Lo stimolo della ricerca della conoscenza e del sapere è imprescindibile per chi vuole utilizzare il tempo di vita su questo nostro minuscolo pianeta in modo informato e dunque cosciente; nella consapevolezza che le differenze di storia e cultura impongono un’apertura al diverso e al nuovo assumendo quanto ci garba. E così verificando idee e gusti; in una ricerca continua sulle orme del modello rinascimentale del sapere.
La γνῶσις continua per cercare di soddisfare l’Ulisse che è in noi. Per questo studio di storia e filosofia all’università la Sapienza di Roma. Questo aiuta anche alla verifica o modifica delle proprie abitudini: apprendere e confermare. Come e dai i giapponesi e danesi i quali se arrivano prima all’appuntamento a casa tua attendono l’ora giusta prima di suonare il citofono (anche sotto la pioggia), al riaffermare che la pasta alla “carbonara” non può essere preparata con panna e pancetta invece che con il solo guanciale.
Il passaggio dalla ricerca del sapere alla curiosità è fare giornalismo e quindi impegno nella ricerca continua è fare giornalismo: giornalista free land. Iscritto all’Ordine nazionale dei giornalisti del Lazio, ho scritto ed elaborato dossier per testate della carta stampata quotidiana e radiofonica nazionale e per periodici specializzati. Direttore di riviste specializzate.
Per trentatré anni al Parlamento europeo ho prestato la mia consulenza in diversi settori: RDT (ricerca e sviluppo tecnologico), Industria ed Energia, Affari costituzionali, Affari esteri, Controllo di bilancio. Stando al centro della complessissima macchina istituzionale dell’Unione europea, delle singole istituzioni e dei rapporti tra di loro, Parlamento europeo, Consiglio, Commissione, Corte di giustizia europea e Corte dei Conti dell’Unione europea.
La ricerca del sapere non può essere separata dal vissuto dei popoli e quanto li anima. L’incontro con il vissuto affinché accresca la conoscenza. Non solo in quanto storia magistra vitae nel senso datale da Cicerone, ma poiché la dannazione dell’umanità è che essa dimentica. Divulgazione del sapere e delle conoscenze quali sapere accumulato e nuove conoscenze, e divulgazione e denuncia del falso. Quindi descrivere la cronaca… fiat lux.
Iniziò in seconda media. Perdemmo molto tempo per intitolare la testata. Alla fine, scegliemmo l’Araldo. Più difficile individuare su cosa scrivere. Più facile decidere se scrivere con la macchina da scrivere o a mano. La carta carbone vinse al dunque sull’amanuense. Due colonne a pagine, ovviamente nessuna esperienza di giornalismo; l’idea era però presente. Poi venne il “giornalismo” del ’68, rivoluzione borghese in nome di Marx, Lenin e Mao Tse Dong.
La mitica “cartella”: trenta righe, ogni riga sessanta battute. I pezzi (gli articoli) erano domandati a righe o battute. Al giornalismo radiofonico, invece, il “pezzo” è a secondi. Solo una catastrofe mondiale come, per esempio, la carneficina verificatasi allo stadio di calcio dell’Heysel a Bruxelles, il 29 maggio 1985, dava possibilità dei 20/25 secondi. A seguire i brevi, continui aggiornamenti e le domande e risposte, queste con più secondi a disposizione.
Entusiasmante l’esperienza pluriennale con Radio Popolare di Milano e soprattutto quella con “Paese Sera”, storica testata romana. Fino alla “conquista” della firma in prima pagina.
Una volta sola dall’altra parte del tavolo, in una conferenza stampa, a Ginevra, in quanto membro del direttivo europeo della coalizione E.N.D. (European Nuclear Disarmament) contro l’installazione degli euromissili statunitensi/Nato sul suolo europeo (conclusi con i trattati INF nel 1987).
Visiting professor all’UNAM (Universidad Nacional Autonoma de Mexico) sul trasferimento di tecnologia. Chiamato ad essere relatore a convegni sulle tematiche della CEE prima e dell’Unione europea poi.
Co-fondatore dell’associazione “Libero Sapere” (fine anni ’90), centrata sulla allora nascente società dell’informazione, a favore dello sviluppo dell’Open Source quale strumento di diffusione della conoscenza.
Ça va sans dire l’attività nel “sociale” e nello sviluppo della crescita culturale in diversi ambiti per la scoperta e la verifica. La memoria del passato alla ricerca della libertà nell’attività con la sezione dell’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Bruxelles di cui sono il direttore delle edizioni “Anpi Belgique” e presidente emerito.
L’approfondimento a tutto spettro con la presidenza e la direzione dell’associazione culturale Antonio Gramsci di Bruxelles e quello più specificamente filosofico nel consiglio di amministrazione dell’A.B.A. (Association Belge des Athées) e nel consiglio di amministrazione dell’A.L.B.I. (Association Laïque Belgo-Italien).
Cittadino del mondo nato a Roma. Unico aspetto metafisico: Romanista.