Il progetto, che parte dalla stessa definizione di ‘rumore bianco’, caratterizzato dall'assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze, è un’indagine sulla produzione artistica italiana legata al suono e alle sue implicazioni sensoriali dell’ultimo decennio.

Nella realtà il rumore bianco non può essere visualizzato, non esiste: come in molte delle prove presenti nella mostra, siamo dinanzi ad aporie, a una ricerca condotta per tracce sinestetiche dove anche silenzio e pausa focalizzano aree apparentemente vuote, ma nuove di senso, di cui la produzione artistica italiana comprova una linea coerente. Quasi che idealismo crociano e readymade duchampiano avessero trovato una improbabile area di confronto, nelle elaborazioni qualitativamente più riuscite si coglie una significativa e originale linea di ricerca.

Grazie alla presenza di un rilevante numero di opere e di artisti si potrà cogliere l’articolazione e la ricchezza di una produzione artistica dalle caratteristiche morfologiche più disparate che rivela una vitalità di espressione non comune in altri ambiti e dalle potenzialità ancora solo superficialmente indagate.

Ipotizzando una matrice concettuale e neodadaista insieme, la mostra un rumore bianco fa emergere inoltre il ruolo fondante di Milano quale laboratorio europeo, centrale nella sperimentazione e nella ricerca legate alle frequenze sensoriali nelle arti visive, come confermato dai numi tutelari della mostra Luigi Russolo, John Cage e Giuseppe Chiari che, a vario titolo, nel capoluogo lombardo trovarono un humus culturale favorevole all’elaborazione e alla diffusione delle loro prove più convincenti.

Non è poi casuale che questa mostra trovi ospitalità ad Assab One, un edificio in pausa, sospeso tra un passato industriale irripetibile e un futuro incerto, e forse proprio per questi motivi uno spazio libero da condizionamenti e aperto alla sperimentazione, a sua volta un rumore bianco nella città che cambia.

Opere di: Mario Airò, Meris Angioletti, Antonio Barletta, Riccardo Benassi, Marco Bernacchia, Davide Bertocchi, Enrico Boccioletti, Guido Canziani Jona, Gabriele De Santis, Sara Enrico, Roberto Fassone, Anna Franceschini, Riccardo Giacconi, Francesca Grilli, Giorgio Guidi, Diego Marcon, Maurizio Mercuri, Ryts Monet, Liliana Moro, Lorenzo Morri, Donato Piccolo, Agne Raceviciute, Michele Spanghero, Elisa Strinna, Luca Trevisani, Void.

La mostra inaugura il 1° ottobre con opening aperto al pubblico dalle 19.00.

Assab One

Ex stabilimento GEA
Via Assab, 1
Milano 20132 Italia
Tel. +39 02 2828546
info@assab-one.org
www.assab-one.org

Orari di apertura

Martedì - Venerdì
Dalle 15.00 alle 18,30 e su appuntamento
Sabato 11 ottobre, dalle 15,00 alle 18,30
Ingresso con tessera associativa (€ 5, validità 1 anno)

Immagini correlate
  1. Donato Piccolo, Ostrich's Sound, 2010, vetro, pyrex, uovo di struzzo, acqua, nebulizzatore, alluminio, speaker, microfono, amplificatore
  2. Ryts Monet, The Magic Piper of Ishinomaki, 2013, durata 6'85'', loop
  3. Enrico Boccioletti, Angelo Azzurro, 2014, HD video, sound, 30' 50'', loop
  4. Liliana Moro, Maria, 2012, lampada a globo bianco con lampadina accesa, microfono, zaino: all’interno cassa acustica con sonoro di opere cantate da Maria Callas
  5. Lorenzo Morri, Come Quando Fuori Piove, 2014, parte della serie (5 pezzi), spray e olio su tela
  6. Davide Bertocchi, Strato-dust, 2013, video, file audio, sistema sonoro, Fender American Standard Stratocaster, macchina trituratrice, durata 3'.39", Courtesy l'artista, in collaborazione con Fender - M. Casale Bauer, Gian Marco Lusvardi, Federico Truzzi e ISVE srl