Nel racconto “Il giardino dei sentieri che si biforcano” Jorge Luis Borges pone così il problema della scelta:

In tutte le opere narrative, ogni volta che s’è di fronte a diverse alternative ci si decide per una e si eliminano tutte le altre; in quella del quasi inestricabile Ts’ui Pên, ci si decide – simultaneamente – per tutte. Si creano, così, diversi futuri, diversi tempi, che a loro volta prolificano e si biforcano1.

Ogni decisione recide una possibile traiettoria degli eventi, e trasforma il momento caotico e contraddittorio che precede la decisione in una sequenza lineare di fatti. La decisione elimina per sempre tutte le alternative. Lo sa bene il giocatore di scacchi, che deve scegliere la mossa da fare. Se ogni giocatore ha davanti a sé solo due mosse, già il primo turno di gioco prevede quattro possibili situazioni. Al secondo turno diventano 16, al secondo turno 64. Dopo dieci turni di gioco le possibili traiettorie superano il milione. I sentieri si biforcano subito in un labirinto di traiettorie, impossibili da analizzare in anticipo facendo leva sulle risorse di memoria e di ragionamento di cui siamo dotati. Quando al campione di scacchi Garry Kasparov fu chiesto: “Quante mosse in anticipo pensi?", la risposta fu: "La cosa principale negli scacchi non è quante mosse avanti pensi, ma come analizzi la situazione attuale". Una risposta alquanto enigmatica, perché il ‘come analizzi’ apre un ventaglio ancora più ampio di possibilità. Che cosa Kasparov osserva? Quale segno è veramente informativo?

Per tentare una risposta, consideriamo un caso reale. Il volo US Airways 1549 il 15 gennaio 2009. L’aereo decolla dall’aeroporto La Guardia di New York alle ore 3:25:09 pm di New York. Il comandante è Chesley B. Sullenberger, detto Sully, il vice è Jeff Skiles. L’areo trasporta 150 passeggeri più 5 uomini di equipaggio. Il decollo è perfetto. I piloti sono in pieno controllo della situazione. Sully osserva: “Uh, che meravigliosa vista dell’Hudson abbiamo oggi”. Improvviso il dramma. Ecco una sintesi degli eventi dalle registrazioni di bordo2:

  • 3:27:11.4 collisione con uno stormo di uccelli (circa 2 minuti dopo il decollo)
  • 3:27:15 Sully: “C’è stato un rollio, i motori non vanno”
  • 3:27:18.5 Tentativo di riavviare i motori
  • 3:27:28 Sully chiede a Jeff di consultare il manuale sulla procedura da seguire in caso di perdita di potenza in entrambi i motori
  • 3:27:32.9 Sully: “Mayday, mayday, mayday… rientriamo a La Guardia”
  • 3:27:50 Jeff (leggendo il manuale): “Se resta carburante riavviare la spinta dei motori”
  • 3:27:55 Sully: “Riavvio” (il tentativo non riesce)
  • 3:28:05 Torre di controllo: “…Volete provare ad atterrare sulla pista uno tre?”
  • 3:28:10.6 Sully: “Negativo. Potremmo atterrare sull’Hudson”
  • 3:28:19 L’aereo termina la virata e si porta sul fiume Hudson. Nel frattempo, la torre di controllo invita Sully a considerare altre piste di atterraggio
  • 3:29:11 Sully annuncia ai passeggeri: “È il comandante che vi parla, preparatevi all’impatto”
  • 3:28:28 Sully alla torre di controllo: “Atterriamo sull’Hudson”
  • 3:30:43 Atterraggio sul fiume.

Dall’impatto con gli uccelli all’atterraggio sul fiume trascorrono 212 secondi. Il tempo della decisione è notevolmente inferiore, 121 secondi: a 60 secondi dall’impatto Sully considera la possibilità di atterrare sul fiume, dopo altri 61 secondi comunica ai passeggeri la propria decisione. Nel frattempo, con 155 vite in gioco, Sully ha verificato che non c’erano procedure di emergenza idonee, che rientrare in aeroporto era impossibile, che altre piste erano irraggiungibili, e che bisognava rischiare una soluzione temeraria.

Il comportamento di Sully ci consente di precisare quanto affermato da Kasparov a proposito di come analizzare la situazione attuale. Sully costruisce la sua analisi interno all’evento-sorpresa dell’impatto degli uccelli. Tutto ciò che fa è costruire un contesto appropriato alla sorpresa che gli si è parata davanti.

Un aspetto rilevante della decisione di Sully sta nel fatto che è un gut feeling, una intuizione, un moto istintivo, letteralmente una ‘decisione di pancia’. Il gut feeling sembra spuntare dal nulla, non seguire alcuna regola, né fornire segnali premonitori. Si diventa consapevoli della decisione solo quando appare alla luce della coscienza. Non c’è niente di più sorprendente di un gut feeling.

Per avere un’idea di come avviene una ‘decisione di pancia’ basta assistere a una jam session di musicisti jazz. Nel corso di una jam session un musicista propone un riff, una frase musicale con una propria identità espressiva; un altro membro della band reagisce alla proposta, sviluppando il riff con accordi e temi di cui ha padronanza, quindi rilancia una nuova sfida. Il musicista che raccoglie il riff procede per espansioni del tema iniziale, per sottrazione, per deviazione, per corrispondenze, per opposizioni. Così facendo, esplora con la propria sensibilità e capacità le possibilità racchiuse nell’evento iniziale. Se il riff lo interessa, continua a giocarci.

In sostanza, sia lo scacchista che il pilota o il musicista utilizzano la sorpresa come un trovatello a cui dare una casa. Essi esplorano le potenzialità dell’evento inatteso mettendo in gioco la totalità delle proprie capacità e inventando un contesto ugualmente inatteso. È una abilità che noi umani utilizziamo da 70.000 anni: si chiama immaginazione, la capacità di vedere un mondo nuovo.

La morale è: alla sorpresa si reagisce con una sorpresa.

Note

1 Jorge Louis Borges, “Il giardino dei sentieri che si biforcano”, in Finzioni. Ripubblicato in Jorge Louis Borges, Tutte le Opere, Milano, Mondadori, 1984, Vol. I, p. 698.
2 Sul sito è possibile ascoltare la registrazione delle voci nella cabina di pilotaggio. Inoltre, il sito riporta una dettagliata descrizione dell’incidente con un’ampia bibliografia. Particolarmente utile è la lettura del libro di C. B. “Sully” Sullenberger con Jeffrey Zaslow, Sully. Milano, Harper Collins Italia SpA, 2016 (ed. or. 2009).