Siamo nel 1905 e sul mensile francese Je sais tout appare un racconto destinato a fare epoca: L'Arrestation d'Arsène Lupin firmato da un giovane scrittore all’epoca non molto noto di nome Maurice Leblanc. Il racconto ha un grandissimo successo e lo stesso Leblanc riprende il personaggio del racconto, definito “ladro gentiluomo” in diversi racconti per tutta la vita. Per stessa ammissione dell’autore Lupin nasce sulla scia dell’incredibile successo del detective britannico Sherlock Holmes creato da Arthur Conan Doyle e, allo stesso tempo, nasce in opposizione ad esso: infatti si tratta di un ladro, opposto al poliziotto inglese. Addirittura, Leblanc arriverà a far scontrare il suo eroe con il celebre segugio londinese nel racconto Sherlock Holmes arrive trop tard che susciterà le ire di Conan Doyle per via dei diritti d’autore costringendo Leblanc a rinominare beffardamente il detective Herlock Sholmes.

Decenni più tardi il mangaka giapponese Monkey Punch riprenderà il personaggio di Leblanc nella fortunata serie Lupin III basata su un “non autorizzato” nipote franco-giapponese del ladro gentiluomo che, per via delle lamentele degli eredi di Leblanc, in Francia sarà rinominato Edgar de la Cambriole.

Lupin è lo sberleffo della Francia spensierata della Belle Epoque alla severa Londra vittoriana rappresentata da Sherlock Holmes. L’investigatore è freddo, razionale, “una macchina pensante” come lo definisce l’amico-biografo Watson mentre il ladro gentiluomo francese è un bon vivant ironico e gaudente.

Ma tutta la letteratura popolare francese pare mettersi all’estremo opposto di quella britannica. Gli eroi del poliziesco inglese sono infallibili detectives. Oltre al già citato e archetipico Holmes abbiamo gli eroi di Agatha Christie: Hercule Poirot è di certo francofono (ma non francese, come lui stesso specifica in ogni momento) ma è di fatto inglese nei modi e nelle ambientazioni. Poi abbiamo Miss Marple, sempre nata dalla fantasia della Christie, e il Padre Brown di Chesterton, risposta cattolica al razionalismo dell’eroe di Conan Doyle e il cui assistente è, guarda caso, un ladro pentito francese di nome Flambeau. L’Inghilterra si presenta come il poliziotto.

La Francia è, al contrario, il ladro. L’eroe di Leblanc non è il primo criminale della letteratura popolare francese: prima di lui Pierre Alexis Ponson du Terrail inventa il personaggio di Rocambole, avventuriero e ladro gentiluomo. Sebbene oramai quasi dimenticato, questo personaggio fu talmente famoso alla sua epoca da generare il termine “rocambolesco”.

Dopo il successo di Lupin invece gli scrittori Marcel Allain e Pierre Souvestre ideeranno il personaggio di Fantomas, criminale che perde l’aspetto di “gentiluomo” che caratterizzava Lupin essendo un freddo assassino, Fantomas sarà, per certi aspetti, ancora più seminale di Lupin arrivando a ispirare il Diabolik delle sorelle Giussani che, pur nato a Milano, si muove in un ambiente chiaramente francese.

Per avere un poliziotto francese bisognerà attendere il Maigret di Georges Simenon, comunque molto diverso dai razionalissimi poliziotti britannici. L’altra grande parte del mondo anglofono, gli Stati Uniti d’America, prediligeranno anch’essi la figura del poliziotto, ma in versione meno razionale e più “sporca”: nasce il genere hard boiled con figure come il Sam Spade di Dashiell Hammett e soprattutto il Philip Marlowe di Raymond Chandler.

Cosa significa questo? Forse rappresenta qualcosa dell’inconscio collettivo sia dell’anima francese che di quella anglosassone.

Gli anglosassoni tendono da sempre ad un maggior conservatorismo. Quindi i loro autori popolari tendono a preferire il poliziotto, mentre l’anima francese, più rivoluzionaria, ochieggia simpatia verso colui che infrange la legge, sia in maniera raffinata e incruenta come Lupin, sia in maniera più violenta come Fantomas. In particolare, sul contrasto tra Holmes e Lupin si può anche intravedere il contrasto degli ambienti: la Londra vittoriana è sicuramente più cupa e intrisa di puritanesimo, la voglia di giustizia serve anche a mascherare diversi lati inquietanti, così come l’America dei detectives hard boiled è brutta, sporca e cattiva. La Francia di Leblanc è invece un mondo tutto sommato sereno, che si muove tra un cancan e una coppa di champagne: è la Francia spensierata che verrà poi travolta dalla tragedia della Grande Guerra. Sono due visioni della vita destinate a collidere.

La cosa ironica è che, se ci si pensa, il metodo poliziesco moderno nasce grazie ad un ex ladro della Francia napoleonica: Eugène-François Vidocq, il fondatore della polizia francese moderna.