Non puoi impedire agli uccelli della preoccupazione
di volare sopra la tua testa.
Ma puoi evitare che nidifichino tra i tuoi capelli.

(Proverbio cinese)

Questo proverbio cinese descrive, in modo essenziale, una verità che si adatta molto bene ai tempi difficili che stiamo vivendo. Il virus continua a circolare nel mondo, i media amplificano conflitti e problemi, i problemi economici assillano molte classi sociali, creando nuove povertà, mentre le élite continuano ad arricchirsi. Relazioni interpersonali e famigliari sono sempre più difficili, complicati dallo stress causato dal lavoro e dalla situazione generale. Questi sono solo alcuni degli uccelli della preoccupazione che svolazzano sopra la testa di tutti noi.

Può darsi che ti stia venendo in mente qualcos’altro che è fonte per te di grandi difficoltà: facile farsi prendere dalla paura del futuro, dalla rabbia, dal risentimento. Consentire a tutta questa negatività di avere il sopravvento o - per dirla con le parole del proverbio - permettere agli uccelli della preoccupazione di nidificare fra i capelli è un rischio che corriamo tutti.

Quando le preoccupazioni si impadroniscono della testa o del cuore ti stai auto-sabotando, peggiorando le cose, una sorta di eclatante autogol. E, nei momenti difficili, non te lo puoi permettere. Valuta, con la migliore chiarezza possibile, la tua situazione, osserva quello che succede intorno a te: mantieni un atteggiamento positivo e soprattutto continua ad avere fiducia nel futuro. Ecco tre consigli che possono diventare altrettante strategie per fronteggiare momenti di difficoltà.

Fai attenzione ai tuoi stati d’animo

Primo passo: poni un’attenzione quotidiana agli stati d’animo che ti invadono. Eviterai così di essere sopraffatta/o dai pensieri negativi e di farti travolgere dalle sensazioni spiacevoli.

Fare attenzione ai propri sentimenti è un consiglio prezioso. Di norma siamo abituati (se non perfino educati) a contrastare i nostri stessi sentimenti: spesso tentiamo di scacciarli, quasi sempre senza successo. Perché è così difficile opporsi a quanto proviamo?

Quando dici a te stessa/o “non devo avere paura”, “non mi posso arrabbiare, devo sopportare”, stai mettendo una forza contraria al sentimento che provi, entrando in conflitto con il tuo stesso sentire. Un giorno, un maestro tibetano che ho avuto il piacere di incontrare mi disse: “Anche io mi arrabbio a volte, però la rabbia deve durare il meno possibile. Il nostro animo è come un cielo azzurro. Una nuvola passeggera non può oscurare il sole; devi permettere al sole di tornare subito a splendere”.

Dunque è umano arrabbiarsi o avere paura: la cosa più importante è fare in modo che il sentimento negativo duri il meno possibile.

Osserva la tua casa e il tuo spazio di lavoro

Secondo passo: guardati intorno. Quando siamo sopraffatti dagli ostacoli e dai problemi spesso dimentichiamo di porre attenzione alle cose che ci circondano. Anche gli oggetti intorno a te influenzano il tuo stato emotivo. Ad esempio: come è la tua casa? Il tuo armadio? La tua scrivania?

In una casa caotica e disordinata, tutto diventa faticoso. Cucinare un bel pranzo per te e la tua famiglia diventa un’impresa; trovare nel guardaroba le cose giuste, che ti valorizzano da indossare una fatica stressante; sederti alla scrivania e metterti al lavoro su un tavolo caotico e pieno di fogli accatastati ti fa passare la voglia di lavorare all’istante, riempiendoti di pesantezza.

Quando la casa e il posto di lavoro sono ben organizzati e rispondono alle tue esigenze tutto fila liscio e i vari compiti diventano meno impegnativi e ogni giorno più piacevoli. “La casa è dove si trova il cuore”, sostiene Plinio Il Vecchio. Una saggezza antica del tutto attuale. Una casa sgombra e organizzata alleggerisce il cuore e la mente.

L’impegno che metti a organizzare le tue cose e a tenerle in ordine ti ritorna indietro come una quantità di energia e buon umore: maggiore semplicità crei nella tua vita quotidiana, minore spreco avrai della tua energia personale.

Come migliorare l’umore?

Terzo passo: cerca di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno… La metafora del bicchiere mezzo pieno è super-usata, quasi banalizzata al punto che abitualmente le persone si dividono in due categorie. Quelle che vedono il bicchiere mezzo vuoto e quello che invece lo vedono mezzo pieno. Una specie di spartiacque fra l’ottimista e il pessimista.

In effetti abbiamo sempre due possibilità: gioire per quello abbiamo o anelare a quello che ancora ci manca. Comunque la si veda, concentrarsi su quello che esiste nel momento presente ci consente di essere oggettivi e partire dalla realtà delle cose. Se poi smetti di dare tutto quello che hai per scontato e di prendere troppo sul serio cose di poco conto, entrerai maggiormente in contatto con la realtà di uomini su questo meraviglioso Pianeta, in rotazione su sé stesso e intorno al Sole in un Universo infinito.

Quando penso al globo terrestre in confronto con le sconfinate galassie mi rendo conto di quanto la mia esistenza sia piccola cosa, quasi appesa a un filo. Il mio cuore si riempie di gratitudine per ogni attimo di vita, per ogni piccolo dono. E comincio a guardarmi attorno con più attenzione. Perché non provi a farlo anche tu?

Potresti accorgerti che siamo in primavera inoltrata, gli uccelli cantano la loro canzone d’amore verso la vita, mentre vanno avanti e indietro alla ricerca delle pagliuzze per il nido. Il sole comincia a diventare più caldo: puoi darti il permesso di aprirti alla fiducia di un futuro migliore e alla voglia di donare al mondo una versione migliore di te stessa/o. E, giorno dopo giorno, il tuo collega o il tuo vicino potrebbe venire contagiato dal tuo sorriso e dalla tua voglia di vivere ed essere felice. Nonostante tutto.

Questi tempi difficili se ne andranno e lasceranno il loro strascico di eventi nefasti e terribili. Impossibile evitare questa realtà.

Tuttavia alla fine del tunnel potresti dare il benvenuto ad una variazione di te stessa/o diventata/o migliore. Potresti scoprirti più paziente, più consapevole, più attenta/o agli altri ed anche agli stati d’animo che si susseguono dentro te.

E forse sarai riuscita/o a trovare - giorno dopo giorno - un motivo per essere più di buon umore, la tua casa sarà diventata più ordinata e il tuo cuore avrà sempre più sovente momenti di benessere.

Perché facendo tesoro di tutte le difficoltà e, scacciati gli uccelli della preoccupazione dalla testa, hai aperto il tuo cuore alle infinite possibilità del futuro, consapevole, finalmente, che...

I cieli grigi sono solo nuvole di passaggio.

(Duke Ellington)