La situazione economica e sociale che si prospetta nell’immediato per il nostro paese è quanto mai difficile, soprattutto per un’ampia fascia di cittadini, in particolare per quelli a reddito fisso medio-basso. L’inflazione è il parametro che la determina e la misura.

Il disagio sociale sarà quindi prevedibilmente forte con conseguenti possibili forme di protesta. In questo contesto, ulteriormente acuito da una preoccupante realtà internazionale, si rende necessaria l’attuazione di una politica governativa intelligentemente flessibile capace di gestire in modo preventivo i problemi sociali evitando di acuire tensioni e possibili forti contrapposizioni.

Ciò significa che proprio in ragione di questa particolare e precaria situazione la consistente maggioranza uscita dalle elezioni dovrà realizzare il proprio programma senza timori o debolezze ma con intelligenza e flessibilità, capaci di stemperare la legittima azione dell’opposizione. Perché è sempre la situazione economica e sociale che determina il modo di fare politica. Sta ai politici intelligenti e capaci decifrare e mettere in atto le modalità più opportune ed efficaci.

Questo per la maggioranza di Governo è il momento non della forza ma della condivisione preventiva degli intenti con l’opposizione, pur nella doverosa distinzione dei ruoli e delle responsabilità.

La Presidente si sta muovendo con intelligenza. È importante offrire segnali e azioni tali da creare un clima percepito come collaborativo. Sono segnali politici che si propagano rapidamente a livello popolare e creano appunto il clima capace di stemperare e prevenire tensioni.

Sarà dunque necessario dare una serie di segnali di questo tipo, che saranno tanto più efficaci quanto non prevedibili. In questa logica un altro gesto potrebbe essere importante e addirittura storico. L’Italia repubblicana dal ’45 in poi, non è ancora riuscita a chiudere la pagina della “Liberazione”. Le attività partigiane furono svolte e gestite da aderenti a tante idee: liberali, comunisti, socialisti, cattolici-democristiani, azionisti, repubblicani... Ma quando si trattò di mettere in pratica gli atti conclusivi dell’azione partigiana, di fatto questa fu gestita da esponenti comunisti che si impossessarono dell’esito di tutta l’azione. Questa modalità ha fatto sì che nel tempo le celebrazioni della “Liberazione” fossero identificate come esclusività della sinistra.

A tutt’oggi è così: neppure Berlusconi con il suo ispirato discorso del 25 aprile 2009 a Onna è riuscito a far compartecipare tutti e a togliere il marchio della sinistra a questa manifestazione. Semplicemente perché non è “di destra”. E allora?

La partecipazione della On. Meloni al 25 aprile, per la sua immagine e origine di esponente di destra, toglierebbe ogni elemento di contrapposizione e priverebbe ogni argomento di utilizzo di questa manifestazione da parte della sinistra. Inoltre metterebbe certamente la parola fine alle divisioni italiche, in quanto la renderebbe condivisa da tutte le forze politiche e conseguentemente espressione dell’intero Popolo italiano. Nelle mani della On. Meloni c’è dunque questa opportunità storica; perché solo il Leader del partito che ha origini culturali e anche politiche provenienti dalla destra di Almirante può omologare il 25 aprile come celebrazione unitaria e condivisa di tutto il popolo italiano.

Con la sua presenza al 25 aprile finisce il dopoguerra politico-culturale del nostro paese. Ma questo fatto gioverebbe pure alla sinistra politica perché permetterebbe di aprirsi ad una profonda disamina delle proprie radici e consentirebbe di fare quella Bad Godesberg italiana che non è stata ancora fatta in modo profondo e completo.

Il gesto della On. Meloni nella sua funzione istituzionale di Presidente del Consiglio permetterebbe finalmente di chiudere una pagina culturale-politica del nostro paese e di aprirne una nuova su basi di completa reciproca e riconosciuta legittimità di tutte le forze politiche, senza infingimenti e con piena lealtà istituzionale.

Con un po’ di ritardo si chiude la storia del ‘900 del nostro paese e si apre finalmente il nuovo secolo che ha dinamiche, protagonisti e categorie completamente nuove e differenti!