Il successo si raggiunge a 30 anni, poi è troppo tardi.
Cambiare lavoro a 40 anni? Ma dai, figuriamoci se è possibile…
Se non hai una buona posizione a 50 anni, poi non ce l’avrai più.

Tutte queste frasi hanno qualcosa in comune: sono false.

Purtroppo è senso comune pensare che la carriera si può fare solo fino a una certa età, ma i dati dicono l’esatto opposto.

In più, ce lo raccontano le storie di uomini e donne che hanno costruito carriere brillanti ben dopo l’età ‘massima’ che qualcuno vuol farci credere.

Possiamo citare J.K. Rowling, mamma single quasi quarantenne che si è vista rifiutare il manoscritto da 12 case editrici, fino a che un editore credette nel suo Harry Potter.

Il nome di Lynda Weinman in Italia può dire poco, ma dopo molti anni trascorsi a insegnare grafica, Lynda aveva compreso le potenzialità del web design, prima di molti altri. Peccato che negli anni ’90 nessuno avesse scritto qualche libro sull’argomento.

Lynda decise allora di fare da sé e pubblicare il suo manuale, trampolino di lancio per il portale Lynda.com, società di formazione fondata con il marito Bruce. Nel 2015 il sito è stato acquistato da LinkedIn per 1,5 miliardi di dollari.

L’attrice Viola Davis ha raggiunto il successo a 46 anni per la sua interpretazione nel film The help ed è stata la primissima attrice afro-americana a vincere un Emmy come migliore protagonista in una serie tv.

E che dire di Louise Hay, che fin da bambina ha affrontato e superato sfide inimmaginabili, raggiungendo il successo a quasi 60 anni e diventando il punto di riferimento per la crescita personale per milioni di persone nel mondo.

Potrei proseguire ancora per molto, perché le storie di uomini e donne che hanno rivoluzionato la propria carriera trovando finalmente la propria strada, semplicemente non ha età.

Può accadere a 20 come a 60 anni, tanto più che i dati ci dicono che un numero sempre maggiore di persone nel mondo sta lasciando volontariamente il proprio posto di lavoro per iniziare carriere più gratificanti.

Certo, non è come fare una passeggiata nel parco, occorre esserne coscienti, ma i risultati in termini di soddisfazione possono essere straordinari.

Perché nessuno è troppo vecchio per fare ciò che desidera.

Nessuno è troppo vecchio per costruire una nuova carriera, qualunque sia il suo passato, le sue competenze e i suoi studi.

Capire qual è la propria vocazione, o missione di vita è possibile a ogni età e il modo per farlo può essere nelle abitudini.

Proprio così. Capire cosa si desidera fare nella vita non può concretizzarsi dall’oggi al domani, ma merita di essere frutto di abitudini che ci aiutano ad ascoltare i desideri del nostro cuore.

Perché quando iniziamo ad allinearci con la nostra voce interiore, possiamo capire con chiarezza qual è la nostra missione nel mondo, qualsiasi sia la nostra età e qualsiasi sia il nostro passato.

Ma come si fa a instaurare un dialogo interno onesto con il nostro ‘potere superiore’?

Scegliendo di inserire alcune abitudini nella nostra quotidianità, eccone tre di particolarmente interessanti.

1. Comunica con la tua entità interiore

Per capire qual è la nostra missione di vita, la nostra vocazione autentica, è bene chiedere alla nostra entità superiore che ci guidi e ci offra il suo supporto.

Puoi chiedere un aiuto in termini di direzione, con domande quali:

“Che cosa voglio realizzare esattamente nei prossimi 12 mesi?” “In che modo posso contribuire a dare valore a questo mondo?” “Come posso creare un senso e uno scopo nella mia vita quotidiana?”

Via via che poniamo queste domande, le risposte cominceranno ad affiorare, costruendo delle immagini mentali. Più queste immagini saranno definite e ricche di dettagli, più saremo motivati a trasformarle in realtà.

2. Tieni d’occhio gli indizi

Da un incontro casuale con una persona che non vedi da molto tempo, fino a una sequenza di eventi casuali e sconnessi che hanno un tema comune, è bene tenere d’occhio gli indizi che l’Universo ci sta dando.

Perché potrebbero fornirci le tessere mancanti di un puzzle che è già in costruzione, ma a cui servono elementi ulteriori per capire la direzione di vita giusta da seguire.

3. Documenta i progressi

Non tenere tutto in mente, ma scrivi tutte le tue intuizioni e scoperte su un quaderno o sul tuo diario.

Registrando con costanza i nostri pensieri, potremo infatti rivederli nel tempo e collegare i passaggi, ottenendo una visione più chiara della nostra missione di vita.

Queste abitudini ci permettono di sintonizzarci sulle frequenze del nostro io interiore e di ottenere informazioni preziose per proseguire nel nostro viaggio, qualsiasi sia la nostra età e qualsiasi sia il nostro vissuto.

Infine, è importante avere una guida che possa aiutarci ad evolvere il nostro lato personale e spirituale, affinché mese dopo mese possiamo progredire e migliorare il dialogo con noi stessi.