L’Istituto Comprensivo Isoardo-Vanzetti 1 di Centallo-Villafalletto, uno dei primi in Piemonte a sfruttare il modello DADA (Didattiche in Ambienti Di Apprendimento) grazie ai fondi stanziati dal Ministero con il PNRR DM 65 “Nuove competenze e nuovi linguaggi”, ha concluso da poco la realizzazione di un progetto didattico innovativo e sperimentale fortemente voluto dalla dirigente scolastica dott.ssa Stefania Magnaldi e dal suo staff: organizzare percorsi specifici tutti incentrati sullo STEAM (Science Technology Engineering Art Mathematics). A tal proposito la scuola primaria si è avvalsa di esperti esterni che hanno affiancato i docenti nel predisporre una progettazione con l’utilizzo del Coding e della modalità STEAM come mediazione dell’apprendimento.

Diverso il discorso per la scuola secondaria di primo grado nella quale si sono bloccate per due settimane (una nel primo e una nel secondo quadrimestre) le lezioni curricolari riscrivendo completamente l’orario dei docenti che si sono occupati in modo trasversale di orientamento, educazione civica e didattica alternativa. In particolare 140 ore di lezione sono state gestite da esperti (tutti interni all’istituto) che hanno pensato e strutturato percorsi dedicati alle classi prime e seconde incentrati sullo STEAM. A partire dallo scorso anno scolastico, grazie ad altri fondi PNRR, sono stati ultimati gli acquisti degli arredi e della componentistica digitale e laboratoriale e grazie a questo e alla presenza di dotazioni scientifiche e informatiche all’avanguardia si sono potuti presentare ai ragazzi corsi accattivanti e innovativi come ad esempio “Sguardi fotografici con lo smartphone”, “Epica e letteratura in digitale” o “Le macromolecole della vita e la loro geometria”.

Essendo docente di lettere in questo istituto ho accettato la sfida e mi sono lanciato nella progettazione di un percorso che mettesse in relazione la musica, la matematica e le tecniche di registrazione audio, tutte grandi passioni personali ma che esulano dal mio insegnamento curriculare. Gli spunti che seguono sono nati durante la preparazione delle lezioni e la ricerca del materiale e sono utili, al di là della specificità dell’argomento, per capire l’interconnessione che si può sviluppare tra discipline solo in apparenza lontane.

Il mio obiettivo iniziale è stato quello di coniugare teoria, esperienze laboratoriali individuali o a coppie e aspetti ludici della musica e intrecciare il tutto con le relazioni tra i suoni, la loro disposizione sul pentagramma e la geometria. Per farlo ho suddiviso il corso in 5 lezioni da due ore ciascuna durante le quali sono stati toccati altrettanti argomenti. Il primo, che ho intitolato “Lo spartito rovesciato” 2 prevede di partire da semplici esempi di scrittura musicale su carta pentagrammata e procedere capovolgendo il foglio: si può notare in questo modo come si generi un’altra melodia dalla lettura delle stesse note. Una cosa analoga è fattibile solo con alcune lettere dell’alfabeto e questo è un utile appiglio per far riflettere i ragazzi sulla reversibilità o meno dei vari sistemi di scrittura.

Come ho detto la musica e i giochi musicali sono da sempre una mia grande passione e dunque posso sfruttare alcuni miei lavori come esempi utili alla dimostrazione dei concetti: si potrebbe certo ricorrere al gettonato Der Spiegel di Mozart ma in questo caso ho utilizzato OnoraronO 3, composizione da me scritta per due flauti che adotta questo principio. Con un semplice software di registrazione audio ho registrato in diretta qualche melodia composta dagli alunni durante il laboratorio di composizione reversibile.

Il secondo giorno mi sono dedicato alla “Musica per nastro di Möbius” 4: esistono alcune superfici con una sola faccia e anche un solo bordo e l'esempio più classico è il nastro di Möbius, chiamato così in onore di A. F. Möbius (1790-1860), che per primo lo considerò nel 1858. Il laboratorio è dedicato alla costruzione del nastro partendo da una striscia di carta e alla sua trasformazione con la creazione di un doppio nastro intrecciato tagliando la superficie a due terzi e verificando poi che cosa succede quando lo si taglia a metà. Analizzando il soggetto regio tratto dalla Musicalisches Opfer BWV 1079 di Johann Sebastian Bach si può notare come lo stesso possa essere avvolto idealmente su un nastro e riprodotto. La stessa cosa si può fare con Musica per nastro di Möbius 5, composizione a due voci che ho scritto su un foglio pentagrammato disposto come un nastro.

Ho proseguito con un affascinante viaggio ne “La musica dei numeri primi” 6: può la musica nascere dal caos? Può suonare una melodia aleatoria? È possibile trasformare un numero o una lettera dell’alfabeto in una nota musicale? Assolutamente sì e attraverso un laboratorio di trasformazione dei nomi e dei cognomi di tutti i ragazzi in melodia lo si può dimostrare. La stessa cosa la si può fare con i numeri e in particolare con i numeri primi: dopo la conversione si noterà come le note risultanti siano sempre le medesime nonostante i numeri cambino. Per dare conferma di ciò ho fatto ascoltare Prime Numbers 7, composizione che ho scritto applicando questo metodo ai numeri primi compresi tra 1 e 1000.

Il quarto argomento l’ho dedicato alla “Musica delle montagne” 8. Ho chiesto agli alunni di portare una fotografia con il profilo di una montagna o uno skyline dei grattacieli di una città e con un semplice metodo di conversione già utilizzato dal musicista Heitor Villa-Lobos ho fatto trasformare la fotografia in pentagramma e segnare sul medesimo le note musicali corrispondenti ai picchi e alle valli. Dato che vivo ai piedi delle Alpi Cozie e il Monviso mi sorride tutte le mattine durante il mio tragitto verso scuola ho fatto ascoltare Vette 9, la conversione del profilo delle nostre montagne.

I laboratori si sono conclusi il quinto giorno con “La musica del labirinto”10: partendo dal labirinto “Forse che sì forse che no” rappresentato sul soffitto di una stanza di Palazzo Ducale di Mantova (obbligatorio è stato un breve excursus sul romanzo di Gabriele D’Annunzio) ho lasciato carta bianca ai ragazzi e ho atteso i risultati delle loro conversioni in musica lasciando in sottofondo Musica per labirinto 11, composizione scritta applicando uno dei possibili metodi di trasformazione e che ho illustrato solo al termine del laboratorio.

Penso che affrontare qualche volta durante l’anno attività con lo STEAM sviluppi non solo le conoscenze curricolari ma offra a tutti l’occasione per aumentare le proprie potenzialità e scoprire talenti sfruttando al massimo abilità e competenze e sia una grande opportunità per i ragazzi che possono godere di una didattica alternativa decisamente ampia che contribuisce all’ampliamento della loro offerta formativa.

Note

1 Istituto Comprensivo Isoardo-Vanzetti.
2 Lo spartito rovesciato.
3 OnoraronO.
4 Musica per nastro di Möbius.
5 Musica per nastro di Möbius.
6 La musica dei numeri primi.
7 Prime Numbers.
8 Musica delle montagne.
9 Vette.
10 La musica del labirinto su Meer.
11 Musica per labirinto.