La discussione sugli Oggetti Volanti non Identificati, o come sono stati recentemente rinominati, sui Fenomeni Aerei non Identificati (UAP), è stata a lungo abbandonata ai margini della scienza. Un fenomeno ritenuto “tossico” dai ricercatori per la loro carriera, e che pertanto evitavano l’argomento per timore di essere marchiati come pazzi o visionari.

Come riportato nei precedenti editoriali, negli ultimi anni, grazie anche all’interesse ufficiale del Governo americano e della NASA, l’atteggiamento degli scienziati ha iniziato a cambiare. Studiosi di spicco ora spingono apertamente per uno esame serio degli UFO, mentre la Marina degli Stati Uniti ha recentemente elaborato nuove linee guida che incoraggiano i piloti a segnalare avvistamenti curiosi o poco chiari, senza timore per le loro carriere. Ovviamente la prudenza non sarà mai troppa, specialmente su argomenti così delicati, che coinvolgono le fantasie più sfrenate di appassionati di civiltà aliene.

Se andiamo al passato però, ci accorgiamo che le persone hanno visto oggetti intriganti o confusi nel cielo per tutto il tempo che hanno guardato in alto. Per esempio, nel corso delle centinaia di anni molte culture di diversa estrazione e provenienza, hanno considerato meteore e comete come fenomeni soprannaturali, o almeno le hanno elaborate attraverso le loro conoscenze e superstizioni. Per questo motivo, ora, gli scienziati dovranno cercare spiegazioni senza cadere nella troppo facile trappola degli extraterrestri.

Proprio a causa della quasi totale mancanza di conoscenza della natura che circondava i nostri predecessori, le drammatiche apparizioni celesti del passato sono state considerate manifestazioni avverse o benevoli di divinità, oppure interpretate più semplicemente come segni che presto accadrà qualcosa di meraviglioso, o terribile, in ogni caso sempre inspiegabile.

Una prova su questo aspetto può essere trovata nell'arazzo di Bayeux dell'XI secolo, che racconta gli eventi che portarono alla conquista normanna dell'Inghilterra nel 1066 d.C. In quello stesso anno, la famosa cometa di Halley sfrecciò attraverso il sistema solare interno, compiendo il periplo del Sole, e l'arazzo, lungo 70 metri, la raffigura sfavillante e minacciosa sopra la testa del re d'Inghilterra Harold II, che fu incoronato il 6 gennaio 1066.

Se andiamo al sito WEB del “Reading Museum” possiamo leggere la descrizione di questo importante assaggio.

“Harold è incoronato re d'Inghilterra il 6 gennaio 1066. Il funerale di Edoardo avvenne la stessa mattina. Vediamo il nuovo re seduto su un trono, con i nobili a sinistra e l'arcivescovo Stigand a destra. Sul lato opposto, è acclamato dalle masse. All'estrema destra, la cometa di Halley appare nel cielo. La gente pensa che sia un presagio diabolico e si spaventa. La notizia della cometa viene portata ad Harold. Sotto di lui, una spettrale flotta di navi appare nel bordo inferiore dell’arazzo, un accenno dell'imminente invasione normanna”.

Re Harold II, fu ucciso dalle truppe di Guglielmo il Conquistatore, durante la decisiva battaglia di Hastings, il 14 ottobre 1066, come a confermare il presagio di sventura portato dalla cometa di Halley.

Il fenomeno UFO come lo conosciamo oggi è però molto più recente, e risale all'era del volo a motore, e questo ha molto senso, infatti, ai tempi di Guglielmo il Conquistatore non c'erano poi così tanti oggetti volanti con i quali restare perplessi.

Ufficialmente, gli UFO apparvero “in scena” per davvero durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i piloti alleati, nei teatri dell'Europa e del Pacifico, riferirono di esser stati seguiti nel cielo durante le loro missioni da luci e oggetti strani, che alcuni di loro chiamarono: foo fighters.

La storia dei “foo fighters” nasce una notte del novembre 1944. L’equipaggio del Bristol Beaufighter del 415th Night Fighter Squadron, composto dal pilota Edward Schlueter; l'osservatore radar Donald Meiers e l'ufficiale dei servizi segreti Fred Ringwald, nel briefing che tennero al ritorno di una missione sulla Germania, insieme ai dettagli dei combattimenti aerei segnalarono di essere stati seguiti per molto tempo: "da otto a dieci luci arancioni luminose, accanto all'ala sinistra... che volavano nell'aria ad alta velocità", senza che il radar aviotrasportato né il controllo a terra registrassero nulla. Il rapporto continuava: "Schlueter ha girato il velivolo verso le luci che sono improvvisamente scomparse, per riapparire più tardi molto più lontane. Il volo in formazione è continuato ancora per diversi minuti e poi sono scomparse definitivamente". Meiers diede il nome agli oggetti avvistati, prendendo una parola senza senso usata dai personaggi del popolare cartone animato dei vigili del fuoco Smokey Stover: "foo fighters". In seguito, il nome fu ripreso dall'ex batterista dei Nirvana Dave Grohl quando fondò l’omonima Band.

L’avvistamento che diede inizio alla “ufo-mania”, fu però quello di Kenneth Arnold, del giugno 1947. L'uomo d'affari e aviatore americano, riferì di aver visto durante il suo volo nove luccicanti e misteriosi velivoli sfrecciare in formazione nei cieli vicino al Monte Rainier, nello stato di Washington. Quando Kenneth segnalò l’avvistamento all’aeroporto di destinazione, alcuni reporter riportarono con grande enfasi sui giornali l’avventura del pilota, descrivendo questi “oggetti non identificati” (UFO) come "dischi volanti". La notizia dilagò, e in breve tempo per tutta la nazione gli avvistamenti si moltiplicarono, con articoli finiti persino nelle pagine del New York Times.

Nel luglio dello stesso anno, il Times riportò una nuova e ancor più clamorosa notizia: la scoperta di alcuni relitti, apparentemente di provenienza non umana, in un ranch nella contea di Lincoln, nel New Mexico. L’articolo riportava la testimonianza di “un ufficiale” della stazione metereologica presso il vicino campo aereo dell'esercito di Roswell, che descrisse i detriti come un "disco volante". Il servizio, arrivato a così breve distanza dai dischi di Kenneth Arnold, accese in brevissimo tempo una vera tempesta maniacale d’interesse dei lettori, che subito immaginarono la caduta di un UFO, e la cattura da parte dell’Esercito dei suoi occupanti. I funzionari dell'Esercito ritrattarono rapidamente la dichiarazione, correggendola e pubblicando alcune foto dei frammenti, spiegando che il materiale ritrovato erano solo i resti di un pallone meteorologico e delle sue apparecchiature. Ma la comunicazione non bastò a tranquillizzare gli “ufologi”, che continuano ancora oggi a discutere su quello che è comunemente conosciuto come l’Incidente di Roswell. Mentre alcuni “cospiratori” credono che il relitto, insieme ai suoi occupanti, sia stato trasportato nel Nevada all’interno della segretissima base militare “Area 51”, dove lo studio degli alieni e delle loro astronavi continua ancora oggi.

Un altro caso storicamente importante è l'Incidente di Thomas Mantell, avvenuto nel gennaio 1948, e che ha causato la morte del venticinquenne pilota della Guardia Aerea Nazionale del Kentucky, Thomas F. Mantell, durante l'inseguimento di un UFO. Il caso, come sempre riportato con molte sfumature romanzate dai giornali di allora, fu oggetto di indagine da parte degli investigatori del Progetto Sign, che giunsero alla conclusione che Mantell aveva perso conoscenza per mancanza di ossigeno dopo essere giunto alla quota di 7.500 metri e in conseguenza di ciò, sarebbe precipitato col suo aereo. In seguito, il caso fu nuovamente esaminato dal personale del Progetto Blue Book, che arrivò alla conclusione che il pilota aveva inseguito un pallone sonda Skyhook. Palloni sonda usati dalla U.S. Navy per ricerche meteorologiche, i cui lanci erano segreti, e all’oscuro di molti piloti. Questi palloni avevano un particolare rivestimento di plastica trasparente, che sotto certe angolazioni poteva dare l'impressione di una superficie metallica. La difficoltà dichiarata da Mantell via radio a raggiungere e intercettare il pallone per la sua alta velocità; il pilota era ai comandi di un caccia F51-D Mustang la cui velocità massima è di 700 km/h, è stata spiegata dagli analisti con la normale presenza ad alte quote di correnti a getto, che possono raggiungere facilmente velocità di oltre 700 km orari. Ciò nonostante, l’Incidente di Mantell, è ritenuto ancora oggi dai cospiratori; come il primo caso di un aereo abbattuto da un UFO.

Come sappiamo l'esercito americano, preoccupato che alcuni di questi “oggetti sconosciuti” potessero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale, iniziò a indagare sistematicamente sugli avvistamenti, con una serie di varie commissioni come il Project Sign, e il più celebre Project Blue Book dell’Aeronautica Militare Statunitense.

Nel corso del progetto, che iniziò nel 1952 per finire nel 1969, l'Air Force esaminò più di 12.600 rapporti UFO, attribuendo la maggior parte di essi a fenomeni naturali come nuvole, stelle e pianeti luminosi. I ricercatori dell'Air Force però non sono stati in grado di spiegare 701 degli incontri registrati, ma hanno concluso che nessuno mostrava prove di tecnologia extraterrestre o rappresentava una minaccia per la sicurezza nazionale. Alcuni dei casi esaminati però, si dimostrarono così “ai confini della realtà”, che ispirarono la stazione televisiva CBS a realizzare nel 1959 The Twilight Zone, una serie televisiva di grande successo che arrivò anche in Italia nel 1962.

Uno degli avvistamenti più strani sul quale indagarono gli analisti del Project Blue Book fu quello di Betty e Barney Hill, che affermarono di essere stati rapiti ed esaminati da extraterrestri nelle campagne del New Hampshire, nel settembre 1961. Il racconto della coppia fu ripreso dai giornali nel 1965, e diventò il primo in assoluto delle storie che si raccontano sui rapimenti alieni.

Queste storie sono le più complicate da spiegare, poiché tendono a coinvolgere più componenti psicologiche, tanto che i soggetti sottoposti a ipnosi, confermano se non addirittura ne arricchiscono la narrazione. Alcune ricerche recenti però hanno trovato una spiegazione logica anche a questi racconti, che possono essere spiegati da uno stato di “sogno lucido”. Uno strano stato di sonno, in cui le persone hanno la capacità di muoversi in maniera deliberata al suo interno, tanto che si è appurato che con la pratica, il sognatore “lucido” può arrivare a esplorare e modificare le situazioni del sogno a proprio piacimento.

Ad ogni modo, gli avvistamenti UFO non sono finiti quando il Progetto Blue Book si è concluso, e infatti hanno continuato a gironzolare sui nostri cieli nel corso degli ultimi decenni, alimentando le fantasie di ufologi, complottisti e sostenitori di civiltà aliene.

Alcuni dei più famosi dell'ultimo mezzo secolo includono quello di Travis Walton: un taglialegna dell'Arizona, che nel 1975 affermò di esser stato rapito dagli alieni, dopo esser stato stordito da un raggio luminoso emanato da un UFO nascosto nella foresta. Una storia poi raccontata nel film del 1993 Fire in the Sky (Bagliori nel buio).

Vi è poi l’Incidente della foresta di Rendlesham, in Inghilterra, con una serie di misteriose osservazioni vicino alla base militare della Royal Air Force a Woodbridge, del dicembre 1980. Anche se nel 2003 un ex agente della polizia militare confessò di aver organizzato uno scherzo, alcuni aspetti dell’incidente rimangono ancora poco chiari.

Un altro episodio strano è quello delle Phoenix Lights, un doppio avvistamento collettivo di luci nel cielo di Phoenix, in Arizona, che ha coinvolto oltre 10 000 persone nel marzo 1997 e ancora oggi, nonostante le tante spiegazioni, non ne ha ancora trovato una certa.

Gli eventi più recenti venuti a conoscenza del grande pubblico sono quelli del novembre 2004, quando diversi piloti da caccia della Marina Statunitense che volavano al largo della costa di San Diego, riferirono di aver visto “bizzarre imbarcazioni” sfrecciare nel cielo, apparentemente manovrando in modi che superavano i limiti della tecnologia nota.

Da queste, arriviamo a quelle osservate da altri piloti da caccia della US Navy, nel giugno 2014 e marzo 2015, con riprese video agli infrarossi da parte dei sistemi di telecamere di bordo. Video poi diventati virali sul WEB nel dicembre 2017, quando il New York Times li pubblicò insieme a un articolo di grande successo.

Dopo questi episodi, e l’ammissione della Marina della loro veridicità, il Governo americano ha chiesto al Pentagono, ma anche a CIA e FBI di indagare sul fenomeno in quanto potenzialmente pericoloso per la Sicurezza Nazionale. Il Rapporto elaborato dal Pentagono, dal UAPTF (UAP task force) e dal Dipartimento della difesa, (diviso in due parti, una pubblica declassificata e una più esaustiva ma segretata per la presenza di informazioni militari), è stato portato il 17 maggio 2022 alla Sottocommissione contro il Terrorismo, il Controspionaggio e la Controproliferazione dell'Intelligence della Camera, presieduta dal membro del Congresso André Carson. Lo studio ha preso in esame 144 avvistamenti, tutti effettuati da personale militare tra il 2004 e il 2021, stabilendo che tutti gli avvistamenti sono reali, ma di natura sconosciuta. Di tutti, solo uno è stato identificato come un pallone meteorologico, mentre gli altri restano un mistero; in parte coperto da segreto militare perché si tratta di sperimentazioni di nuovi velivoli esoterici da parte del Pentagono. Ma per stessa ammissione della Commissione, non tutti sono stati spiegati, motivo per il quale il Governo americano intende che si continui a studiare il fenomeno. Gli investigatori hanno sottolineato che per una maggiore comprensione sono necessari più dati, coerenti e confrontabili fra loro, e quindi una risposta agli UFO è ancora lontana dal venire.

Non possiamo sapere se ci riusciranno i militari, oppure se sarà più fortunata la NASA, che sta egualmente indagando il fenomeno. Ancora oggi non esiste una risposta, e nell’attesa, accontentiamoci della saga di Star Wars.