Passione, coraggio, curiosità confluiscono in questa auto-produzione che coinvolge voce, chitarre, tastiere, percussioni e programmazione. PUAH (Piccola Unità Anti Hi-fi) è il progetto solista di Alessandro Pagani, ex Valvola/Shado Records e batterista degli Stolen Apple. Dieci brani che vedranno la luce il 23 Febbraio 2024 attraverso le principali piattaforme digitali. L'album si chiama "Due acca hho", in onore del tema ricorrente dell’acqua.

Alessandro, raccontaci un po’ di te!

Sono nato a Firenze nel 1964, dove vivo e lavoro presso l'Azienda Sanitaria. Durante gli anni '80 ho partecipato al movimento autonomo underground fiorentino Pat Pat Recorder, realizzando esperimenti artistici con installazioni e sonorizzazioni per performance di altri artisti. Nel 1988 inizia il mio percorso come musicista con svariati gruppi, tra i quali Stropharia Merdaria, Parce Qu'Il Est Triste, Hypersonics (con cui ho partecipato ad Arezzo Wave nel 1990), Subterraneans, Malastrana e successivamente Valvola (assieme a Giuseppe Barone e Gianni Antonino, con i quali ho fondato l'etichetta discografica indipendente Shado Records attiva fino al 2007). Attualmente sono batterista del gruppo rock Stolen Apple (l'album di debutto “Trenches” è uscito nel 2016, a cui ha fatto seguito “Wagon Songs” nel 2020) e del trio punk rock RSA? (il punto interrogativo fa parte del nome).

“Due acca hho" lo possiamo definire un ponte tra passato e futuro?

La definizione è perfetta: le reminiscenze sonore del disco non sono un revival verso ciò che è stato, ma una rievocazione della memoria culturale legata alle esperienze estetiche del vissuto e nel contempo al modo in cui, nel passato, immaginavamo il futuro. Per questo ri-contestualizzare l'immaginario degli anni '80 non è per PUAH un'operazione nostalgica, ma una sperimentazione intimista in un confronto col presente, una sorta di rilettura in chiave elettro-ironica, low-fi e minimalista di tutto ciò che la mente sta traghettando - attraverso le peculiarità dei giorni passati - dall'oggi al domani. Credo che la musica debba sempre cercare di anticipare l'avvenire in una sorta di 'retrofuturismo visionario' ma senza dimenticare mai da dove siamo venuti, mantenendo sempre vivo il ricordo, anzi avvalendosene per lanciarsi verso sonorità rinnovate, alla ricerca di stili inconsueti e nuove forme di comunicazione che, in ogni caso, mantengano un legame importante con le proprie esperienze.

Cosa rappresenta l’elemento dell’acqua?

Il titolo dell'album "Due acca hho" richiama l'acqua intesa come liquido, fluido (durante l'ascolto dei brani la presenza acustica del composto chimico è molto presente), ma anche come una sorta di lavaggio spirituale a cui l'umanità dovrebbe (ri)sottoporsi per liberarsi dalle atrocità che sta commettendo. Una specie di nuovo 'battesimo', non tanto per abbracciare una fede, quanto per tornare alla purezza dell'animo.

So che sei ideatore della pagina ironica Meme o non meme su Facebook, nonché autore di libri umoristici, non è così?

Esatto; era da tempo immemore che il mio lato umoristico non vedeva l'ora di uscire allo scoperto, non soltanto tra amici e parenti, ma oltre; così ho pensato di fotografare attraverso le parole questo stato d'animo che non mi ha mai abbandonato durante gli anni, neanche nei momenti più difficili. Secondo il mio punto di vista - e per fortuna molti la pensano come me - è anche grazie all'ironia che possiamo superare certi ostacoli della vita, cercando di esorcizzare le sventure guardandole da un altro punto di vista, con sguardo distaccato ma non meno significativo. Attraverso questo impulso ho dato sfogo alla scrittura comica pubblicando i seguenti libri:

  • 2015: "Le Domande improponibili" - libretto pubblicato in proprio
  • 2016: "Perché non cento?" - edito da Alter Ego/Augh Edizioni
  • 2018: "Io mi libro" - edito da Rue De La Fontaine Edizioni (una frase del libro è apparsa sull'agenda Comix 2018/2019)
  • 2019: "500 chicche di riso" - edito da Rue De La Fontaine Edizioni.

E ho in lavorazione il nuovo libro "I Punkinari" (in collaborazione con Massimiliano Zatini, bassista degli Stolen Apple, che ha contribuito con i propri disegni), che verrà pubblicato durante il 2024 grazie alla casa editrice "Nepturanus" di Firenze.

Con questo disco Alessandro Pagani dimostra di essere polistrumentista eclettico e fautore di quell'underground evocativo che ha suggestionato, e influenza ancora, chi delle proprie passioni ha fatto ragione di vita.