Una risposta a questa domanda ci giunge da Anatolij Timofeevič Fomenko (Donec'k, 13 marzo 1945), un matematico, storico e fisico russo, professore all'Università statale di Mosca, membro dell’Accademia russa delle scienze, celebre per aver proposto una teoria rivoluzionaria e controversa sulla cronologia storica mondiale nota come Nuova Cronologia.
La sua visione mette in discussione le narrazioni tradizionali degli eventi storici, suggerendo che molte delle date e delle sequenze che ci sono state insegnate siano in realtà errate o manipolate.
Egli ha ampliato le idee iniziali di Nikolaj Aleksandrovič Morozov e, collaborando con parecchi matematici russi tra i quali Gleb Vladimirovič Nosovskij, è giunto a definire la sua teoria della Nuova Cronologia che nel 2005 ha ampliato e che adesso riguarda tutto il Vecchio Mondo, dall'Inghilterra all'Irlanda, alla Cina.
Fomenko utilizza un approccio interdisciplinare, combinando analisi statistica, matematica, astronomia e filologia per sostenere le sue tesi.
Tra le sue argomentazioni principali ci sono:
-Analisi delle date e delle fonti storiche: molte date sono state calcolate o dedotte senza basi solide, e spesso si basano su testi che potrebbero essere falsificati o rielaborati.
-Rilevamenti astronomici: alcune correlazioni tra eventi storici e fenomeni astronomici suggeriscono che le date siano state spostate nel tempo.
-Ripetizioni di eventi e simboli: molte storie e simboli si ripetono in epoche diverse, indicando una possibile sovrapposizione temporale.
La teoria di Fomenko propone un’idea molto diversa rispetto alla storia tradizionale. Secondo questa teoria, la cronologia sarebbe molto più breve: tutta la storia dell’Antico Egitto, della Grecia antica e di Roma verrebbe collocata nel Medioevo, eliminando di fatto l’Alto Medioevo. Fomenko sostiene che la storia dell’umanità risalga solo fino all’anno 800, e che tra l’800 e il 1000 ci siano poche testimonianze affidabili. La maggior parte degli eventi storici che conosciamo, invece, si sarebbero verificati tra il 1000 e il 1500. Le date sono state spostate di secoli o millenni: ad esempio, molte civiltà che si pensava fossero antiche sarebbero in realtà più recenti, e alcune date storiche sarebbero state inventate o alterate.
La nostra comprensione della storia tradizionale sarebbe in realtà composta da quattro copie sovrapposte della "vera" cronologia, ovvero quella che, secondo questa teoria, rappresenta ciò che realmente è accaduto. Queste copie sarebbero state spostate nel tempo di intervalli significativi, che vanno da 300 a 2000 anni, e sarebbero state modificate con alcune revisioni.
Lo studioso sostiene che tutti gli eventi e i personaggi storicamente datati prima dell’XI secolo siano in gran parte fittizi o, più comunemente, rappresentino "immagini riflesse fantasma" di eventi e personaggi medievali. Questi sarebbero stati trasportati nel tempo a causa di errori intenzionali o di errate datazioni accidentali di documenti storici.
Un aspetto interessante della sua teoria riguarda il modo in cui venivano trasmessi i resoconti degli eventi prima dell’invenzione della stampa. In quei tempi, le testimonianze di uno stesso evento da parte di diversi testimoni venivano spesso ripetute moltissime volte prima di essere messe per iscritto. Questi racconti, poi, attraversavano numerosi processi di traduzione, rifacimenti e rielaborazioni, portando a nomi tradotti o pronunciati in modo errato, o scritti in modo tale da sembrare simili all’originale solo di poco.
Secondo Fomenko, questa complessa catena di trasmissione e rielaborazione avrebbe portato i primi studiosi di cronologia a credere o a pensare che questi resoconti si riferissero a eventi diversi, anche appartenenti a nazioni e periodi differenti. La teoria si giustifica con il fatto che, in molti casi, i documenti originali non sono più disponibili: la maggior parte della storia del mondo antico ci è nota attraverso manoscritti datati convenzionalmente secoli o addirittura millenni dopo gli eventi che descrivono.
In sostanza, Fomenko propone un’interpretazione radicale della storia, sostenendo che ciò che ci è stato tramandato come cronologia ufficiale potrebbe essere una serie di copie sovrapposte e distorte di una realtà molto più breve e diversa da quella che ci viene insegnata comunemente.
Egli afferma ad esempio che la cronologia considerata corretta è stata inventata tra il XVI secolo e il XVII secolo e che le datazioni sia archeologica, dendrocronologica (un sistema di datazione a scala fluttuante, basato sul conteggio degli anelli di accrescimento annuale degli alberi), paleografica, che quella al Carbonio 14, così come quelle derivate da altri metodi sono erronee poiché utilizzano sistemi di riferimento temporale che sono dipendenti dalla cronologia tradizionale. Inoltre non vi è un singolo documento che possa essere verosimilmente datato a prima dell'XI secolo.
Fomenko sostiene che la Bibbia sia stata redatta fino al Concilio di Trento (1545-1563), quando fu stabilita la lista dei libri canonici e vennero distrutti tutti i libri apocrifi, che l'Antico Testamento è in realtà un resoconto di eventi accaduti nel Medioevo, mentre il Nuovo Testamento è più vecchio dell'Antico Testamento.
Dai suoi studi emerge che l’Apocalisse di Giovanni contiene un oroscopo che risale al 25 settembre:
10 ottobre 1486, compilato dal filosofo, umanista e ebraista Johannes Reuchlin, o ancora che il Tempio di Salomone non fu completamente distrutto ed è ancora conosciuto a noi come l'Hagia Sophia a Costantinopoli;
Gerusalemme. Anche sulla figura di Gesù Fomenko sostiene che sarebbe nato nel 1152 e crocefisso attorno al 1185 su un colle che sovrastava il Bosforo.
Inoltre, sempre secondo gli studi di Fomenko, con la parola ‘Roma’ si può riferire a varie città: la ‘prima Roma’ o ‘Antica Roma’ o ‘Mizraim’ è un antico regno Egiziano nel delta del Nilo, con la sua capitale in Alessandria d'Egitto mentre la seconda e famosa ‘Nuova Roma’ è Costantinopoli. La terza Roma è la capitale italiana che si presume essere stata fondata attorno al 1380 d.C. da Enea.
Le teorie di Fomenko sono state accolte con grande scetticismo dalla comunità storica e archeologica internazionale. Molti esperti le considerano pseudoscienza o teorie del complotto, accusandolo di mancare di basi solide e di ignorare le evidenze archeologiche e storiche consolidate.
Questa teoria, però, non è accettata dalla comunità accademica e viene considerata in contrasto con tutte le tecniche di datazione scientifica, sia assoluta che relativa. Anche se ci sono state revisioni delle cronologie storiche classiche e bibliche che cercano di ridurre alcune epoche oscure, nessuna di queste revisioni è così radicale come quella di Fomenko. In effetti, gli eventi che si suppone siano avvenuti prima dell’1 d.C. sono comunque considerati come avvenuti migliaia di anni fa, mentre nella sua visione sarebbero molto più recenti, a partire dal Medioevo.
Tuttavia, il suo lavoro ha stimolato un dibattito importante sulla metodologia storica, sulla interpretazione delle fonti e sulla possibilità di revisione delle nostre convinzioni sul passato.
Fomenko, con mente brillante e sguardo profondo, ha tessuto modelli matematici, un filo sottile e fecondo, per ricalcolare le linee del tempo, antiche e svelate, tra i segreti degli zodiaci egizi, le stelle allineate. Tra miti e leggende, il suo pensiero si perde e si ritrova, cercando nel cielo e nella storia una verità che si muove, un viaggio tra astronomia e simboli, un'arte di riscrivere il passato nascosto, pronto a emergere e a rifiorire.