L’esorcismo nella religione cattolica è un rito complesso atto a liberare un soggetto dalla possessione diabolica. Questo rito composto in più fasi è presente con le proprie particolarità nelle diverse religioni nel mondo antico e moderno, sia in un contesto monoteista che politeista.

L’esorcismo è una pratica rituale antica che il Cristianesimo eredità dalle religioni precedenti e in particolare dall’antica religione mesopotamica. Difatti la figura dell’esorcista nasce nell’antica Mesopotamia e spesso coadiuvava l’azione terapeutica del medico. Il nome specifico di questa figura era mašmaššu (esorcista) e i suoi esorcismi erano parte integrante delle pratiche mediche. Poiché si credeva che le malattie provenissero dagli dei, dai demoni e da morti malevoli.

In questo contesto i fondamenti teorici dell’esorcismo si basano su una prassi più religiosa che laica, dominata da appelli agli dei contro i demoni e che utilizzava talvolta anche incantesimi e rituali. A differenza degli esorcismi mesopotamici che sono diretti ad una serie di entità malevole ma non sempre demoniache. L’esorcismo cattolico che può riguardare persone, animali e luoghi è invece sempre diretto ad eliminare la sola presenza demoniaca. La possessione diabolica secondo diversi esorcisti non è mai spontanea, ma indotta, secondo questi sarebbe provocata da malefici o lavori di natura magica (compiuti anche dal soggetto stesso).

Per eseguire un rituale di esorcismo nel contesto della Chiesa Cattolica bisogna però escludere qualsiasi causa medica relativa alla possessione. Difatti il protocollo esorcistico prevede che il soggetto in stato di possessione debba prima essere visitato da un medico per escludere qualsiasi implicazione di salute, quindi per procedere con il rituale, l’esorcista deve prima sincerarsi che le cause della sua alterazione siano solamente di natura soprannaturale. La guarigione da una possessione demoniaca può avere luogo dopo pochi minuti, ma può avvenire anche dopo diversi anni e in alcuni casi può non avvenire mai. Il rituale dell’esorcismo canonico ha subito negli anni diverse modifiche. L’ultima risale al 2001.

Questa ultima versione del “rito romano” di esorcismo si chiama “De exorcismis et supplicationibus quibusdam” approvata secondo le delibere dell’Episcopato con la conferma della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti con decreto Prot. N. 1499/01/L del 21 settembre 20011.

Secondo questo documento l'attuale diffusione delle manifestazioni superstiziose, della magia e del satanismo ha richiesto un adeguamento dell’antico rituale esorcistico e un nuovo impegno diretto della Chiesa per combattere il Demonio e per queste ragioni conserva al suo interno un esercito di esorcisti. Infatti secondo la Chiesa la diffusione del satanismo e in generale delle pratiche magiche incide direttamente sul numero dei casi di possessione.

Non ci sono dati ufficiali sul numero di casi di possessione diabolica in Italia, ma si stima che il numero di persone che ricorrono all'esorcismo sia in forte aumento, a fronte di questa impennata, l'Associazione Internazionale degli Esorcisti conta trecentonove preti esorcisti in Italia. Negli ultimi anni quindi si è assistito a un aumento dei casi di persone che si rivolgono agli esorcisti.

I casi di possessione demoniaca comunque sono in aumento in tutto il mondo. Tra i maggiori esorcisti a livello internazionale possiamo citare la figura di padre Candido Amantini, esorcista della diocesi di Roma e insegnante di padre Gabriele Amorth. Lo stesso Gabriele Amorth (1925-2016) e Raul Salvucci (1926-2012).

Schema di un rito esorcistico secondo il De exorcismis et supplicationibus quibusdam:

Svolgimento dell’Esorcismo

Riti d'inizio

  • aspersione acqua benedetta;

  • litanie dei Santi;

  • recita di un Salmo;

  • lettura del Vangelo;

  • imposizione delle mani (con aggiunta di sufflazione);

  • professione di fede;

  • preghiera del Signore;

  • si mostra la croce e si fa il segno della Croce;

  • Insufflazione;

  • formule di esorcismo (invocativa e poi imperativa);

  • Liberazione;

  • rendimento di grazie;

  • rito di conclusione.

Il rito esorcistico nelle altre religioni

Nella Religione Ebraica benché esistano i demoni, spesso poi citati nella Cabala, non si ammette la possibilità di una vera e propria possessione diabolica difatti nella Cabala e nella tradizione giudaica europea, una persona può essere posseduta da uno spirito maligno chiamato dybbuk2 , che si ritiene essere l'anima vagante di una persona morta e fuggita dalla Geenna (un termine ebraico tradotto liberamente come "inferno"). Secondo questo credo, un'anima che non sia riuscita a compiere la sua missione durante la vita ha una seconda opportunità di compierla trasformandosi in un dybbuk. Il dybbuk deve essere esorcizzato con un rito religioso formale.

Nell’Islam i casi di possessione diabolica sono numerosi (anche se non sono considerati a volte tutti reali). Solo l’Imam, il Qadi o il Mollah possono officiare un rito esorcistico, ma solitamente devono essere specializzati e preparati a queste pratiche.

L’esorcismo è rivolto nei confronti dei Jinn 3, entità che non hanno un equivalente preciso nella religione cattolica. Anche nella Sunna (la tradizione del profeta, fonte fondamentale dell'Islam dopo il Corano) il profeta Maometto e i suoi seguaci cacciarono esseri maligni dai corpi dei credenti usando versi del Corano, suppliche ad Allah, e acqua benedetta Zamzam.

Nell'induismo, l'esorcismo non è un rito centrale o sistematico come nelle tradizioni religiose monoteiste, ma può essere praticato in contesti specifici, principalmente quando si ritiene che uno spirito abbia preso possesso di una persona e rifiuti di lasciarla.

In tali casi, un esorcista può intervenire con un rito molto elaborato, spesso percuotendo l'individuo con foglie di neem.

Questa pratica è più comune in contesti di sciamanesimo o in tradizioni popolari, dove si crede che spiriti malevoli, come i rakas o i gandharva, possano causare malattie o disordini. Tuttavia, non esiste una pratica formale e universale di esorcismo nell'induismo, e la maggior parte delle pratiche religiose si concentra su rituali di purificazione, offerte e adorazione, come la puja, che mirano a mantenere l'ordine cosmico e a coltivare la devozione (bhakti) verso le divinità.

Note

1 Pistolini M. G., Esorcismi. Istruzioni per l’uso, Terre Sommerse, Roma 2018, p. 135.
2 Il dibbuk, dibuk, o dybbuk (in yiddish: דיבוק, dal verbo ebraico: דָּבַק davak, "attaccarsi", "aderire") nella tradizione ebraica è uno spirito maligno o un'anima in grado di possedere gli esseri viventi. Coloro che credono all'esistenza dei dibukin ritengono che sia lo spirito disincarnato di una persona morta, un'anima alla quale è stato vietato l'ingresso al mondo dei morti, lo Sheol. Il base al credo, queste anime generalmente vagherebbero per il mondo poiché mancherebbe loro la "forza" di mantenere l'attaccamento a Dio per l'ingresso nel Ghehinnom per poi avere accesso al Gan Eden. Come dibbuk, l'anima del trapassato con le succitate mancanze si attaccherebbe al corpo di una persona vivente e coabita con essa. Il dibbuk abbandonerà l'ospite quando avrà raggiunto i propri obiettivi (a volte dopo essere stato aiutato). Si ritiene che il dibbuk non sia una condizione "desiderabile" o buona e spesso è in contrasto con le Leggi divine, infatti la persona fisica "ospitante" subirebbe conseguenze come ad esempio non riuscendo a vivere la propria vita e la propria identità o il proprio percorso spirituale.
3 Il jinn (AFI: [ʤinː]; in arabo جِنّ‎?, anche traslitterato come ǧinn o, nella grafia francese semplificata, djinn; pl. jinna, coll. jān, agg. jinnī, in arabo جني‎?), spesso tradotto come genio, è una creatura citata nel Corano, e indica, nella religione preislamica e in quella musulmana, un'entità soprannaturale, intermedia fra il mondo angelico e l'umanità, avente perlopiù carattere maligno; anche se in certi casi può mostrarsi in maniera del tutto benevola e protettiva.

Bibliografia

Cecchini R., Guarire con gli antichi Dei: Il Pagan Healing, Youcanprint, Lecce 2023.
Cecchini R. - Fabiani B. - Federici F., Magia Africana: Culti del Madagascar, Voodoo e fenomeni culturali del Continente Nero, Amazon, Torino 2024.
Cecchini R. - Rose A., Guarire con gli antichi Dei vol II, Amazon, Torino 2024.
Cecchini R. - Lattanzi B., La guerra magica di Marisol Contreras: Realtà occulte in un immaginario urbano, Amazon, Roma 2025.
Pistolini M. G., Esorcismi. Istruzioni per l’uso, Terre Sommerse, Roma 2018.