Abbiamo incontrato la Prof.ssa Anna Pesci nella sua Residenza Villa Baldo, una grande casa immersa in un incantevole parco della campagna toscana.

Pedagogista psicologa e psicoterapeuta, Anna inizia la sua carriera lavorando con i sordomuti presso centri e scuole specializzate. A Firenze lavora insieme al marito Prof. Edo Bonistalli presso la scuola Ortofrenica Magistrale e poi nel 1996 fonda insieme al fratello Guido Pesci ISFAR, Istituto Superiore Aggiornamento e Ricerca, una scuola di formazione post-universitaria con specializzazioni a indirizzo pedagogico. Ad oggi l’ISFAR è titolare dell’Istituto Europeo di Psicologia e Psicoterapia, della Scuola Jean Le Boulch e della Scuola Internazionale di Pedagogia clinica.

Anna è la creatrice di un metodo fondamentale all’interno dell’Istituto, il metodo Inter-Art®, per la creatività e l’espressione del sé attraverso molteplici linguaggi artistici. L’arte è sperimentata quale segno, ritmo, movimento, colore, dinamismo, fonte di sollecitazioni per il piacere e il benessere della persona. Inter-Art® significa letteralmente interazioni fra le arti infatti nel metodo interagiscono varie espressioni artistiche, pittura, danza, teatro, poesia, scultura, musica.

L’interesse fondamentale per la pedagogia clinica, quale possibilità di lavorare sul sé oltre il disagio, concentrando le energie sul riconoscere possibilità e abilità della persona, spinge Anna ad approfondire le arti come fonte di motivazione umana, come dialettica espressiva fondamentale nel processo evolutivo personale. Tutti possono lasciare un proprio segno, dare valore alla propria presenza senza riferimento a modelli convenzionali di perfezione e raccontare di sé in libertà creativa. Una storia personale filtrata dal mezzo artistico fruisce di bellezza e armonia.

L’espressione artistica è fin dall’antichità racconto di sé, esperienza di libertà identitaria. Lasciare traccia! … Dice lei stessa: -"L’arte l’ho insegnata tanti anni all’Università di Siena nei percorsi di preparazione per terapisti. Già nel lontano 1967 mi sono resa conto dell’importanza dell’arte per i bambini con problemi del linguaggio e insieme a una maestra di musica ho messo a punto e sperimentato un metodo che ho chiamato “Fonemi”, canzoni e cantilene tutte contenute in un libro scritto a tal proposito [1]. Negli atelier il bambino mentre canta disegna, muove le braccia, e ancora disegna, proietta sul foglio e/o nello spazio vuoto i sentimenti, le emozioni. I risultati sono stati straordinari, i bambini, tutti, si avvicinavano alla musica, al disegno, al movimento con una disponibilità innata e in uno stato di spontaneo piacere".

Anna Pesci prosegue: "Anche la scultura faceva parte dei nostri corsi, le persone si emozionavano molto con l’Inter-Art®, in fondo nell’arte ognuno proietta se stesso". Anna ci parla anche di un nuovo progetto che ha intenzione di promuovere negli ampi spazi della sua residenza dove è possibile fare esperienze in atelier. La sua attenzione in questo momento è rivolta alle persone anziane. L’idea è quella di farle avvicinare al metodo Inter-art® andando a stimolare tutti quei ricordi, vissuti, abilità che sono stati e sono importanti per la vita di ognuno. Con l’aiuto di enti e specialisti del territorio Anna Pesci sta progettando un itinerario pedagogico per realizzare una programmazione stabile e continuativa a favore degli anziani. Il suo desiderio è legato al fatto che nessuno venga dimenticato, che la pedagogia attraverso l’arte accompagni tutte le età, nella ricerca costante di piacere, equilibrio, benessere, di una crescita che tenga conto delle potenzialità umane in ogni momento e condizione.

[1] Anna Pesci, Edo Bonistalli, Mirella Vanni Tiezzi, Fonemi, metodo ritmo-fonico per lo sviluppo del linguaggio