La poesia è stata la prima forma espressiva che ho amato per la sua capacità di racchiudere significati profondi in modo essenziale; mi ha fatto compagnia negli anni di scuola, dell’adolescenza, nei diari ormai smarriti, e nei viaggi in giro per il mondo.
I componimenti poetici mi hanno teso la mano nei periodi creativi più burrascosi e meno costanti, dandomi la possibilità di esprimermi senza fare ricorso alle lunghezze tipiche della narrativa.
Per la mia natura un po’ caotica, la scrittura in versi è uno strumento che funziona alla perfezione, perché è sempre a disposizione: basta trovare un aggancio all’ispirazione e lasciare che la penna fluisca sul foglio, per vedere all’improvviso comparire nuove realtà su carta.
I componimenti poetici, a differenza di altre forme d’arte, richiedono una resa incondizionata, infatti non si può mentire in una poesia, è tutto assolutamente autentico.
Fango
Dicevano che dal fango non nasce niente
ma io ho visto nascere tutto da lì
l’amore dopo il dolore
il sole sotto forma di girasole
dicevano che dal fango non nasce niente
io ci ho visto nascere la speranza
colorata, a volte bagnata, salata,
ci ho visto giocare i bambini
nelle pozzanghere che gli adulti hanno evitato
ci ho visto nascere i sogni, i bisogni, i desideri profondi
mi sono sporcata così tante volte di fango
che non potevo dormirci bene la notte
così le lenzuola si sono attorcigliate
e con il letto disfatto
mi sono svegliata infreddolita
in pieno inverno
so che il dolore è come un balsamo
che se lo lasci agire rende i capelli più morbidi
e come una crema viso idratante,
attenua cicatrici antiche
dicevano che il fango sporca tutto
e che il dolore va nascosto
ma io credo invece che
a volte vada sentito per intero
e che per farlo bisogni aver
il coraggio di condividerlo,
perdersi in un abbraccio
e sporcarsi insieme,
il fango così diventa poesia
e guarisce,
guarisce anche te.
Ricorda
di prenderti cura di te
quando nessuno
comprende
ciò di cui hai bisogno
ricordati di fermarti
a immortalare momenti
di giocare di più
con la vita
e di alleggerirti e ridere
perché te lo meriti
di ridere di più
di amarti meglio
con più morbidezza
e con più coraggio
perché non c’è bisogno di aspettare
che qualcuno ti dia l’amore di cui hai bisogno,
puoi farlo tu per primo.
My name is
Valentina, urlo, grido,
inseguo il tuo nome
nell’aria fresca di questo settembre.
Eri tu la mia compagna di giochi?
Eri tu la bambina con cui tanto mi annoiavo
la domenica pomeriggio
quando gli altri erano occupati
a giocare con loro stessi?
Finalmente ti vedo
ti ritrovo, tocco le tue braccia
e senza pensarci ti sussurro
ti voglio bene.
Eri tu che piangevi sempre troppo
e nessuno si spiegava il perché
e nessuno vedeva che c’era
c’era un perché
quando piangevi e non potevi vedere
quanta bellezza era nascosta
dietro verdi occhi colmi di rugiada.
Solo adesso mi accorgo
che non c’è un potere
più vasto, audace
e infinitamente resistente
del sapere cosa ci spinge
a nuotare nei fondali
e a cercare i colori dove gli altri vedono grigio;
tentando di rimanere in un equilibrio costante
in una danza dove
non importa da che parte soffi il vento
ora hai potere
sulla tua vita
tu
proprio tu
che sei diventata grande
e ora non hai più solo lacrime,
sei anche forte.
Mare
Fatti abbracciare dal mare
quando non trovi le parole
quando ti sembra di annegare
ma tu lo sai come si fa a nuotare
tu lo sai come si fa a perdonare
tu lo sai come si fa a lasciar andare
e me lo insegni,
sempre
con quegli occhi lì,
da bimba che guarda le onde
raccoglie il secchiello e
ride difronte all’immensità.
Rinchiusi dentro
Soffriamo perché siamo sempre nella mente
soffriamo perché non siamo nel cuore,
e ci allontaniamo dal sentire del corpo
mettiamo barriere che ci fanno sembrare forti
quando in verità, quando siamo soli,
ci si allagano gli occhi
e anneghiamo, sì
anneghiamo
in quell’amore rinchiuso dentro
che vorrebbe solo avere un mare
in cui potersi riversare.
Chi decide?
Dove inizia il dolore e dove finisce?
Chi decide quando è troppo e quando è nostro maestro?
Chi decide quando qualcosa è finito e quando può ancora insegnarci?
Chi lo dice che siamo quello che scegliamo e non quello che ci capita?
Chi lo dice che le filosofie di vita sono più importanti del sentire
individuale di ognuno?
Chi lo dice che gli altri hanno ragione e tu hai torto?
Lo può dire solo il tuo cuore.
Aprire
Apri le braccia
apri il petto
vola dove non hai mai volato
dove non hai neppure immaginato
ridi a bocca aperta
sporcati mangiando il gelato
vestiti come non hai mai osato
racconta una barzelletta a un passante
fruga in un libro in una lingua che conosci appena
dedicati il tempo per crescere lentamente
dedicati il tempo che ti è stato privato
quegli istanti che nessuno ti ha mai dedicato
apri le finestre,
guarda fuori…
c’è il sole
apri le braccia
e il cuore!















