Quanti oggetti riempiono le nostre case! Libri, vestiti, scarpe, soprammobili possono diventare un accumulo di cose dalle quali facciamo fatica a separarci. È ormai risaputo che l’’80% degli oggetti, che occupano armadi e scrivanie, non viene mai usato e diventa un indistinto ammasso di cianfrusaglie che invade lo spazio vitale e blocca la vita.

A volte possediamo cose belle e piacevoli a vedersi che però finiscono sepolte sotto un mare di cose inutili e ciarpame. L’eccesso di disordine rende complicato godere e utilizzare al momento giusto ciò possediamo. Gli oggetti si smarriscono in un mare di confusione e disordine e, a malapena, riusciamo a trovare ciò che ci serve.

Ci sono persone che considerano gli oggetti più importanti del proprio benessere e tranquillità personale. C’è chi desidera quello che va ben al di là delle proprie possibilità: il cellulare ultimo modello, un vestito costoso che forse non verrà mai indossato, quella vacanza da sogno, scelta soltanto per poterla esibire sui social, molto al di sopra del budget. Prima di fare scelte che rappresentano impegni finanziari che incidono pesantemente sulle finanze, causando ansia, insonnia o gastrite, è bene ponderare il fatto che certe decisioni possono mettere a repentaglio la pace interiore e una vita famigliare serena. Gli agognati oggetti, al di là della soddisfazione transitoria, potrebbero ipotecare la nostra stessa felicità.

Altri, invece, hanno atteggiamenti molto diversi: conservano gli oggetti per le occasioni importanti rischiando di vedere invecchiare le cose nuove che restano inutilizzate. È il destino delle cose comprate, mai usate e dimenticate negli armadi. Di segno opposto è la tendenza a conservare oggetti logori e vetusti che sembrano implorare di venire buttati. Per pigrizia, disattenzione o affezione malriposta continuiamo a conservarli, ignorando ciò che deve essere fatto senza indugio: portarli al bidone del riciclo.

Man mano che osserviamo e decidiamo la sorte delle cose intorno a noi, facciamo automaticamente chiarezza fra le priorità del presente e il nostro vissuto.

Talvolta i cambiamenti avvengono più velocemente di come riusciamo a trasformare l’ambiente intorno a noi. Può capitare così che la casa si adegui alla nuova realtà più lentamente di quanto vorremmo che accadesse. Lavori che tardano a finire, consegne che sembrano rimandate, settimana dopo settimana, ci rendono impazienti e vorremmo vedere subito il risultato.

Questi periodi di apparente ‘rallentamento’ - quando sappiamo farne tesoro - potrebbero rappresentare quasi una benedizione perché ci consentono di avere tempo per adattarci alle nuove situazioni. Come un bimbo impiega 9 mesi per venire alla luce, anche le trasformazioni interiori hanno un tempo di crescita e maturazione. Catapultati in una nuova realtà troppo repentinamente abbiamo bisogno di tempo per allineare il nostro mondo interno a quello che succede all’esterno.

Le trasformazioni in quest’epoca si susseguono in un modo che, fino a pochi decenni fa, era inimmaginabile. Nella frenesia delle nostre vite, quando capita di vivere molto intensamente un periodo, sembra impossibile fermarsi a riflettere per comprendere la portata del cambiamento che spesso destabilizza e crea apprensione e ansia. Sepolti sotto una coltre di incombenze quotidiane, si dimenticano i veri desideri e le passioni che sono il carburante dell’anima e della vita. In quei momenti, la casa potrebbe essere stata trascurata, così come le relazioni più vere.

Capita anche che si prendano decisioni importanti sotto l’influenza di eventi esterni o dei consigli di amici e famigliari: diventa fondamentale, quando tutto cambia intorno a noi, trovare un centro dentro noi stessi, un punto fermo per ritrovare l’equilibrio interiore e la casa è una potente alleata.

In certi momenti sembra impossibile avere tempo per farsi le domande importanti e comprendere se la vita è allineata al nostro vero sentire. Connettersi alla parte intima della nostra anima è importante per mettersi in ascolto del proprio mondo interiore e seguire il filo degli eventi della vita in connessione con la parte più profonda della nostra essenza.

Ecco qualche spunto di riflessione, in forma di interrogativo, per fare chiarezza nei cambiamenti vorticosi della vita, quando ti senti come se fossi su un immaginario tapis roulant che ti conduce in avanti o, nei casi peggiori, come se ti trovassi su una zattera fra le rapide di un fiume impetuoso.

Sei così preso dagli impegni della nuova vita che sorvoli su tante cose che ti riguardano al punto che dimentichi di chiederti: come sto in questa nuova situazione? Sto veramente bene? Mi rendo conto di come mi sento?

Potresti scoprire che il cambiamento ha trasformato in meglio la tua vita e nemmeno l’hai compreso fino in fondo, preso come sei dalla nuova realtà: i momenti felici a volte si riconoscono soltanto quando sono già volati via!

Potresti anche chiederti: c’è qualcosa che ho perso? Ho ancora il tempo per fare quello che mi piace veramente fare? Quali sono le nuove esperienze che sto vivendo? Quali cose ora stanno nutrendo la mia anima?

Scrivi le tue considerazioni su questi punti. Non è necessario rispondere a tutte le domande. Sono soltanto una traccia per seguire i tuoi pensieri o lo sfogo del tuo cuore. Scrivere un diario personale in certi momenti, aiuta a trovare quella chiarezza sulle decisioni prese o da prendere.

Quando la vita ti sorprende con i suoi cambiamenti travolgenti è fondamentale avere il tempo e l’energia interiore per far affiorare la saggezza che sgorga dall’intuizione e dal sentire profondo del nostro essere.

Il cuore, la casa, gli oggetti che vediamo ogni giorno, sistemati armoniosamente nei nostri spazi, sapranno sussurrarci verità che, altrimenti, verrebbero smarrite nel disordine, nella frenesia e nel frastuono delle nostre vite.

Gioisci dei piccoli progressi; non essere impaziente, perché l’impazienza ostacola la crescita.

(Peace Pilgrim Wilfred Lisette Norman)