Così come la figlia di un panettiere si sveglia al mattino con il profumo di pane caldo, io - essendo figlia di un tipografo - mi svegliavo con l’odore di giornale ancora caldo di rotativa. Potevo leggere già all’alba le notizie fresche, frutto di un intenso lavoro di composizione che avveniva nella notte. E non ho mai pensato che quelle informazioni potessero essere false, per me erano una sorta di Bibbia. E immagino lo fossero per tutti i lettori. E non solo per loro, ma anche per quelli che le sentivano dalle televisioni. Erano come delle verità calate da un cielo luminoso che tutto sa e tutto vede. Ero davvero convinta che il giornalista fosse il mestiere più nobile al mondo, lo consideravo un assoluto portatore di verità, come un atleta dall’indiscutibile talento che illumina la via con la sua fiaccola olimpionica.

Quel sogno sembra essersi infranto: negli ultimi anni i giornali hanno perso la loro luce, il loro aroma incantato, così come i telegiornali hanno perduto il loro racconto magico che rischiarava le nostre giornate.

Chi di noi ora crede più a quello che scrivono e dicono i professionisti dell’informazione? Tutti i giornali sembrano un copia e incolla di slogan creati apposta per programmare i cittadini inconsapevoli, nutrendoli di menzogne e terrorismo. La gente si rivolge allora a voci fuori dal coro di giornali e telegiornali di varia estrazione politica che non recitano le stesse formule coraniche.

Scrutando nel panorama dei giornalisti indipendenti che hanno deciso di ribellarsi a questa forma di giornalismo, emerge una voce nuova, quella del calabrese Francesco Maria Toscano, giornalista pubblicista, avvocato, scrittore, che col suo “controcanto” giornaliero, rivestito da una verve ironico-sarcastica, punta l’attenzione sulla veridicità delle notizie come un avvocato del diavolo fa con le sue pratiche oscure o forse come un luciferino portatore di luce tra le ombre insinuatesi nelle nostre società pseudo-democratiche. E devo dire che tra le assordanti verità che ci svela stupito e lasciandoci increduli, il suo talento comico riesce anche a farci sorridere, ammesso che la situazione contingente lasci spazio al riso.

Siamo tutti attoniti per quello che ci propinano i media, non sappiamo davvero più a cosa credere, le notizie dei giornalisti indipendenti spesso sono censurate, mentre il sistema sembra dedito alla fantascienza. Tra le bande di virologi che terrorizzano la popolazione, gli incalzanti decreti-legge prodotti dal Governo, le futili notizie del mercato calcistico, le forme di delirio delle primedonne dello spettacolo e i ‘bonus’ continui che riducono la vita a un gioco di roulette dove il banco vince sempre, Francesco Maria ha creato il suo disegno melodico sovrapposto a quello melodico principale, non arricchisce il canto principale, facendosi “tappeto”, ma costruisce una voce originale di pari dignità che crea una melodia con la stessa forza dinamica di quella canonica, fino a diventare quasi contrappunto.

Quello di Toscano vuole essere un modo rivoluzionario di fare informazione: smonta le notizie false che circolano nei giornali mainstream, trovando i documenti, gli atti o i testimoni che gli consentano di arrivare alla verità. La comicità non è solo un suo talento, ma la nostra classe politica e i giornalisti di sistema sono così ridicoli che il Controcanto del nostro giornalista diventa naturalmente esilarante.

La verità non è un concetto di semplice realizzazione, ma è piuttosto una condizione a cui tendere. Per dirla alla maniera della Metafisica aristotelica:

…dire di ciò che è che non è, o di ciò che non è che è, è falso; dire di ciò che è che è, o di ciò che non è che non è, è vero.

Toscano cerca con onestà intellettuale di arrivare oggettivamente al vero, di analizzare con studi e conoscenze del passato, quello che apparentemente appare reale, di studiare dietro ad ogni facciata, la verità nascosta, per giungere il più possibile a comprendere quello che ogni atto significhi. La verità è mettere continuamente in dubbio ogni parola per trovare le prove che la confermano o la smentiscono. Significa cercare quello che nell’ultimo secolo è stato sempre volutamente occultato, facendo in modo che ogni disegno misterioso venga alla luce. Toscano a volte ci riesce, a volte ci prova e ci arriva vicino.

Oggi è difficile discernere nel frastuono delle informazioni spesso contradditorie quelle che davvero hanno qualche presupposto di verità, perché tutti i canali ufficiali sposano la stessa tesi, senza dibattito e senza dissenso. Abbiamo attraversato momenti della storia come la strategia della tensione, come l’abbattimento delle Torri Gemelle, le guerre degli Stati Uniti per portare nei Paesi del Terzo Mondo la civiltà e la democrazia; perciò, siamo abituati a vedere oltre quello che la stampa asservita al potere ci vuole far credere, propagandando come sommo bene le scelte dettate dal governo anche se si tratta di obblighi o provvedimenti del tutto discriminatori.

Un vero giornalista dovrebbe osservare i fatti da tutti i possibili punti di vista, mettere a confronto studiosi, scienziati, intellettuali, politici che professano tesi diverse, che sposano differenti convinzioni, favorire il dibattito che poi possa condurre a un dettato condiviso, o anche a posizioni alternative ma dibattute. Dovrebbe essere una sorta di controllore dell’operato dei governi, cercando di denunciare truffe e abusi come fa Visione TV, l’emittente indipendente fondata appunto da Francesco Toscano.

Nei suoi divertenti appuntamenti delle undici del mattino, Francesco evidenzia dove il sistema dell’informazione sembra incepparsi. Quando gli organi di informazione appartengono agli stessi attori che gestiscono l’economia, laddove si generi un conflitto di interessi tra chi informa e chi vende un prodotto, allora qualcosa non funziona. Come è successo col berlusconismo, come sta succedendo adesso con i giornali degli Agnelli-Elkann… Ci sono, infatti, motivi di interesse economico legati al business - oggi delle mascherine, dei tamponi e dei vaccini - ragioni politiche per orientare i cittadini a favore di un partito o di un altro, ma anche obiettivi nascosti come - in questo momento - la transizione digitale attraverso la quale si condurrà la popolazione ad accettare strumenti di controllo via via più stringenti a causa di presunte emergenze sanitarie.

Inoltre, tra la pandemia e il virus, ogni tanto ci si mettono dentro gli attentati dei Talebani, perché la “sacra stampa unita” vuole distogliere l’opinione pubblica da altri problemi.

Nei mesi scorsi, infatti, invece che ammettere che la campagna vaccinale non ha portato da nessuna parte - visto che i contagi tra i vaccinati crescevano e i vaccinati si ammalavano come gli altri - che l’efficacia dei vaccini era molto più bassa del 90% che si affermava all’inizio, che la durata della copertura vaccinale era oscillante tra il trenta e il cinquanta per cento e che gli effetti collaterali ci sono, possono essere gravi e fatali, si preferiva spostare l’attenzione sulla questione talebana in Afghanistan, sul pericolo della nuova Variante Delta, sulle infinite nuove varianti che si preparano in saecula saeculorum.

Secondo Mahatma Gandhi:

L'uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.

Quale umanità ci riserva il prossimo futuro?

Afferma Toscano nel suo intervento alla manifestazione di Milano in Piazza Duomo di fronte a trentamila persone lo scorso agosto:

Voglio credere che possiamo ritornare ad avere un futuro di verità e giustizia, valori che sono stati svenduti da un potere che ha creato una grandissima illusione di massa esasperando gli animi, come sta facendo anche oggi ponendo i cittadini pro-vaccino contro quelli no-vaccino senza tener conto che la maggior parte di persone sono per il vaccino libero. Come sentinella di verità è la nostra unità cementata dall’empatia, dobbiamo riscoprire un senso della dignità, del decoro, dell’amicizia, della solidarietà. Per Aristotele: “Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l'ignoranza”, ma quando il castello di carta sembra crollare, forse che come sommo bene resta solo il dubbio?

Secondo il nostro giornalista:

Il dubbio ci deve guidare per ricostruire una società sana e coesa, di uomini che credono ancora nei valori di chi ha dato la vita per rimanere coraggiosi e liberi come Aldo Moro, Enrico Mattei, che hanno pagato con il sangue il rispetto per la sovranità italiana…

Chi ha messo in croce Cristo e il popolo sovrano? Il nuovo ordine mondiale? Il Papa? O sono solo incredibili complottismi? Secondo Francesco Maria il complottismo non è di chi lo afferma, ma di chi lo compie.

Sembra certo strano sentire un Presidente del Consiglio che si permette di dire: L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore.

Oppure un Presidente della Repubblica che a proposito del vaccino sostiene “non vuole farlo non invochi la libertà, mette a rischio la vita altrui. Violenza e minacce vanno sanzionate”.

E addirittura il Papa in persona che pontifica: “Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore”.

Come vogliamo chiamare questa trinità che santifica il siero divino? Se non fosse drammatico, sarebbe quasi esilarante…

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”, scriveva Primo Levi molti anni fa, cosa scriverebbe oggi?

“Che la propaganda ha fatto un buon lavoro, ha arruolato un esercito di uomini che si sono conformati e li ha messi contro quelli che non si sono conformati, creando a bella posta il pericoloso No Vax, una specie di ebreo untore così abietto da non poter essere ammesso in nessun luogo. Si comincia così e poi si finisce in un ‘lager’…”, continua il presidente di Ancora Italia – sì perché Francesco Toscano ha fondato anche un partito politico nuovo.

Alla luce di tutte queste considerazioni non è sbagliato pensare che la storia debba essere riscritta mettendo in luce ogni abominevole e sotterranea manipolazione, magari affidandoci a uno storico come Alessandro Barbero.

Francesco Toscano ha un’altra missione.

Io penso che la sovranità popolare sia ferita ma non defunta. Le coscienze si risveglieranno e il torpore metallico di una informazione infame che protegge le manipolazioni del potere, che ha costruito un deserto in cui isolarci, dovrà essere trasformato.

Esistono due modi per manipolare le masse: o per il tramite del controllo asfissiante di un’informazione schiava fino al midollo, o attraverso l’esercizio puro della violenza, quello che Gramsci chiamava ‘il meccanico impedimento’.

Oggi la pandemia e la sua politica dell’emergenza hanno fatto perdere le libertà che i nostri padri hanno conquistato con grande fatica. L’emergenza è sempre funzionale all’eliminazione dei diritti fondamentali dei cittadini. È necessario – e lo dico anche perché sono un avvocato – muoversi dentro il perimetro democratico costruito dai Padri Costituenti nel 1948. Bisogna riconquistare la sovranità popolare che ci è stata estorta da un potere eversivo che non guarda in faccia nessuno e non ha di certo a cuore il destino dei più deboli e delle minoranze che sono critiche nei confronti di questa assurda ossessione vaccinatoria.

Non dimentichiamoci come Mario Draghi abbia annientato senza pietà il popolo greco. Ricordiamoci che chi mette insieme le persone intorno a un sentimento di paura prima scientemente procurato non ha di certo in mente il bene degli uomini.

Bisogna quindi trovare il modo di unirsi intorno a delle ideologie e valori in modo da poter porre un freno alla violenza del tiranno che adesso ci domina, ripristinare il nostro stato di diritto, ricucire il patto sociale e ridare voce a quello che un tempo veniva chiamato popolo.

Del resto lo affermava anche Marcuse che solo il popolo può riuscire a ribellarsi di fronte al successo dell’uomo a una dimensione.

Sono proprio questi quindici milioni di italiani che resistono all’abuso e al ricatto, i professori, gli studenti, tutti i cittadini non allineati ad essere i veri eroi del nostro tempo.

“Questa è la vera Rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno e che io mi sento di portare avanti. Io voglio esserci!”, conclude il nostro giornalista.

Chi può dargli torto? In un periodo di cambiamento come questo, essere artefici della necessaria trasformazione che riporti la sovranità al popolo, non solo è un diritto, ma addirittura un dovere. E misurarsi con l’ignoto, con la progettazione di un futuro più luminoso, mette in gioco tutta la nostra creatività. E anche per me esserci diventa fondamentale.

In questi giorni, del resto, si sta palesando la più grande sollevazione popolare che abbiamo visto dal Dopoguerra in poi, la sua testa è a Trieste, ha braccia e gambe ramificate nei porti italiani e possiede cellule pulsanti in moltissime città, sta creando radici anche all’estero, soprattutto in Francia, Polonia e Israele.

Un importante appuntamento, una manifestazione pacifica come forma di protesta affidata all’energia femminile si svolgerà a Firenze il prossimo 14 novembre a cura del Vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò, attrarrà moltissime donne italiane. Nello stesso giorno sempre a Firenze ci sarà anche un incontro con Francesco Toscano e un suggestivo concerto del direttore d’orchestra Andrea Colombini, un altro uomo di cultura che si sta battendo in tutti i modi per la libertà. Sarà la piacevole festa di una nuova unità.