Keywords: scrivere, leggere, cultura, condivisione, esperienza umana, poesia, pensiero, libri, libroterapia, ascolto, funghi. Scelgo queste parole chiave per aprire porte e orizzonti, per immaginarmi altrove, al di là di ogni senso e conoscenza, in libertà, in un luogo perfetto.

Scrittura, lettura, eventi culturali dove si discute di idee e si liberano pensieri – Questo potrebbe essere il posto ideale dove rifugiarsi dalle brutture che affliggono l’animo. L’esperienza umana quando viene condivisa diventa un potente rimedio contro le avversità della vita. Ha un potere curativo come pochi altri, è arte.

Un libro ci racconta un amore, ci parla sottovoce di un’ingiustizia, della vita che, tanto è così. Ma poi però ci permette anche di andare oltre con la fantasia. La scrittura come la lettura è ricerca. Quando persi e smarriti ci interroghiamo senza ottenere risposta, ci affidiamo alle parole, a quelle che possono accompagnarci nel viaggio. L’itinerario è senza dubbio attraverso noi stessi, dentro l’esperienza umana di un autore che ci prende per mano, ci mostra straordinarie meraviglie, ci trasporta in luoghi impensati prima e in epoche lontane.

Cerchiamo la libertà, un senso alle cose che ci accadono, esploriamo la nostra identità e le nostre fragilità, ritrovandole nel personaggio che siamo.

Come funghi…

Con la stessa combinazione di elementi a Londra nasce Poetry Pharmacy, di cui parleremo più avanti. Poi a Giugliano in Campania un’edicola divenuta libreria si apre al mondo, organizzando presentazioni, serate musicali, eventi culturali in un territorio che sembra fare orecchie da mercante.

E ancora, con la maniera dei funghi nasce Cronache senza gloria di Elisa Ruotolo, un libro che offre vie d’uscita, ma non sempre. Lo fa scavando nella terra arida. Una lotta tra potere e fragilità, forza e irrilevanza si affrontano in un duello all’ultimo sangue.

Un’altra parola chiave, tra le tante che potrebbero salvarci da questo tempo spettrale è “ascolto”. Mai come oggi ne abbiamo bisogno. Inascoltate sono migliaia di persone, disattese sono le speranze e i sogni. Nessuno sembra voler ascoltare; c’è troppo delirio e disumanità, tanto nelle parole come nei gesti e nelle intenzioni.

Alla ricerca di funghi

I funghi nascono là dove nessuno ha innaffiato, crescono per una strana combinazione di elementi, per l’intensa pioggia, l’umidità che lascia. E sembra proprio un fungo l’idea che Andrea Zurini lancia con l’assessorato all'ascolto con intelligenza artificiale: 24h su 24, sempre disponibile per le segnalazioni civiche. Ci troviamo a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. Con solo 17mila abitanti questo centro urbano potrebbe diventare il primo comune italiano ad avviare un assessorato completamente digitale, gestito dall’intelligenza artificiale.

L’idea che Andrea Zurini, consulente IT e candidato consigliere in una lista civica locale, ha sviluppato, parte dalle e-mail dei cittadini ignorate. Zurini, quindi ha deciso di trasformare la sua esperienza tecnologica in una proposta politica concreta. Ogni segnalazione del cittadino diventa un caso da seguire, con tempi e responsabili ben definiti.

Prima dell’idea c’è stato un vero incontro con la popolazione, che lamentava un costante: “Ci ascoltano solo quando serve il voto”. A quel punto nasce il progetto di un agente AI addestrato sui dati comunali, capace di rispondere in qualsiasi momento alle domande, di raccogliere segnalazioni e inoltrarle in tempo reale agli uffici competenti.

Facendo un passo indietro ritorniamo a Poetry Pharmacy, la farmacia che prescrive poesie per combattere ansia e depressione, e non solo. Le sue diverse declinazioni sono l’ambulanza con poetessa d’emergenza, un sito web che offre workshop, informazioni, pronto soccorso e consulenze. Dove tutto questo si svolge si chiama Bishop’s Castle, un piccolo paese nella contea dello Shropshire in Gran Bretagna. Altre Poetry Pharmacy sono nate a Oxford Street, insieme a una caffetteria. Prescrivono poemcetamolo, pillole che curano lo spirito, grazie alla varietà di quanto contenuto negli scaffali ordinati in base all’umore, alle pubblicazioni tematiche e a tante altre cose belle.

A Giugliano in Campania, come accennato pocanzi, in piena Terra dei fuochi, dove bande di bulli scorrazzano nelle piazze poco sorvegliate, con un comune da poco uscito da un commissariamento per infiltrazioni camorristiche, l’Edicola Libreria Claudio in centro storico diffonde cultura o ci prova.

Lo fa attraverso eventi, presentazioni, iniziative culturali a favore di bambini, serate musicali a tema offrendo, in questo modo una scelta all’abisso che circonda la gente di questo luogo. Ancora pochi si approcciano a questo laboratorio di idee, forse perché pensano si tratti di un fungo velenoso, spuntato all’improvviso in un deserto. Per giunta contagioso.

Cronache senza gloria di Elisa Ruotolo invece nasce per raccontare un tempo di guerra e di profondo odio, come la Seconda guerra mondiale. L’autrice guarda la tristezza e l’inutilità dei conflitti e di tanta violenza attraverso gli occhi di piccoli esseri insignificanti e invisibili: le zanzare.

Le protagoniste, la cui fragilità s’incrocia con quella meno vistosa di grandi dittatori, ci racconta attraverso le righe che tutto può finire all’improvviso. Anche un vasto impero, una forza immane può sgretolarsi per un nulla, perfino per un insignificante morso di zanzara.

I piccoli insetti, nel libro hanno una missione, quella di forzare l’equilibrio su cui tutto il mondo poggia, soprattutto distruggere l’apparente onnipotenza dei grandi, di quegli esseri che vivono solo per portare sofferenza.

La missione dei funghi, delle zanzare, degli incontri improbabili, di progetti quasi surreali è tutt’altro. I piccoli, gli invisibili, i fiori, le piante, le zanzare, gli intrugli e i medicamenti, la cultura hanno un’importante missione: curare le ferite. Queste storie hanno in comune anche il contagio; si può essere contagiati dalla cultura o da un veleno. La cura dello spirito, un altro comun denominatore, e poi la fragilità o, meglio, la condizione di tutti gli esseri umani, condannati a un sottile equilibrio. Il filo potrebbe spezzarsi, per il piccolo tanto che per il potente. La transitorietà, l’incontro, la casualità; potremmo reinventare o ricondizionare nuove parole chiave, insieme a poemcetamolo, rispolverando le parole libri e lettura, cultura, fragilità.

Parole di uso comune certo! Ma senza tempo e potenti.