La Domus romana di Quadrato, la Casa di Monsù Pingone, la Casa degli Spiriti in via Bava, il Ciabot di Gianduia o la Dimora del Cavalier Incognito sono solo alcune delle mete inusuali alla scoperta delle quali si è mossa la studiosa Laura Audi, rivelando una città inedita e “segreta” quale è quella che si dispiega agli sguardi più attenti, resi ancor più aguzzi dal suo nuovo libro Le case straordinarie di Torino, edito da Newton Compton.

La scrittrice ci accompagna in questa flânerie fra itinerari inaspettati e ricchi di suggestioni, non lesinando aneddoti e curiosità, a proposito di dimore e mirabili studi d’autore, da considerarsi come veri e propri gioielli disseminati per le vie del centro (e non solo!). Due su tutti quelli appartenuti all’architetto Carlo Mollino ed alla geniale Carol Rama, situati a pochi passi l’uno dall’altro (i due artisti furono grandi amici) e pronti ad essere scoperti per regalare atmosfere irripetibili.

In questo dialogo tra centro storico e collina, non dimentichiamo la miriade di caratteristiche e dettagli che hanno reso Torino polo magico per eccellenza. Cancellate futuriste, spiriti nascosti e momenti storici fondamentali per lo svilupparsi del capoluogo sabaudo vengono svelati pagina dopo pagina e sono l’occasione per scoprirne di più nella nostra intervista, insieme ai futuri progetti dell’autrice ed agli eventi dedicati ad una città non semplice ma, proprio per questo, dal fascino eterno.

Partirei col chiederle qual è stata la genesi di una silloge così raffinata dedicata alle case più straordinarie di Torino.

Sicuramente, la genesi è stata la lunga ricerca sulle storie e curiosità meno conosciute di Torino. Dal 1997, io e le mie guide turistiche abbiamo dedicato moltissimo tempo allo studio della Torino dietro le quinte, grazie anche al mio mentore, Renzo Rossotti, che mi ha insegnato moltissime cose sulla città e moltissimi segreti e curiosità. Grazie a lui, che mi ha lasciato l’uso del suo prezioso archivio storico e giornalistico e grazie ai nostri studi continui siamo riuscite a creare una silloge di questo tipo.

Come si è mossa nelle ricerche e come ha scelto curiosità ed aneddoti da includere?

Dal 1997, organizziamo tour tematici a Torino, abbiamo quindi studiato a fondo ed ancora studiamo ogni giorno curiosità, archivi storici ed altro. Tutte queste chicche sono state inserite all’interno dei nostri tour ed abbiamo scelto quelle che - negli anni – hanno suscitato più interesse nei nostri clienti e turisti. Da queste siamo partite ed abbiamo deciso di metterle per iscritto, convinte che fossero le più curiose.

Ho notato una sorta di silenzioso filo conduttore tra il suo volume e quelli redatti da Renzo Rossotti. Pensa di onorarne il lascito pubblicando altri testi dedicati ad aspetti ancora inesplorati della città?**

Certamente, sono onorata di aver avuto come mio mentore culturale il Prof. Renzo Rossotti che è stato anche un grande amico, oltre che mentore. Mi piacerebbe – in collaborazione con Newton – continuare a parlare di Torino e delle sue curiosità onorandone il nome.

Lei ha, altresì, dato vita ad un’istituzione di grande successo come Somewhere Tour & Events. È al vaglio un tour abbinato al libro, prossimamente?

Assolutamente sì, è il nostro progetto per l’estate perché ci è stato chiesto da molti nostri visitatori ed è assolutamente in linea con il nostro percorso letterario e poi turistico culturale.

Posso chiederle a quali progetti futuri sta lavorando?

Sicuramente al progetto di creare il tour Case straordinarie di Torino. Ho anche un progetto top secret su un mystery game da creare in uno dei nobili palazzi torinesi dedicati ad una eroina tutta al femminile ma per ora è ancora top secret!