Nebbia sottile, nuvole dense. La giornata è troppo lunga e inquieta; l’incenso nel bruciatore d’oro si è consumato. È di nuovo la festa del Chongyang. Sotto le zanzariere di seta, il fresco della notte penetra lentamente nel cuscino di giada. Bevo tra i crisantemi al tramonto, e il profumo tenue dei fiori riempie le mie maniche. Non dite che non sono triste — il vento d’occidente solleva le tende di perle, e nella stanza la donna è più smunta dei fiori gialli.
(Sotto l’incanto dei fiori, Li Qingzhao)
Tutti sognano, ma in ogni cultura, antica o moderna, il sogno rimane un mistero. In Dream on a jade pillow la dimensione del sogno diventa un linguaggio per raccontare le esperienze personali dell’artista attraverso una forte ispirazione proveniente dall’opera teatrale tradizionale cinese: un cuscino di giada su cui si posano visioni rarefatte, sospese tra la grazia del mito e la fragilità del ricordo. I soggetti e gli oggetti, quasi sempre femminili, emergono come presenze delicate ma potenti, figure che sembrano custodire segreti antichi. La femminilità come forza silenziosa e metamorfica evoca un'immagine di dolcezza e mistero. Le donne ritratte si confondono con i fiori e le pietre della tradizione popolare cinese, in un continuo gioco di corrispondenze tra corpo e natura, bellezza e resistenza, tempo e sogno. La femminilità raccontata attraverso cofanetti da trucco, tessuti di seta rosa, lingerie scintillante, orecchini di perle, tacchi alti e gambe che oscillano tra fiori e cesti di dolci alla ciliegia.
La pratica artistica di Hongjing Lin fonde elementi di misticismo orientale e letteratura fantastica con le dottrine composite della teologia, esplorando prospettive multiculturali e stati psicologici. Attraverso un linguaggio simbolico sottile e narrazioni oniriche, il suo lavoro indaga i confini e la coesistenza tra l'umano e il non umano. Lavorando principalmente con olio e tecniche miste su tela e legno, Lin sperimenta anche la pittura su ceramica, sviluppando un linguaggio visivo distintivo attraverso tecniche di smaltatura sia tradizionali che sperimentali.
Hongjing Lin 2005, Shanghai vive e lavora a Venezia, Italia. Mostre personali: 2026 (upcoming) tbd, Bonian Space, Shangai; 2025 Dream on a jade pillow, Tube Culture Hall, Milano; 2025 Shi Zhi Bu Gu (食之不蛊), Twilight Contemporary, Londra; 2025 Peony Pavilion, Tube Booth, Milano. Mostre collettive: 2025 Extra Ordinario, Workshop Accademia delle Belle Arti, Venezia,; 2025 Premio Combat Prize; 2024 Extra Ordinario, Workshop Accademia delle Belle Arti di Venezia, curata da Daniele Capra e Nico Covre, pubblicata da Vulcano Agency.
















