Un Natale e un inizio d’anno all'insegna della fiaba e della narrazione. E' quanto presenta lo spettacolo “Lo Schiaccianoci” del Balletto di San Pietroburgo in scena martedì 25 dicembre 2018 (alle ore 18.00 e alle ore 21.00) al Teatro Nuovo di Verona. Sul palcoscenico veronese l’incanto delle coreografie e dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo.

Amore, sogno e fantasia per uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Le scenografie del Balletto di San Pietroburgo coinvolgono lo spettatore nella famosa fiaba di Hoffmann. "Lo Schiaccianoci", ovvero un racconto costituito da soldatini, fiocchi di neve e fiori che danzano, topi cattivi, il principe azzurro e la fatina che diventano le forme di un balletto in grado di ammaliare il pubblico. E con una conclusione segnata dallo squisito Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di questo sogno di Natale.

Ma eccoci alla trama. Siamo alla vigilia di Natale, inizi del XIX secolo, e il Signor Stahlbaum in Germania, allestisce una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli. Questi, in attesa dei regali, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all'inizio incuta paura ai bambini. Ad un gesto della sua bacchetta, tre pupazzi appaiono - un Schiaccianoci, un Arlecchino, una bambola e un re dei topi. Alla sua prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Arrivano così alla festa anche i parenti, che si uniscono alle danze. Clara, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l'albero di Natale, i giocattoli... e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli, quando, lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine, rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua ciabatta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo; Lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe, e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L'Atto si chiude con uno splendido Valzer dei Fiocchi di Neve. Nel secondo atto i due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia col Re Topo. Subito dopo, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij e che rendono famoso il balletto, culminando nel celebre Valzer dei Fiori. A seguire il Principe e la Fata Confetto si esibiscono in un “Pas de deux”. Così il balletto si conclude con un ultimo Valzer, e il sogno si svela con Clara che, una volta svegliata, ripensa al suo magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci.

Il Balletto di San Pietroburgo, fondato nel 1877 da Nobili Borghesi Russi, vanta un repertorio che include alcuni classici del patrimonio artistico-musicale come Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Cenerentola, Biancaneve, Giselle, Don Chisciotte, Carmen, Coppelia.

In scena al Teatro Nuovo ne Lo Schiaccianoci oltre alle fantastiche scenografie e ai costumi, sono le musiche di P.I. Cajkovskij, le coreografie di Marius Petipa, e famosi ballerini quali Ernest Latipov e Tatiana Tkachenko, entrambi solisti del Teatro Marinsky di San Pietroburgo.

E di altra favola ancora si può trattare con “La Bella Addormentata” in programma il 1 Gennaio 2019 alle ore 21.00 sempre al Teatro Nuovo di Verona. In scena l’incanto delle coreografie della nota favola della bella principessa che cade addormentata per cento anni vittima di un maleficio lanciato dalla strega cattiva. Le vicende di Aurora, il principe Desirè e la fata dei Lillà sono al centro di uno dei capolavori ballettistici dell’Ottocento, La Bella Addormentata rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Balletto di San Pietroburgo, l’apoteosi dell’ espressione classica, in un clima di astrazione teatrale. Sulle musiche di Cajkovskij e le coreografie di Marius Petipa, La Bella Addormentata è considerato uno dei più grandi balletti della Russia imperiale, a cui ovviamente non manca un finale romantico con la protagonista impegnata verso un futuro meraviglioso, con nuovi sogni da realizzare.