra che mescolava rigore e follia in eguali proporzioni. Con la VAO ho registrato 12 CD e ci siamo esibiti nei maggiori festival europei, dal London Jazz Festival al Nord Sea Jazz Festival, Umbria Jazz, Paris Jazz Festival, Berchidda, abbiamo suonato praticamente in ogni paese Europeo, e in Brasile, Cuba, Canada, Cina e Russia.

In parallelo al lavoro l’orchestra ho lavorato con diversi gruppi a mio nome, oltre a molte collaborazioni tra cui quella con il quartetto del sassofonista Till Martin, un progetto in trio con Fritz Pauer -uno dei padri del piano jazz Europeo- e Hans Strasser, un programma in duo con Bojan Z, forse il più importante pianista della sua generazione nella scena jazz francese, diverse tournée e un disco con il trio di Julia Huelsmann. Per un paio d’anni ho anche dato vita ad un progetto dedicato alle canzoni d’amore con più famoso cantante rock austriaco, Willi Resetarits/Ostbahn Kurti. Abbiamo tenuto diversi concerti e registrato per la ORF (la radio nazionale austriaca)

Ho registrato il mio primo CD tra New York, Vienna e Monaco, un bel lavoro dedicato alle ballads, in formazioni drumless. Nel 2010 ha dato vita a un quartetto Pan-Europeo con cui ho registrato gli album successivi, vincendo il Premio della Critica Tedesca nel 2013. Da allora il quartetto si esibisce regolarmente in jazz club e festival in Europa. Nel 2017 ho inciso un album in duo con Claus Raible, geniale pianista compositore e arrangiatore con cui collaboro da trent’anni. Il progetto e l’album si chiamano Freefall.

Ho insegnato canto jazz al Bruckner Konservatorium (Linz) e canto jazz e pop al Mozarteum (Innsbruck). Ho tenuto seminari e masterclass in collaborazione con numerose istituzioni (Jeunesses Musicales Croatia, Vienna Conservatory, Goethe Musiklabor Ulan Bator, Jazz Happens Bangkok, UAJO big band Workshop Austria, Arts Culture Europe-France, Music and Arts Private University of Vienna, Belgrade Jazz Academy)

Nel 2003 l’inverno a Vienna era particolarmente freddo e buio e mi sono concessa un mese supplementare d’estate andandomene per un mese in India. È stata una folgorazione che ha cambiato per sempre la geografia del mio mondo interiore. Quando sono dovuta ripartire l’ho fatto in lacrime e con la promessa di ritornare l’anno dopo, a qualunque costo. Dopo 8 mesi atterravo a Bombay con in tasca un biglietto di ritorno tre mesi e mezzo dopo: avevo quarant’anni ed ero pronta a iniziare una vita con molte meno sicurezze, molto più tempo, e molti posti da scoprire.

Così ho mandato un po’ tutto all’aria, perché anche nel mio lavoro per mantenere una carriera è necessaria la presenza costante nello stesso luogo. Ma a me un posto solo non bastava più. Là fuori c’era il mondo, c’era odore di avventura e di libertà.

Da allora ho trascorso la maggior parte dei miei inverni in Asia, principalmente in India, mescolando i viaggi con il volontariato con bambini provenienti da situazioni di forte disagio sociale. E naturalmente continuando a tenere concerti in Europa al mio rientro. O prima di ripartire.

Ho studiato massaggio tailandese a Bangkok, meditazione Vipassana e Zen in diversi monasteri in India e Tailandia, ho frequentato corsi di Yoga, Taiji e Shintaido.

Ho un diario soprattutto di viaggio ma non solo su un blog che si chiama Diaries of a Nomadic Jazz Singer.

Nel 2018 sono stata invitata a scrivere per Meer, accettando con entusiasmo.

Poi nell’ottobre 2021 mi è arrivata una email, che ho scambiato per lo scherzo di qualche amico buontempone che si fingeva Diego Cugia, giornalista, scrittore e mitico autore del mitico programma radiofonico “Jack Folla, un DJ nel braccio della morte che io seguivo appassionatamente.

Il buontempone mi proponeva di diventare la collaboratrice ai testi di Jack. Ma non si trattava di un amico in vena di scherzi, bensì del “vero” Diego Cugia. Mi si aprivano le porte di un nuovo viaggio intergalattico.

Ho collaborato alla scrittura di due stagioni del programma e successivamente mi sono imbarcata come collaboratrice esterna alla scrittura dei testi del programma TV “La Zampata-la rivolta degli animali sempre sotto l’acuta e attenta supervisione di Diego Cugia. Ma la mia passione era e resta scrivere per e con Jack Folla. Non abbandoniamo la speranza che Jack possa tornare a trasmettere dal microfono di una radio.

Continuo a cantare, a scrivere e a vivere tra Trieste, Vienna, l’Asia e durante il mese di giugno mi ritiro dalla vastità del mondo e attendo il solstizio d'estate sull’isola di Naxos.

Questa è una canzone che ho scritto in un viaggio di ritorno, Dall’India all’Europa. O forse dall’Europa all’India. Si intitola Coming Back Home. Anna Lauvergnac, voce; Claus Raible, piano; Giorgos Antoniou, basso; Steve Brown, batteria.

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