Villa Albrizzi Marini a San Zenone degli Ezzelini (Treviso) è un contenitore - open air ma anche in spazi indoor annessi al corpo principale, tra cui una chiesetta armena consacrata, l’ex scuderia dei cavalli e un portico - dedicato a ospitare tutto ciò che ha a che vedere con la creatività, l’ingegno, l’aggregazione. L’ideatore di quello che ora è stato condensato sotto l’acronimo di VAM è il quarantaduenne Martiros Gevorgyan che riassume questo unicum in: Comunità.

Villa Albrizzi Marini, fino a 10 anni fa, era un luogo abbandonato all’incuria dal1975: aggredito dai rovi e con il rischio di andare in rovina. Uno spazio enorme, così come le potenzialità. L’arioso parco di alberi secolari con specie spettacolari tra cui ginkgo Biloba, cedri del Libano e magnolie, ma soprattutto il capiente porticato, sono stati per un certo periodo la scenografia romantica di eventi wedding. Nel 2015 la svolta: tutti quei volumi, stanze, tinelli e saloni si potevano esprimere in molto altro, con una diversificazione di attività che attualmente vanno dalle esposizioni, ai concerti, dalla ristorazione, alla mixologist.

Da villa per gli sposi a villa che sposa le idee

Fu così che l’allora trentatreenne lungimirante Martiros, con in tasca tremila euro di Tfr, affiancato da alcuni collaboratori ugualmente talentuosi e animati da spirito di iniziativa, diede avvio al progetto di rigenerazione urbana per riqualificare Villa Albrizzi Marini di San Zenone. «Questo luogo - spiega il titolare e coordinatore Martiros Gevorgyan - rinasce grazie al lavoro e alle risorse messe a disposizione da volontari, creativi, professionisti, ingegneri, enti e aziende che hanno deciso di compartecipare e sostenere il progetto, utilizzando questo luogo in funzione della comunità e del territorio».

Un corpus che collabora e dialoga, insomma. Come? Attraverso un ristorante vegano, un bar, una gallery espositiva, una libreria, una sala prove, una casa d’artista, un salottino, una guesthouse con camere da letto, una sala biliardo e un bike park. Il tutto espresso sotto il denominatore del divertimento: vale a dire una realtà dove emozionarsi, imparare, vivere. «VAM è un luogo aperto, accogliente e libero» - si legge nel depliant illustrativo che promuove la location - e a visitarla dal vivo è esattamente così. Ogni angolo esprime uno stile originale e inedito, frutto di recuperi, donazioni, ricicli. Ad esempio i tavoli rotondi disseminati nel verde sono le bobine in legno di riavvolgimento dei cavi elettrici, le sdraio colorate a righe, quelle dismesse di una piscina pubblica poco lontana. E fanno da corollario altri elementi di arredo salvati dalle discariche.

Un luogo fuori luogo da vivere in tanti mood

Villa Albrizzi Marini non è dunque una semplice dimora storica: è un contenitore di più storie ed esperienze, emozioni e creatività. Lo conferma lo stesso Martiros, che la descrive con un sorriso disarmante e parole emblematiche: “Una giostra, un circo”. Ed è proprio così. A Villa Albrizzi Marini la cultura gira vorticosamente come un’attrazione da sagra paesana, tra arte, musica, teatro, cibo e sperimentazione. Inoltre, gli artisti che si esibiscono in un avvicendamento di programmi e performance, entrano in scena uno dopo l’altro come nelle acrobazie circensi. Un contenitore vivo, dunque, vivace e vivacemente sorprendente, che accoglie senza giudicare e ispira senza imporre.

Chi varca il cancello di questa villa veneta del trevigiano non può che rimanere colpito dalla molteplicità di iniziative che vi prendono vita. Concerti, esposizioni d’arte, rappresentazioni teatrali, laboratori, eventi enogastronomici: Villa Albrizzi Marini è diventata, nel tempo, un punto di riferimento per la cultura e l’intrattenimento dell’area Pedemontana, richiamando visitatori anche da fuori regione. È un posto che conserva intatto il fascino della storia che le appartiene, scritta nelle sue pietre. Ma che allo stesso tempo guarda con lungimiranza al futuro, aprendosi a contaminazioni, cooperazioni e nuove forme espressive.

Memorie e avanguardie

Mission e vision del titolare Martiros sono chiare: restituire alla comunità uno spazio vivo e accessibile, in cui l’arte e la socialità possano convivere tra loro per stabilire nuove alleanze. In altre parole il networking virtuoso del nuovo millennio. Del resto Villa Albrizzi Marini non si visita soltanto: la si vive, respira, racconta come fulcro e fucina di attività.

Il progetto di recupero, cominciato dieci anni fa, già da allora ha unito memorie e avanguardia, tradizione e innovazione e tuttora continua a crescere grazie alla partecipazione attiva di artisti, associazioni e cittadini che tengono teso il filo dei ricordi. A Villa Albrizzi Marini la magia (della sinergia, degli incontri funzionali, della spensieratezza) ha preso casa. Con residenti stabili e un viavai di inquilini, composto da pittori che espongono, musicisti che suonano, clienti che consumano.

VAM a San Zenone degli Ezzelini, tra le colline venete, è un luogo che sfugge alle definizioni. Perché è tante cose messe insieme: non solo una dimora storica, ma un mondo a parte: dove ogni angolo racconta una particolarità, ogni stanza suggerisce una funzione, ogni evento accende l’immaginazione. Passeggiare dentro le sale di Villa Albrizzi Marini e fuori tra i vialetti di siepi, significa entrare in contatto con un’atmosfera sospesa, dove passato e presente si abbracciano con leggerezza. Un concerto sotto le stelle e sull’erba, una mostra d’arte contemporanea tra gli affreschi della chiesetta, un laboratorio creativo che coinvolge grandi e bambini: ogni esperienza è unica, ogni visita è diversa. Con risultati sorprendenti. Villa Albrizzi Marini è un invito aperto alla meraviglia: non serve un’occasione speciale per visitarla, basta la voglia di lasciarsi stupire.

Spazi aperti, menti libere

A Villa Albrizzi Marini la creatività respira a cielo aperto, perché VAM è un giardino di idee e un’oasi di ispirazione. Ma anche un laboratorio di emozioni e innovazione, un palcoscenico gigante dove dietro le quinte si lavora e una volta che il sipario si alza va in scena la fantasia. Per gli attori così come per gli spettatori.

VAM è la sigla di un luogo fuori dal tempo dove l’aria profuma di idee. Per le aziende rappresenta un incubatore di progetti, dove poter anche convocare riunioni e meeting coniugando un’esperienza rigenerante al di fuori delle solite sale riunioni: il contesto ideale per eventi corporate fuori dai soliti schemi. Per le famiglie è l’indirizzo giusto dove ritrovarsi e ritemprarsi, grandi e piccini, nella bellezza di un pic-nic e il piacere del tempo condiviso all’ombra degli alberi. Per gli artisti, VAM è il porto ospitale e stimolante per dare abbrivio alla scintilla dell’immaginazione.