Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.

(Virginia Wolf)

Questo articolo è dedicato a te che leggi e anche a te che non lo fai. Se leggi abitualmente sono certa che le mie parole risuoneranno al tuo cuore, se non lo fai, potrebbe venirti la voglia di entrare in libreria e comprare un buon libro, oppure prenderlo in prestito in biblioteca.

Non ce ne rendiamo conto, ma la nostra ricchezza rispetto all’analfabeta (o di chi, alfabeta, non legge) è che lui sta vivendo e vivrà solo la sua vita e noi ne abbiamo vissuto moltissime.

(Umberto Eco)

Il libro: uno strumento di diffusione del sapere

Il termine libro deriva dal latino liber e indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina: disseccata nei tempi antichi era usata come ‘materia scrittoria’ ovvero materiale per scrivere. Il dizionario lo definisce un “complesso di fogli della stessa misura, stampati o manoscritti, cuciti insieme così da formare un volume, racchiusi da una copertina o rilegato”. Wikipedia lo definisce “il veicolo più diffuso del sapere”. In biblioteconomia il libro viene detto monografia, per distinguerlo dai periodici come riviste, bollettini o giornali.

Un invito ad aprire una porta su un mondo nuovo

Il libro è molto di più di uno strumento di diffusione della conoscenza: è una porta verso un mondo nuovo, l’inizio di un viaggio che può condurti molto lontano, qualcosa che puoi comodamente portare con te, ovunque tu vada, nello zaino o nella sacca da mare.

L’estate è meravigliosa per le lunghe ore di luce: il caldo invita al relax, a fermarti e le vacanze regalano tempo libero. Sta a te decidere come usare queste ore “in più”.

Puoi trascorrerle a casaccio, fra le solite chiacchiere e abitudini per ammazzare il tempo, senza mai chiederti cosa desideri fare veramente, dedicandoti ai riti della società di oggi, quale, fra gli altri, immergersi continuamente nel telefonino, per catturare le notizie che, spesso, sono scritte ad arte per carpire la tua attenzione e indurti a cliccare su questo o quell’annuncio o trasferirti sentimenti ed emozioni pieni di paura, rabbia e giudizio. Le persone sono talmente prese a navigare fra le mille notifiche che arrivano in ogni momento, che sembrano distaccate da chi o ciò che hanno intorno.

Hai mai provato ad osservare cosa accade intorno te? Ieri, passeggiando nel parco cittadino, vicino a casa mia, ho notato alcune cose interessanti. C’è chi cammina parlando al telefono a voce così alta che è impossibile sottrarsi all’ascolto dell’altrui conversazione; qualcuno procede (a piedi o in bicicletta) con una radio accesa a tutto volume che diffonde notizie e brutta musica. Qualcun’altro corre ansimante, con passo pesante, ammantato di sudore e sofferenza, per non parlare dei ciclisti che ti sfrecciano accanto, sempre troppo veloci e troppo vicini anche se c’è spazio in abbondanza. Ho avuto l’impressione che, preso dalle proprie faccende, nessuno si accorga veramente di quanto accade intorno a sé.

Mi sono fermata a lungo, sotto un salice, vicino ad un piccolo ruscello, godendo dell’ombrosa frescura e dell’armonia, meravigliosa e perfetta del fogliame, che mi ha avvolto come un mantello protettivo. Una sensazione di pace e freschezza mi ha accolto come in un abbraccio impalpabile.

È un angolo meraviglioso e incantato

Un libro – se glielo permetti – è un luogo molto simile a questo: è un angolo meraviglioso e incantato. Quando apri la prima pagina, ti trovi catapultato in un mondo che ti mette in connessione con una parte di te.

“Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto uno strumento ottico offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso”, scrive Marcel Proust.

Un libro porta alla luce qualcosa che hai dentro, se glielo permetti. Può semplicemente portare a galla la tua voglia di rilassare la psiche, uscire un attimo dal lavorio costante della mente, creato dalle preoccupazioni quotidiane, per approdare in un mondo diverso, un luogo che può essere altrove o semplicemente dentro di te.

Così scrive mirabilmente Emily Dickinson nella sua poesia There is no Frigate like a Book:

Non c'è Vascello che eguagli un Libro
Per portarci in Terre lontane
Né Corsieri che eguaglino una Pagina
Di scalpitante Poesia
È un Viaggio che anche il più povero può fare
Senza paura di Pedaggio
Tanto frugale è il Carro
Che porta l'Anima dell'Uomo.

Stanne certo: lo smartphone, con i suoi incessanti bip di notifica, non potrà mai portarti in un luogo magico, che forse esiste solo dentro di te. Sicuramente il telefonino è di grande utilità quando ben usato: ti consente di comunicare con il mondo, di venire a conoscenza di tante cose importanti in tempo reale o semplicemente chiamare il carro attrezzi quando sei in panne. Un libro è molto altro.

Un libro può raccontare la storia di un amore d’altri tempi

Un libro è per tutti coloro che sono disposti ad amarlo. Puoi prenderlo in prestito in biblioteca e sentirti in compagnia di quanti l’hanno già avuto fra le mani. Ti lascia libero, come soltanto un vero amico sa fare. Puoi decidere che non fa per te e restituirlo. Se è tuo, puoi venderlo, regalarlo o lasciarlo in un luogo di book crossing.

Amo comprare i libri usati, soprattutto quelli che nessuno ristampa più perché diventati antieconomici. Così mi è capitato di trovare inaspettatamente una dedica “all’amore della vita”. Poche frasi, scritte a mano con un inchiostro leggero, che mi hanno fatto intravedere e immaginare una storia d’amore. Il libro - giunto magicamente fino a me - è diventato così il segno tangibile di un amore d’altri tempi, quando si usava ancora, senza paura, la locuzione “per sempre”.

I libri come maestri

Infine, per me un libro è sempre un maestro. Quando finisce di impartirmi i suoi insegnamenti e so che difficilmente sentirò il desiderio di rileggerlo, comprendo che è venuto il momento di lasciarlo andare verso il suo futuro. E lo immagino fra le mani di qualcun’altro a cui potrà fornire, ancora una volta, la sua lezione di vita.

Amo molto i miei libri che rappresentano tutto questo per me e, come compagni di vita, tratto con molta cura. Un tempo, avevo in casa una seconda libreria a soffitto, lunga oltre quattro metri. Ad un certo punto mi sono accorta che stava diventando troppo incombente e, a poco a poco, l’ho svuotata regalando quasi tutti i libri a diverse biblioteche. Ho fatto una straordinaria scoperta: mi sono sentita alleggerita e felice. Nessun testo mi è mai mancato e, da quel giorno, molti altri libri sono entrati nella mia vita e nel mio cuore.

Ho iniziato così a scrivere: il mio primo libro parla proprio di quanto sia importante fare spazio in casa, ognuno con i propri tempi. È diventato un best seller ed ancora oggi tante persone mi scrivono in merito a questa mia pubblicazione. È stato l’inizio di una nuova relazione con il mondo e con i miei lettori di cui sarò grata “per sempre”.

Un libro diventa una relazione

Un libro dunque, se glielo permetti, diventa una relazione, perché come scrive J.D. Salinger:

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che, quando hai finito di leggerli, vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.