Nel precedente articolo, viene citato il libro scritto dagli amici di una vita Massimo Mauro e Marco Capello J.J.J. – Il viaggio: visione socio-astrologica e oltre del mitico club dei 27 anni, un racconto di viaggio che si intreccia con un’analisi astrologica della vita e della morte di famosi artisti come Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, deceduti tutti misteriosamente a 27 anni.

L’analisi astrologica è stata elaborata da Marco Capello, esperto astrologo e raffinato ricercatore delle connessioni significative tra le vicende umane, terrene e gli astri.

Chi contemplando il cielo stellato non si è mai chiesto: Chi sono? Da dove vengo? Qual è il senso dell’esistenza? L’astrologia, dal greco antico astrologhía, astròs - stella e logia - discorso, rappresenta il tentativo di dare una risposta a queste fatidiche domande, decodificando il linguaggio delle stelle.

L’osservazione dei fenomeni celesti risale a tempi antichissimi, numerose civiltà come quella babilonese, vedica, cinese e maya svilupparono una propria astrologia avente come riferimenti il Sole, la Luna, Venere, la stella Sirio e alcune costellazioni di riferimento come le Pleiadi o Orione.

Nel periodo ellenistico una figura molto importante fu Claudio Tolomeo che scrisse il Tetrabilion, un trattato di astrologia in cui descrisse come l’intreccio tra matematica, fisica e filosofia produca la previsione astrologica.

L’astrologo era colui che compilava le ‘effemeridi’, ovvero le carte natali che narrano l’influsso dei pianeti sulla persona, come una mappa che contiene il progetto dell’anima.

La passione per l’astrologia è scritta nel tuo tema natale?

Certamente sì, avendo nel mio tema natale Marte e Saturno in Scorpione, il Sole in ottava casa che rappresenta anch’esso lo Scorpione, segno associato all’occulto, alla segretezza, alle capacità intuitive.

L’astrologia mi ha affascinato fin da ragazzino, mi chiedevo come possono i 10 pianeti dello Zodiaco (Sole, Luna, Giove, Marte, Mercurio, Nettuno, Plutone, Saturno, Urano e Venere) raccontare la vita presente, passata e futura di un uomo e del pianeta Terra. Ogni segno zodiacale è governato da un pianeta che influenza e definisce aspetti della personalità.

Nel corso degli anni continuai ad approfondire l’astrologia, fin quando, dopo qualche anno di matrimonio, percepii l’urgenza di studiarla con un certo metodo così mi recai alla celebre Libreria Esoterica in Via Po a Torino, città in cui vivo ed esoterica per eccellenza, dove mi fu suggerito Enrico Castiglioni, Sagittario come me, e iniziai le lezioni private che mi permisero di fare un salto di qualità notevole. Cito il segno del Sagittario perché sia io che i miei maestri, Castiglioni e Grazia Mirti, appartengono a questo segno zodiacale di fuoco caratterizzato da passionalità ed esagerata emotività e anche da un’attitudine spiccata per l’insegnamento.

Vorrei ricordare che il famoso Centro Italiano di Astrologia fu fondato a Torino da Castiglioni, dall’editore di astrologia Federico Capone e da Grazia Mirti, grandissima astrologa e donna eccezionale.

Nel libro J.J.J. Il viaggio: Visione socio-astrologica e oltre del mitico club dei 27 anni vengono analizzati gli oroscopi dei famosi personaggi di questo mitico club, come è nata l’idea di questo racconto?

Mi sono sempre chiesto perché queste persone abbiano avuto una vita così difficile, turbolenta, così iniziai ad effettuare circa 27 oroscopi di cui i principali sono Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison, a cui si aggiungono quelli di personaggi famosi che si sono suicidati.

Sono arrivato alla conclusione che nelle loro storie personali ricorre l’assenza di amore, del caldo abbraccio ovattato di una famiglia, di amicizie sincere. Penso che la mancanza di tutto questo produca dei geni proprio per una sorta di rivalsa che compensi tali voragini emotive.

Janis Joplin, ad esempio, raccontava nelle interviste che sua madre era morta, cosa non vera, era evidentemente morta dentro di lei. Pensiamo al rapporto conflittuale tra Jimi Hendrix e suo padre che si fece vivo solo dopo la sua morte per questioni patrimoniali, o a Jim Morrison che nelle sue canzoni scriveva di voler la morte del padre. Ho fatto l’oroscopo anche di John Belushi, morto soffocato dal suo vomito in uno squallido hotel di Los Angeles, stesso epilogo di Tim Buckley, cantautore famoso negli anni 70 e padre di Jeff che morì annegato.

Dobbiamo credere al destino? Questa è la domanda importante che mi sono posto, ricercando una risposta nei loro temi natali.

Gli artisti sono molto fragili perché hanno una sensibilità estrema, il vuoto che percepiscono dentro di loro può essere devastante e condurli a cercare di colmarlo con la droga e l’alcool, paradisi artificiali e illusori.

Il buco nero dell’assenza di amore è l’origine di tutte le dipendenze.

Credo fortemente che la mancanza d’amore sia il male del mondo, vorrei citare l’ultima frase del libro: “Grazie alle nostre famiglie da cui abbiamo ereditato la forza dell’amore, l’ingrediente necessario per la vita”.

La base su cui poggia la vita è l’amore, la famiglia ha il compito di insegnare ad amare, a rispettare noi stessi e gli altri. Mi ritengo molto fortunato ad aver avuto una famiglia amorevole, i miei genitori amavano il dialogo, soprattutto mia madre che mi manca ancora adesso come confidente, le bastava un solo sguardo per comprendere tutto di me.

Come vi siete conosciuti con Massimo Mauro?

La nostra amicizia è iniziata all’oratorio, nel 1963 frequentavamo la stessa scuola, ricordo che scrivevamo ancora con il pennino e l’inchiostro. Abbiamo avuto lo stesso maestro Milano, un capellone rivoluzionario e amico del poeta americano della Beat Generation Allen Ginsberg. Nel libro sovra citato raccontiamo la nostra infanzia all’oratorio e il viaggio a Londra che poi, quasi maggiorenni, decidemmo di fare insieme ad altri tre amici, eravamo squattrinati e spensierati.

In quegli anni Londra era la mecca della musica, era il tempo dei mitici Pink Floyd, Genesis, Deep Purple, Led Zeppelin, di cui ho collezionato circa 1000 dischi originali, la musica è fondamentale nella mia vita.

Andammo all’avventura e arrivammo prima a Parigi e poi a Calais, ricordo che il mare era marrone, faceva freddissimo, volevamo vedere le bianche scogliere di Dover ma arrivammo che era già buio… giungemmo a Londra e, dopo aver girato vari alberghi che definirei delle topaie, soggiornammo infine a Kensington per circa 10 giorni, in camere senza riscaldamento ma eravamo giovani e pronti a tutto pur di vivere quell’avventura. Londra in quegli anni era abbastanza triste ma c’era una vita sotterranea molto intensa, il pop è nato nei fumosi scantinati della città. Vivemmo 10 giorni bellissimi, quel viaggio ha saldato la nostra amicizia. La vita è un viaggio a tappe, bisogna cercare di goderselo perché come tutte le cose ha un inizio e una fine.

Tu e Massimo Mauro avete scritto una triade, il primo è il libro sul Club dei 27, il secondo si intitola L’ultima rullata, di cosa parla?

Parla dei due organi pulsanti, ritmici presenti nell’organismo, il cuore governato dal segno del Leone e dal Sole e i polmoni governati dal segno dei Gemelli e da Mercurio.

L’idea è nata quando ascoltai alla radio la notizia della morte nell’agosto 2021 del batterista dei Rolling Stones, Charles Robert Watts. Ricordo che il telecronista definì Watts ‘il cuore pulsante della band’, rimasi sorpreso perché avevo sempre pensato che il cuore pulsante fosse Mick Jagger e così feci l’oroscopo di questo batterista morto sotto il segno del Leone per una insufficienza cardiaca. Iniziai a fare dei collegamenti, il governatore del Leone è il Sole e l’organo corrispondente è il cuore, inoltre la 5 casa rappresenta il Leone e il cuore. Spesso accade che le persone nate sotto il segno del Leone abbiano dei problemi cardiaci. In seguito ho aggiunto gli oroscopi di circa 24 batteristi famosi anche di epoche diverse, ho notato che la maggior parte appartengono ai segni zodiacali del Leone e dei Gemelli.

Il risultato delle mie analisi per me è stato importante, ho concluso che la triade Leone-Gemelli-Cancro è presente nei temi astrali dei batteristi, molti dei quali hanno sofferto di infarti. La batteria permette di risuonare col ritmo della vita che batte nei polmoni e nel cuore. Massimo ha poi scritto un racconto su un vecchio batterista, drogato, nato sotto il segno del Leone a Heart (cuore) che ho scoperto essere il nome di una cittadina nel sud Dakota. Il protagonista soffre di cuore, desidera riunire la vecchia band e il figlio compie un atto d’amore organizzando l’ultimo show, ma il sofferente batterista muore d’infarto durante l’ultima rullata. L’intento era di creare una connessione tra l’astrologia e la simbologia del racconto, credo che ci siamo riusciti. Il libro andrà in stampa appena ci sarà la congiunzione Giove- Nettuno in Pesci che non avviene da 160 anni.

Il terzo libro della triade parla della morte, puoi dirci di più?

Il titolo del libro Ho sentito bussare alla mia porta, ho visto una signora in nero con la falce e la clessidra, devo preoccuparmi?, richiama i bizzarri titoli dei film di Lina Wertmüller. La morte è il mio punto di riferimento, è l’unica cosa certa della vita, è come un film che inizia e termina. Quando nasci non sai che studi farai o se avrai figli, non sai quanto vivrai, l’unica certezza è che morirai, non bisogna avere paura della morte ma accettarla come parte della vita stessa. Mi auguro che le nostre esperienze, questa cassaforte di emozioni, impressioni e sentimenti fecondino qualcosa da qualche parte nell’etere.

Nella nostra cultura la morte viene in un certo senso ‘rimossa’, credi che la vita sia una preparazione per quel giorno?

Assolutamente sì. In effetti anche il morire è cambiato negli ultimi decenni nella società attuale, prima si moriva in casa circondati dai familiari, oggi gli anziani spesso muoiono nelle RSA. In riferimento all’eutanasia nel libro ho inserito gli oroscopi di Eluana Englaro, del famoso Dj Fabo, di Cristina Malvi.

Nel libro sulla morte ho voluto fare una indagine ad ampio raggio, dall’oroscopo di Dracula a quello di alcuni titolari di agenzie di pompe funebri, di Primo Levi che ha visto la morte nei campi di concentramento, quelle immagini dolorose lo hanno segnato profondamente portandolo al gesto estremo di gettarsi dalla tromba delle scale.

Ricordo che il primo impatto con la morte lo ebbi quando morì mio nonno, avevo 19 anni e non mi capacitavo di non poterlo rivedere mai più, mi angosciava l’irrimediabilità della morte. Credevo che lui e i miei genitori fossero eterni.

Il risultato delle mie indagini astrologiche ha confermato ciò che avevo intuito, in tutti gli oroscopi è presente l’ottava casa che rappresenta la morte e la dodicesima che rappresenta l’aldilà, inoltre le case in Scorpione e Pesci sono sempre in contatto tra di loro. Il libro contiene anche delle poesie di Ungaretti, di Pessoa, tra un oroscopo e l’altro e un racconto scritto da Massimo Mauro di una via crucis in 14 tappe, narra la storia di un padre addolorato che deve decidere il futuro dei nipoti dopo il grave incidente stradale della figlia rimasta in stato vegetativo.

In che modo l’astrologia può dare una risposta alle domande sulla vita e sul destino degli esseri umani?

Rispondo con una frase di Sant’Agostino: “Gli astri influenzano, ma non determinano”.

Gli astrologi studiano i meccanismi celesti, elaborano i temi natali che sono delle valutazioni alle quali non bisogna credere ciecamente e dogmaticamente, ma constatarne la corrispondenza nella vita reale.

Posso dire che l’attrazione per l’astrologia mi ha spinto ad approfondire la filosofia, la storia, le materie che hanno stimolato la mia innata curiosità, il percorso conoscitivo è come completare il puzzle delle risposte ai quesiti che mi sono posto nel corso degli anni. È un viaggio entusiasmante che conduce a me stesso, in fondo.

Soggetto al destino vive soltanto quell'essere che è privo di anima: per lui quaggiù gli astri non sono soltanto segni, ma diventa egli stesso un frammento e dipende dal mondo di cui è parte.

(Plotino)