L’uomo non può prendere due sentieri alla volta.
(Proverbio africano)
Ogni giorno prendiamo migliaia di decisioni! Secondo uno studio americano ognuno di noi prende, quotidianamente, in media 35000 decisioni, dalle più facili a quelle più complesse, che hanno un impatto importante sulla nostra vita.
Gli esperti hanno coniato il termine “fatica decisionale” o decision fatigue per indicare un fenomeno psicologico secondo il quale la qualità delle decisioni diminuisce all’incremento del numero delle scelte operate. In altre parole, il cervello, dopo aver fatto innumerevoli scelte, si stanca e diventa meno efficace nelle opzioni successive e questo comporta che l’individuo tenda a scegliere impulsivamente, senza ponderare le ipotesi oppure è incline a evitare del tutto la scelta, rimanendo intrappolato nelle sabbie mobili dell’indecisione.
Questa continua pressione a cui siamo sottoposti porta ad una sensazione di stanchezza mentale ed esaurimento della propria energia vitale dovuta al continuo martellamento delle molte decisioni, anche piccole, da prendere nel corso della giornata. Quando dobbiamo fare acquisti, ad esempio, la scelta è talmente vasta che dobbiamo valutare infinite opzioni; anche l’acquisto dei generi alimentari, la classica spesa della casalinga diventa un labirinto di opzioni fra il turbinio delle offerte e il desiderio di mangiare sano e gustoso. Lo stesso ventaglio di ipotesi riguarda anche cosa indossare la mattina, il menu al ristorante, come impiegare il tempo libero, come organizzare la giornata nostra.
Per non parlare delle scelte che ci competono sul posto di lavoro, nella professione o nella comunità in cui viviamo. Per arrivare, infine, alle decisioni fondamentali per l’esistenza come acquistare o affittare una casa, come gestire i propri soldi, se comprare un’auto nuova, se decidere di cambiare lavoro e se andare a convivere con il proprio partner.
Sono decisioni che impegnano sul lato cognitivo, emozionale e spirituale. Ogni scelta scaturisce dai valori che guidano la tua vita. Ma abbiamo ancora il tempo per ragionare sui valori fondanti a cui ispirare l’esistenza?
Come indicato da Maslow nel suo schema a piramide, superati i bisogni primari, potremmo voler andare alla ricerca di qualcosa di più che ci riempia di passione ogni giorno della vita. L’idea di aver trascorso una giornata ben spesa, a realizzare quello che fa volare il nostro cuore, può essere appagante più di un copioso conto in banca. Il dilemma sarà se perseguire la gloria o la felicità e intraprendere un viaggio verso l’autorealizzazione1.
Già… Però. Si, c’è un però: la nostra vita è assorbita da una moltitudine di incombenze di poca importanza, quasi frivole che assorbono tanta energia ogni giorno, ogni minuto della nostra vita. Le famose 35000 decisioni di cui parlano gli esperti che ci lasciano svuotati, incapaci di concentrarci sulle cose importanti, irritabili o impulsivi, con la tendenza a procrastinare. La sovrabbondanza di scelte nella vita moderna, la complessità delle decisioni da prendere, la pressione sociale e il carico mentale sembrano essere i motivi scatenanti.
Come affrontare questo mare magnum di scelte e opzioni che ci attanagliano?
Uno studio dell’Università del Minnesota ha fatto emergere che mantenere la concentrazione durante la risoluzione di problemi complessi o mentre si sta svolgendo un compito diventa molto più difficile se si è stati precedentemente messi di fronte a un gran numero di scelte. La capacità di discernimento e la forza di volontà necessarie per mantenere l’attenzione focalizzata su uno specifico obiettivo viene erosa a poco a poco dai processi decisionali che costellano la nostra vita quotidiana.
Il primo passo è rendersi conto di questo carico decisionale ed essere consapevoli che voler occuparsi di tutto crea un sovraccarico che non porta a nulla di buono. Non tutte le decisioni sono ugualmente importanti e dunque dobbiamo assegnare delle priorità e delegare ad altri quelle che non richiedono necessariamente il nostro apporto.
Programmare il proprio tempo è cruciale: sarà importante prevedere di occuparsi delle cose maggiormente importanti all’inizio della giornata quando la mente è meno affaticata. Meglio relegare a fine giornata sia i momenti di svago e di relax sia le decisioni meno importanti come stilare la lista della spesa o preparare gli abiti per il giorno dopo. Un’altra opzione è lasciarsi ispirare da grandi manager d’azienda come Steve Jobs e Sergio Marchionne che hanno scelto di vestirsi uguali ogni giorno2, esprimendo così l’essenziale creatività di essere semplicemente sé stessi.
A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
(Totò)
Infine, quando si tratta di prendere decisioni importanti, mai farlo a stomaco vuoto: uno studio condotto su un gruppo di giudici israeliani, incaricati di decidere se concedere la libertà per buona condotta ad alcuni detenuti, ha evidenziato come la distanza dall’ultimo pasto influenzasse la clemenza dei giudici e l’esito delle sentenze.
Una casa e un ufficio ben organizzati con poche cose superflue e in ordine riduce il senso di affaticamento perché implica meno cose da fare e di conseguenza meno decisioni da prendere: eliminare il caos dalla tua vita3 e dalla tua casa sarà la scelta vincente.
Uno studio americano ha dimostrato che perfino i bambini soffrono di affaticamento decisionale: le camerette zeppe di giocattoli, oltre a influire sul loro sonno, sereno e prolungato, li fanno sentire sopraffatti e svogliati. Incapaci di scegliere con cosa giocare sembrano privi di stimoli incapaci di selezionare il gioco che prediligono e diventano nervosi e irritabili.
Gli esperti consigliano di semplificare le attività della giornata adottando una routine quotidiana, purché sia adatta alle tue esigenze profonde e ai bisogni dei tuoi cari che vivono insieme a te.
Ognuno ha le sue tipicità: scoprire quale routine funziona meglio è il primo passo per ridurre l’affaticamento decisionale e evitare il rischio di consumare le riserve di energia.
Programmare attività ad orari stabiliti (come la palestra o lo svago) in certi giorni e stabilire un calendario dei pasti può essere una soluzione per semplificare le incombenze pratiche. Anche decidere di andare a letto sempre alla stessa ora è un metodo formidabile per ridurre lo stress e la fatica della giornata.
Infine, per ridurre la decision fatigue evita di passare la maggior parte della giornata su diversi dispositivi elettronici: la tecnologia tende a peggiorare il problema, non a migliorarlo.
Prenditi una pausa: fai una passeggiata, prendi un po' d'aria fresca occupati di qualche altra attività che ti aiuti a dare alla tua mente e al tuo corpo una pausa dalla tecnologia.
Sarai sorpreso quanto l’arte di staccare dai social, dagli impegni pressanti possa aiutarti ad avere chiarezza mentale.
Il lavorio cerebrale, quando è incessante, ti farà entrare in un circolo vizioso di pensieri che creerà una sorta di nebbia interiore, rendendoti incapace di individuare le diverse opzioni con la giusta chiarezza. Può, talvolta, capitare che, ad un certo punto della vita, ti trovi come in una sorta di cul de sac, un vicolo cieco dove ogni possibile soluzione sembra aprire un ginepraio di ostacoli e difficoltà che la mente tende a ingigantire.
Quando finalmente riesci a ritagliati del tempo libero, a svuotare la mente e fai una bella passeggiata al mare o in mezzo alla natura improvvisamente potrebbe apparirti uno spiraglio, qualcosa di diverso e insolito, un pensiero nuovo, un incontro perché, come dice J.R.R. Tolkien:
dietro l'angolo ci può aspettare una nuova strada o un cancello da varcare.
Così, quando meno te l’aspetti, potresti finalmente scoprire che la decisione, che contiene la soluzione a quell’assillante problema, si presenta chiara davanti a te, senza che tu nemmeno abbia dovuto cercarla.
Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.
(Eraclito)
Note
1 Celebrità o felicità? Il cammino verso l’autorealizzazione.
2 Il piacere di vestirsi ogni giorno nello stesso modo.
3 Elimina il caos dalla tua vita!