Una vera festa della Musica con i 100 Cellos per il centenario dell’Associazione Siciliana Amici della Musica.

Tre giorni di festeggiamenti per i 100 anni sotto la direzione artistica del palermitano Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale, classe 1962, che ha chiamato a Palermo per questa iniziativa colleghi, artisti, amici da ogni parte d’Europa. Spiega Sollima:

Per i cento anni degli Amici della Musica di Palermo non si poteva non pensare alla straripante energia dei 100Cellos, un ensemble capace di sconvolgere stereotipi e aperto a ogni forma di cultura popolare, con un repertorio sempre da inventare.

Sotto la guida esperta e trainante di Giovanni Sollima, direttore del progetto insieme all’artista Enrico Melozzi, una travolgente qualità musicale e creativa porterà sul palco del capoluogo Siciliano, principianti, talenti in erba, professionisti, appassionati e chiunque capace di tenere in mano un violoncello ed esprimere la propria voglia di musica.

Oltre cento i violoncellisti, bambini e adulti provenienti da tutto il mondo e di tutte le età, dai 7 agli 80 anni, che dal 2012, anno di nascita dei Cellos, rispondono alla “chiamata” dei due ideatori. Ad aprire le celebrazioni, con la magia di emozione e fusione che è il risultato dei Cellos, al teatro di Verdura di Palermo (situato all’interno del giardino di Villa Castelnuovo, nei dintorni del Parco della favorita) sarà lo spettacolo Tucidide. Atene contro Melo di e con Alessandro Baricco, che per la prima volta sbarca a Palermo dopo il Teatro Antico di Taormina, il Parco della Musica di Roma e lo scorso 4 giugno al Teatro alla Scala di Milano.

Nelle pagine de La Guerra del Peloponneso di Tucidide scelte per questo evento, si racconta dell’ambasciata che gli Ateniesi mandarono agli oligarchi di Melo prima di attaccare la loro isola.

Curiosamente, Tucidide racconta questo incontro di ambasciatori come se vi avesse partecipato: riferisce le parole esatte pronunciate dagli ambasciatori e ricostruisce in modo drammaticamente vivissimo lo scontro verbale tra i due schieramenti.

Per noi contemporanei, riascoltarle è di particolare fascino se si pensa al contenuto del dibattito che si scatenò tra Meli e Ateniesi: una feroce riflessione su cosa rimane della Giustizia e del Diritto quando si trovano di fronte un aggressore e un aggredito, un forte e un debole, un vincitore e un vinto. Nelle parole eleganti ma durissime degli ambasciatori è tramandato uno scontro che continuerà a turbare l’Occidente per secoli: come salvare il valore della Giustizia nell’esercizio della politica e della guerra.

Uno spettacolo di grande profilo attuale, nel contesto internazionale in cui ci troviamo, basta pensare l’iconica fotografia che ritrae il Presidente degli Stati Uniti d’America Trump e il Presidente dell’Ucraina Zelensky, seduti uno di fronte all’altro nella Basilica di San Pietro. Protagonisti sul palco 100 violoncelli in una fastosa scenografia, che rappresenta un esercito che evoca ora la flotta degli ateniesi, ora la violenza, con gli archetti a fare da lance e gli strumenti da scudi.

A dirigerli sarà Enrico Melozzi e sui loro leggii le musiche composte per l’occasione dallo stesso Sollima che sarà anche violoncello solista. In scena, oltre alla voce narrante di Alessandro Baricco, che ha ideato sia la drammaturgia che la regia dello spettacolo, anche le attrici Valeria Solarino e Stefania Rocca, che saranno rispettivamente le voci degli Ateniesi e dei Meli.

Tre incessanti giorni (19-21 giugno) di musica, spettacolo, incontri e artisti internazionali fra il Teatro di Verdura e il parco di Villa Trabia a Palermo con recital di tre grandi violoncellisti seguiti e amati in tutto il mondo: Petar Pejčić, Nicolas Altstaedt e Ophelie Gaillard.

Petar Pejčić sarà il protagonista del primo recital nel parco di Villa Trabia, con un programma dal titolo Prayer to Ecstasy, un’esperienza spirituale, un viaggio dalla quieta introspezione alla trascendenza. Ispirato al processo di preghiera della cristianità ortodossa, il programma riflette l’evoluzione della preghiera da contemplazione a esultanza: le opere di Bach (Erbarme dich, mein Gott da Matthäuspassion), Gabrielli (Ricercare n. 7 per violoncello solo) e Dall’Abaco (Capriccio per violoncello solo n. 1 in Do minore), evocano una solitudine profonda, richiamando la meditazione antica.

Sollima (Violoncelles, Vibrez!) e Sokolovic (Vez) introducono una voce intima, unendo tradizioni antiche a un linguaggio contemporaneo. Ligeti (Sonata for solo Cello) e Bloch (Méditation Hébraïque) ampliano i limiti espressivi dello strumento, portando il programma a un momento di liberazione estatica. Così, il violoncello diventa un’estensione della voce, esprimendo il desiderio umano di connessione con l’assoluto. Per l’esecuzione di Violoncelles, Vibrez! si uniranno a Pejčićlo stesso Giovanni Sollima e otto componenti dei 100 Cellos (Francesco Angelico, Christian Barraco, Gabriele Battaglia, Andrea Cavuoto, Arianna Di Martino, Gaia Ferrantini, Paloma Garrote Velez, Riccardo Giovine).

Il violoncellista franco-tedesco Nicolas Altstaedt, uno dei musicisti più richiesti e versatili del panorama artistico contemporaneo, che nelle diverse vesti di solista, direttore d’orchestra e direttore artistico dà espressione a un repertorio che spazia dalla musica antica a quella contemporanea, suonando su strumenti d’epoca e moderni, sarà sul palcoscenico di Villa Trabia, con un programma dal titolo Der weißbeckeraus Ungarn (Il bianco fornaio dall’Ungheria). Il titolo si ispira alla figura del bisnonno di J.S. Bach, fornaio ungherese, e i brani scelti sono uniti da un filo che intreccia storie e culture diverse: alla Suite n.1 di Bach vengono accostati lavori di Zoltán Kodály, György Veress ed Henri Dutilleux in un percorso ricco di forti contrasti e tradizioni folkloristiche.

Sarà l’Ensemble Pulcinella ad accompagnare il pubblico verso la mezzanotte del compleanno dell’Associazione, con il concerto Cello Tango nel giardino di Villa Trabia. Fondatrice e direttrice artistica dell’Ensemble è Ophélie Gaillard, violoncellista francese che coltiva un ampio repertorio, dalla musica antica a quella contemporanea. Gaillard, insieme al suo ensemble – per l’occasione formato da William Sabatier al bandoneon, Romain Lecuyer al contrabbasso ed Emilie Arido-Kociolek al pianoforte – ci invita a esplorare il mondo del Tango con il suo recente progetto discografico “Cello Tango” nel quale interpreta e rilegge due autori argentini molto diversi: Piazzolla e Ginastera.

Sebbene conosciamo bene Piazzolla la sua musica continua a sorprenderci e a “suonare” sempre nuova. È interessante notare che Josè Bragato, violoncellista e arrangiatore del suo ensemble, ha trascritto moltissima musica per violoncello. D’altro canto, il mondo sonoro di Ginastera è più complesso e stratificato, ricco di sensualità e di ritmi estremi. Ginastera ha dedicato alcuni dei suoi lavori più rappresentativi al violoncello, in parte grazie all’influenza della moglie, Aurora Natola-Ginastera, grande violoncellista e bellissima figura che, con il suo Stradivari, ha condiviso il caleidoscopico universo musicale del marito.

Racconta Giovanni Sollima.

In programma trovano così spazio brani iconici come Oblivion, Milonga, Escualo di Piazzolla e pagine dal più raro ascolto com Negracha di Osvaldo Pugliese, Uno di Mariano Mores e opere di Ginastera come Pampeana.

Un importante anniversario, 1925-2025, cento anni di storia, musica, applausi per l’Associazione siciliana Amici della Musica – dichiara la Presidente dell’Associazione, Milena Mangalaviti – Dal 22 giugno 1925, quando l’avvocato Vito Trasselli Varvaro pose la sua firma nell’atto costitutivo, l’Associazione – per tutti gli “Amici della Musica” – ha promosso instancabilmente la diffusione della musica da camera sul territorio regionale ampliando, di decennio in decennio, il proprio raggio d’azione, la proposta artistica, il pubblico.

E così si arriverà alla mezzanotte con tre giorni di celebrazioni con musica, grandi interpreti, generi e stili che si uniranno e si completeranno, offrendo una sintesi di quelle che sono le anime degli Amici della Musica oggi, tracciando idealmente la strada per il prossimo secolo.