Sembra che il mondo si sia ribaltato, si ha la sensazione di vederlo a testa in giù, nel senso che come un albero rovesciato, scambia la chioma per le radici. La testa è messa sottoterra e i piedi sono abbandonati verso l’instabilità del vento che tira. Il cammino dell’individuo appare interrotto, in una sospensione sulfurea dove si è dimenticato il prima e non si conosce dove dirigersi poi. Il giusto è colui che obbedisce a un potere che lo divora, il reietto è chi si oppone ad una narrazione asfissiante, a senso unico, irrazionale, che ricerca l’adesione fideistica a un progetto che potrebbe apparire dannoso.

L’ingiustizia regna sovrana, il caos sovrasta il Belpaese, una Babele di opinioni contrastanti, un fracasso di notizie che bombardano le anime indifese dei cittadini. Sono forme pensiero che attecchiscono dovunque generando le più irrazionali eggregore. E in questo chiasso assordante emerge una voce gentile, quella originale e intensa di un artista - scrittore, editore e musicista - Franco del Moro, fondatore della casa editrice Ellin Selae, un dipendente fuggito dalla sua Milano per andare a rifugiarsi prima nelle Langhe, poi tra le Dolomiti, con la sua compagna, i suoi cani, i suoi libri e la sua musica. Vicino alla foresta, nel silenzio di quei suoni che riverberano poesia.

Il dubbio - per dirla col titolo di un tuo libro - diventa necessario quando l’esistenza viene sconvolta da un corpo estraneo che attraversa l’oggi lasciandoci senza un domani. Chi ha smesso di dubitare?

Chi si ferma ai cinque sensi, chi spiega tutto con la razionalità, chi si adegua acriticamente al pensiero dominante, chi preferisce l’artificiale al naturale, il mentale allo spirituale… sono tante le forme dell’omologazione e dell’appiattimento spirituale che una società di massa tecnomorfa e nevrotica come la nostra produce e di cui spesso l’individuo non è nemmeno consapevole…

Quali forme pensiero minacciano la nostra esistenza trasformandosi in paurose eggregore?

Tutte quelle che sono alimentate dalla paura e che dunque si affidano a una figura paterna e autoritaria che li rassicura, li governa, e li assolve dal difficile compito di fare scelte autonome. In questo momento storico questa funzione di “super es di massa” è stata assunta, in maniera voluta e calcolata, da un archetipo del Potere che manovra i leader governativi e i media, che agendo in concerto hanno manipolato l’inconscio collettivo sino a creare flussi di coscienza tanto uniformi e compatti quanto passivi, che hanno potuto manovrare e manipolare a loro piacimento.

In mezzo a tanta distruzione praticata dalle ombre che ci governano, quale crescita offre oggi il cammino della pandemia? Dove siamo arrivati? Quanto percorso resta ancora da fare?

Il trauma della pandemia è stato per molti una occasione unica per prendere coscienza di molti aspetti dell’esistenza, individuali ma anche collettivi. Dal 2020 c’è stato un improvviso risveglio di coscienza causato non direttamente dal Covid, ma da tutto quello che il potere, sfruttando il pretesto del Covid, ha fatto, rivelando così la sua vera natura, che è quella di comprimere l’autonomia degli individui e assumere il controllo totale della civiltà umana. Questo risveglio di coscienza è ancora in divenire, e sebbene la maggior parte delle persone lo teme e dunque lo evita e farà di tutto per continuare a vivere nell’inconsapevolezza e rimandare il cambiamento, per molti è ormai un punto di non ritorno. Siamo solo all’inizio di questo cambio di paradigma, ma da adesso in poi, anche quando la vicenda Covid sarà terminata, chi ha iniziato questo percorso non sarà più disposto ad accettare i compromessi del sistema di vita precedente.

Hai scritto un saggio sul narcisismo patologico: è il male più comune della nostra società? Dei politici, degli uomini e donne di spettacolo, dei giornalisti scalpitanti, dei cittadini impauriti?

Il narcisismo nella sua forma patologica che arriva spesso a diventare anche perversa, è uno dei disturbi della personalità tipici di quest’epoca ed è diffuso a tutti i livelli della società. È la principale fonte di sofferenza delle persone in questo momento storico, sebbene i più non ne siano consapevoli. È un “effetto collaterale” del modello sociale supercapitalistico che dagli anni ‘80 in poi ha prevalso, e che ha subìto un’impennata con l’arrivo dei social media e degli smartphone, trappole dell’anima che hanno alimentato una spettacolarizzazione di sé e una ipertrofia dell’Io, disintegrando tutti quei valori, come l’empatia e l’altruismo, che impedivano al narcisismo di invadere e corrompere la propria psiche. Oggi i narcisisti sono il tipo psicologico più diffuso nella nostra società, e intorno a ognuno di loro c’è sempre una costellazione di persone ferite e sofferenti, le vittime da trauma da narcisismo, non solo adulti, ma anche bambini… Anche per queste vittime il risveglio della coscienza è l’unica cura possibile. Chi prende coscienza di c0s’è e come funziona la trappola narcisistica non solo da quel momento in poi saprà riconoscerla, ma la eviterà per il resto della propria vita. Il meccanismo di consapevolezza è lo stesso del Covid: una volta capita la natura luciferina del Potere, e dei narcisisti, difficilmente si ricadrà nelle loro trappole.

Quali categorie di individui sono più dipendenti dai media, quali da Internet e quali sono più schiavi dell’economia?

Il trait-d’union di queste categorie è sempre il narcisismo, nelle sue molteplici manifestazioni. Tutte le dipendenze attecchiscono sfruttando una debolezza del proprio Io, una porta che rimane aperta, diciamo, da un mancato lavoro di consapevolezza. Spesso le persone di successo e con più potere sono individui profondamente immaturi a livello spirituale, deboli anche se socialmente forti, ma lo stesso vale anche per la persona comune, che compensa i suoi vuoti interiori con il gioco di specchi dei social media e della visibilità che offrono, dal quale non riesce più a sottrarsi perché l’appagamento istantaneo che internet regala, in quanto effimero necessita di venire continuamente alimentato, e questo porta dritto alla dipendenza. Per molte persone rinunciare anche solo per un paio di giorni allo smartphone è impossibile, le crisi di astinenza da mancanza di connessione sono identiche a quelle causate dalla dipendenza da sostanze chimiche. Personalmente ho avvertito questo rischio sin da quando gli smartphone hanno fatto la loro comparsa nel mondo osservando la velocità con la quale persone ne diventavano dipendenti, e per questo motivo io non ho mai avuto lo smartphone e ho solo un vecchio cellulare senza connessione a internet che tengo sempre spento e accendo solo quando ne ho realmente bisogno. Come dicevo prima: chi impara a riconoscere le trappole sa anche come evitarle.

Che simbolo si cela dietro questo liquido magico che sembra rendere immortale chi se ne nutre?

È un sacrificio che il re chiede ai suoi sudditi per testare la loro fedeltà e il grado di sottomissione. E il cittadino-suddito si piega chiedendo al re benevolenza e protezione in cambio della sua obbedienza. È l’eterno e antico gioco del potere, che cambia forma e dispositivi ma è immutabile nella sua essenza.

Qualche bruco dell’oggi sarà farfalla della nuova era?

Diventeranno farfalle tutti coloro che si stanno risvegliando. Il risveglio può derivare da un percorso di consapevolezza che si è intrapreso per scelta (anche prima del Covid), oppure in conseguenza di un trauma che ha accelerato questo processo. Come per il narcisismo si diventa consapevoli della sua esistenza solo dopo essere stati demoliti da un narcisista, così il Covid ha causato un tale trauma alle radici spirituali della vita di molte persone che le ha risvegliate di colpo, rendendole consapevoli degli sporchi giochi di potere, del grado di corruzione del sistema capitalistico, della corruttibilità della scienza e dei media… e così via. Da un certo punto di vista possiamo anche pensare che la pandemia sia stata voluta e permessa dalle forze dello spirito proprio per produrre questo salto di qualità nella coscienza che, altrimenti, non sarebbe stato possibile. Noi umani siamo fatti così: senza il comburente della sofferenza il combustibile della nostra anima non sempre si accende…

Il fiume di questo tempo divide il letto in due sponde, qual è il passato e quale il futuro?

Molti continueranno a vivere nel passato anche quando saremo andati avanti. Coloro che non riusciranno a prendere le distanze dal conformismo e dalle abitudini stereotipate di una vita di massa, e ancora una volta sceglieranno il mangia-dormi-lavora, la sicurezza del formicaio metropolitano, la passività del lavoro fisso, e così via. Il futuro sarà di chi, dopo il Covid, avrà imparato a dare un valore superiore alla sua vita e non sarà più disposto ad accettare i compromessi di prima, scegliendo dunque stili di vita completamente nuovi e differenti, più affini ai suoi talenti e alla sua natura e, certamente, coerenti con una idea di libertà, che non sarà più un concetto astratto ma un valore concreto e applicato.

Dove si trova la sorgente miracolosa?

Ognuno deve cercarla e scoprirla da sé. Si dice giustamente che la verità è una valle senza sentieri, significa che non esiste una mappa, ognuno deve fare il suo cammino e scoprire il suo sentiero. Possiamo anche dire che la verità è il centro di un cerchio, un punto unico e preciso, ma i punti sulla circonferenza sono infiniti, e questo vuol dire che infiniti sono i punti di partenza per andare verso l’unico punto, il centro. Posso però rispondere per quello che è il mio sentiero… le mie “sorgenti miracolose” sono la creatività, che per me significa comporre musica, scrivere, leggere… il contatto con la natura, che ha significato lasciare la città appena ho potuto per andare a vivere in una cascina in Alta Langa prima, e ora qui sulle Dolomiti, dove ho imparato ad amare ancora di più gli animali e tutte le forme di vita esistenti, ed essere consapevole delle istanze poste dalla mia anima, che è un modo diverso di dire che sto tentando di orientarmi sempre più verso la spiritualità e sempre meno verso il materialismo.

Che albero crescerà nel bosco transumano?

Se per transumano intendiamo il prevalere della tecnosfera sulla biosfera, non sarà un albero, ma un drone o un cyborg. Il sogno distopico di menti totalmente avulse dallo spirito, comunque qualcosa che non potrà esistere a lungo, nonostante quello che i tecno-entusiasti ritengono, perché viviamo in un Universo che non consente agli incubi di prevalere, e quello transumano assomiglia più a un incubo che a un sogno…

Chi affonderà nella palude melmosa?

Tutti coloro che avranno preso le distanze dalla vera essenza della Vita, convinti che la tecnologia e un microchip abbia più valore di un bosco, di un lago, di una montagna, di un’onda del mare…

Cosa sta germogliando, invece, nello scaffale della tua libreria?

Proprio grazie alle istanze che il Covid ha posto alla mia mente, la mia libreria si è riempita sino all’inverosimile di due tipologie di libri: libri di storia, in particolare tutti quelli che hanno analizzato il fenomeno del nazismo nel secolo scorso con particolare riguardo ai libri scritti dai testimoni viventi dell’hitlerismo; e i libri di filosofia e spiritualità. Con i primi ho capito la vera natura del disegno che l’archetipo del Potere sta tentando nuovamente di imporre sul mondo, e che è estremamente simile a quello che agì nella Germania dello scorso secolo. Con i secondi mi sto costruendo uno scudo spirituale che mi consenta di affrontare ogni difficoltà e ogni momento di sconforto con la consapevolezza che tutto quanto avviene qui, sulla Terra, è importante ma non serio. Le cose davvero serie non sono quelle che si trovano nel piano materico dell’esistenza e la nostra vita è assai più ampia di quella manciata d’anni che vanno dal punto A della nascita al punto B della morte su questo piano materiale…