Dal 22 novembre 2025 al 6 gennaio 2026, il MUDEC Photo – Museo delle Culture ospita la mostra Trentino Unexpected, a cura di Denis Curti, che presenta le opere di cinque fotografi di fama internazionale — Simone Bramante, Gabriele Micalizzi, Roselena Ramistella, Massimo Sestini e Newsha Tavakolian — invitati a raccontare il Trentino attraverso un linguaggio visivo contemporaneo.
Dopo il successo della prima tappa al Mart di Rovereto (12 luglio - 9 novembre 2025), l’esposizione, realizzata da Trentino Marketing in collaborazione con 24 Ore Cultura, rappresenta un percorso di valorizzazione culturale e territoriale che, a partire dall’omonimo volume edito da Gribaudo (Trentino unexpected), si traduce in un progetto allestitivo di grande impatto visivo e concettuale.
L'esposizione, composta da oltre 80 fotografie di grande e grandissimo formato, propone una narrazione corale e polifonica del territorio trentino, realizzata da autori capaci di spaziare dal linguaggio artistico a quello del reportage, passando per il fotogiornalismo. Dai boschi ai castelli, dai ghiacciai ai vigneti, dai volti delle comunità locali alle tracce delle attività produttive, la mostra compone un mosaico di identità e paesaggi che restituisce la complessità e l’autenticità di una terra ricca di storia, tradizione e innovazione.
“Trentino unexpected è un viaggio nel contemporaneo, un esercizio di libertà visiva e di responsabilità culturale - afferma Denis Curti, curatore della mostra. Ogni autore ha trovato nel Trentino la propria misura, la propria vertigine, la propria idea di autenticità”.
Il percorso espositivo si sviluppa in 5 sezioni: Confini, che esplora i territori di frontiera, zone di passaggio che aprono lo sguardo su un’alterità, geografica ed esistenziale; Verticalità, dedicata all’espressione sublime delle montagne, e in senso più ampio a ciò che implica impegno e fatica, ma anche solennità e fierezza; Autenticità, che penetra nella quotidianità di chi rifugge la superficialità e il conformismo per abbracciare scelte di vita che abbiano significato in tutta la loro pienezza; Cura, dedicata alle immagini che raccontano di come l’individualità, attraverso piccoli e grandi gesti di rispetto, possa riverberarsi in modo virtuoso sulla collettività; e Impronta, che raccoglie gli scatti capaci di raccontare l’eredità materiale e immateriale che di generazione in generazione viene tramandata ai posteri.
Distante dagli stereotipi e dalle cartoline, Trentino unexpected descrive i luoghi, dà voce alle persone, si sofferma sui cambiamenti sociali, sulle radici identitarie, sui valori fondanti della comunità che vive e custodisce il territorio. Completata da apparati testuali e grafici, la rassegna si chiude con immagini e video-racconti di “backstage”, che restituiscono al pubblico parte del lavoro di ricerca realizzato in Trentino.
Rispetto alla prima esposizione al Mart, con cui il legame territoriale è inevitabilmente più marcato, la tappa milanese offre una nuova lettura della mostra, portando il dialogo tra fotografia e territorio in un contesto urbano e multiculturale come quello del MUDEC. L’allestimento, sempre curato da Denis Curti, amplifica la dimensione narrativa del progetto, mettendo in relazione i paesaggi trentini con le molteplici identità che abitano e attraversano la città di Milano.
Con Trentino unexpected, Trentino Marketing rinnova la propria strategia di promozione culturale del territorio, investendo in un linguaggio universale come la fotografia per raccontare il Trentino in modo nuovo, lontano dai cliché, attraverso l’arte, l’emozione e la scoperta.
















