Copenaghen, la capitale della Danimarca, è una delle città più affascinanti d’Europa. Con il suo perfetto equilibrio tra modernità e tradizione, è diventata un punto di riferimento per chi cerca innovazione, vivibilità e un nuovo modo di intendere lo stile di vita urbano. Non è un caso che Copenaghen sia spesso in cima alle classifiche delle città più green del mondo.

L’obiettivo ambizioso è diventare carbon neutral entro il 2025, e la città si sta muovendo rapidamente in questa direzione. Le piste ciclabili coprono oltre 390 km e il 62% dei cittadini usa quotidianamente la bicicletta per spostarsi. Il trasporto pubblico è efficiente, puntuale e alimentato in buona parte da energia rinnovabile.

Copenaghen è una vera mecca per gli appassionati di architettura e design. Lo stile danese è noto per la sua semplicità elegante, la funzionalità e l’uso sapiente dei materiali naturali. Passeggiando per la città si possono ammirare opere iconiche come la Børsen, il vecchio edificio della borsa con le sue famose guglie a spirale, oppure il moderno Operaen, situato sul porto.

Non mancano musei e showroom dedicati al design nordico, tra cui il Designmuseum Danmark e gli spazi espositivi di brand come Hay e Normann Copenhagen.

Se c'è un'icona che rappresenta Copenaghen in tutto il mondo, è senza dubbio la Sirenetta (Den Lille Havfrue). Seduta su uno scoglio all'ingresso del porto, questa statua di bronzo è molto più di una semplice attrazione turistica: è un simbolo culturale, un richiamo alla letteratura danese e una tappa imperdibile per chi visita la capitale.

La Sirenetta trae ispirazione dall'omonima fiaba scritta da Hans Christian Andersen nel 1837. Diversamente dalla versione edulcorata resa famosa dalla Disney, l’originale di Andersen è molto più malinconica e profonda: racconta la storia di una giovane sirena che rinuncia alla sua voce e alla sua identità per amore di un principe umano, affrontando un destino tragico e sacrificandosi per amore.

La fiaba è una metafora sulla crescita, la perdita dell'innocenza e il desiderio di appartenenza, temi ancora oggi estremamente attuali.

La statua fu commissionata nel 1909 da Carl Jacobsen, figlio del fondatore della birreria Carlsberg, profondamente colpito da un balletto ispirato alla fiaba. Ne ordinò la realizzazione allo scultore Edvard Eriksen, che completò l'opera nel 1913.

Il volto della Sirenetta è modellato su Ellen Price, ballerina del Teatro Reale, mentre il corpo fu preso a modello dalla moglie dello scultore, Eline Eriksen, poiché Ellen rifiutò di posare nuda.

Alta appena 125 cm e dal peso di 175 kg, la Sirenetta è stata realizzata in bronzo e siede su una roccia nel porto di Langelinie, rivolgendo lo sguardo verso il mare.

Molti visitatori rimangono inizialmente sorpresi dalla dimensione ridotta della statua, aspettandosi qualcosa di più imponente. Eppure, è proprio nella sua semplicità che risiede il fascino della Sirenetta: discreta, malinconica, quasi timida, sembra riflettere lo spirito riservato ma profondamente autentico dei danesi.

Nel corso degli anni, è diventata il simbolo non ufficiale della Danimarca, protagonista di cartoline, souvenir e persino eventi ufficiali. È anche stata replicata in diverse città del mondo, ma l’originale di Copenaghen resta unica.

Nonostante la sua fama, la Sirenetta è stata spesso vittima di atti vandalici, forse proprio a causa della sua popolarità. Negli anni è stata:

  • decapitata due volte (1964 e 1998);

  • privata di un braccio (1984);

  • dipinta di rosso, rosa e blu in varie occasioni;

  • fatta saltare in aria nel 2003.

Ogni volta, però, è stata restaurata con cura e riportata al suo posto, segno del profondo legame tra la statua e il popolo danese.

La Sirenetta si trova nel quartiere di Østerbro, a circa 15 minuti a piedi dal centro città. Il modo migliore per raggiungerla è con una passeggiata sul lungomare o con una crociera in battello, che offre anche una splendida vista su altri monumenti storici.

Attenzione: spesso è circondata da turisti, quindi per vederla con tranquillità bisogna andarci al mattino presto o al tramonto.

Piccola ma potente, discreta ma carica di significato, la Sirenetta di Copenaghen incarna la bellezza malinconica della fiaba che l’ha ispirata. È un omaggio all’arte, alla letteratura e alla capacità delle storie di attraversare il tempo, restando vive nella memoria collettiva.

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Una visita a Copenaghen non è completa senza un saluto a questa misteriosa creatura del mare. Perché in fondo, come ci insegna Andersen, anche le cose più piccole possono avere un grande cuore.

Copenaghen è celebre per la sua modernità, la qualità della vita e l’anima creativa, ma dietro le facciate colorate e il design minimalista si nasconde una storia regale profonda e affascinante. La monarchia danese è una delle più antiche al mondo ancora in attività, e nella capitale le sue tracce sono ovunque: nei castelli, nei palazzi, nelle piazze solenni e persino in un'antica torre astronomica.

Questo itinerario ideale porta alla scoperta di quattro monumenti storici imperdibili che raccontano l’evoluzione della Danimarca attraverso l’arte, la politica e l’architettura.

Nel cuore di Copenaghen, immerso nei curati Giardini del Re (Kongens Have), sorge il Castello di Rosenborg, costruito all'inizio del XVII secolo per volere di Cristiano IV, il re più visionario della Danimarca. Pensato come residenza privata e luogo di piacere, Rosenborg è oggi un museo unico, dove il tempo sembra essersi fermato.

Gli interni del castello raccontano la vita quotidiana dei monarchi attraverso stanze splendidamente decorate, porcellane, arazzi e mobili originali. Ma il vero tesoro si trova nei sotterranei, dove sono custoditi i gioielli della corona danese, tra cui le corone reali, gli scettri e il celebre globo d’oro. Ogni oggetto ha una storia, un significato simbolico e una funzione cerimoniale che testimonia il potere e l’eleganza della casa reale.

Rosenborg è anche un rifugio di tranquillità. I giardini circostanti sono il parco pubblico più antico della città, perfetti per una pausa tra una visita culturale e una passeggiata rilassante.

A pochi passi dal porto si trova il Palazzo di Amalienborg, attuale residenza della famiglia reale danese. Il complesso è composto da quattro edifici identici, disposti attorno a una piazza ottagonale dominata dalla statua equestre di re Federico V. Ogni palazzo ha una propria storia e un suo ruolo, ma nel loro insieme rappresentano il cuore istituzionale della monarchia danese.

Amalienborg non è solo un luogo simbolico, ma una residenza viva. Ogni giorno, alle ore 12:00, si può assistere al cambio della guardia, una cerimonia solenne e suggestiva che attira visitatori da tutto il mondo. Le guardie reali, con le loro uniformi blu e i colbacchi neri, marciano per la piazza al suono delle marce militari, dando prova della continuità tra tradizione e presente.

All’interno di uno dei palazzi si trova anche il Museo di Amalienborg, che consente di esplorare gli appartamenti reali e scoprire dettagli della vita quotidiana della famiglia reale, attraverso arredi originali, fotografie, lettere private e curiosità storiche.

Unico nel suo genere, il Castello di Christiansborg è il vero centro nevralgico del potere danese. Situato sull’isola di Slotsholmen, ospita sotto lo stesso tetto il Parlamento (Folketinget), la Corte Suprema e l’Ufficio del Primo Ministro, rendendolo l’unico edificio governativo al mondo ad accogliere tutte le principali istituzioni dello Stato.

Ma Christiansborg è anche strettamente legato alla monarchia: alcune sue sale vengono ancora oggi utilizzate per cerimonie ufficiali, come ricevimenti di Stato, cene reali e udienze con capi di governo stranieri. Tra queste, spiccano la maestosa Sala del Trono, la ricchissima Sala dei Banchetti e la Biblioteca della Regina, con scaffali in legno scuro e libri rari.

Nei sotterranei del castello, invece, si possono esplorare le rovine dei castelli medievali che precedettero l’attuale edificio, offrendo un viaggio indietro nel tempo fino all’epoca in cui Slotsholmen era una vera e propria isola fortificata.

Christiansborg è un monumento alla storia e alla modernità, un luogo dove passato e presente convivono, e dove la democrazia danese prende forma ogni giorno.

Diversa dagli altri monumenti ma non meno affascinante, la Rundetårn (Torre Rotonda) è uno degli edifici più singolari di Copenaghen. Fu costruita tra il 1637 e il 1642, sempre per volere di Cristiano IV, come osservatorio astronomico per l’Università di Copenaghen.

La caratteristica principale della torre è la sua rampa a spirale, che sale lentamente per oltre 200 metri senza gradini, fino a raggiungere la piattaforma panoramica. Un tempo, questa particolare struttura permetteva ai cavalli di salire con le attrezzature astronomiche. Oggi, consente ai visitatori di godere di una passeggiata insolita e di una vista spettacolare sulla città dall’alto.

Al suo interno, la torre ospita anche spazi espositivi, spesso dedicati a mostre di arte contemporanea, fotografia o scienza. La Rundetårn è un ponte tra il passato scientifico della città e il suo presente creativo.

Tra castelli ricchi di arte, palazzi reali ancora abitati, edifici governativi e antiche torri astronomiche, Copenaghen rivela un volto profondo e storico spesso poco conosciuto dai turisti di passaggio. Questi quattro monumenti raccontano la storia della monarchia danese, il funzionamento delle sue istituzioni e la passione per la cultura e la scienza che da sempre caratterizza il Paese.

Una parola intraducibile che racchiude lo spirito di Copenaghen: hygge. Significa creare un’atmosfera accogliente, godersi i piccoli piaceri della vita e coltivare il benessere quotidiano. Lo si trova nei caffè illuminati da candele, nelle case arredate con gusto minimalista e nei momenti passati con amici e famiglia.

Copenaghen ti invita a rallentare, a sederti con una tazza di caffè in mano e ad assaporare il momento.

La scena gastronomica di Copenaghen è esplosa negli ultimi anni, grazie anche a chef di fama mondiale come René Redzepi del Noma, ristorante pluripremiato che ha rivoluzionato la cucina nordica. Ma anche senza prenotare mesi prima in uno stellato, potrai gustare piatti deliziosi nei numerosi food market, come il Reffen o il Torvehallerne.

I piatti tipici? Smørrebrød (pane di segale con condimenti), aringhe marinate, dolci alla cannella e birre artigianali.

Ogni zona di Copenaghen ha una propria anima:

  • Nyhavn: il porto colorato da cartolina, perfetto per una foto o una cena all’aperto.

  • Vesterbro: ex zona industriale, oggi quartiere trendy con locali alternativi e gallerie d’arte.

  • Nørrebro: multiculturale e giovane, con negozi vintage, street art e cucina internazionale.

  • Christianshavn: tranquillo e pittoresco, ospita anche la famosa comunità autogestita di Christiania.

Copenaghen non è solo una meta turistica, è un’esperienza. È una città che si vive lentamente, che ti invita a osservare, riflettere e lasciarti ispirare. Che tu sia un amante della cultura, del buon cibo, della sostenibilità o semplicemente in cerca di un posto dove sentirti bene, Copenaghen saprà sorprenderti.