Due vie si aprivano in un bosco, e io presi la meno frequentata. E fu questo a cambiare tutto.

(Robert Frost, La strada non presa)

Ti è mai capitato di sentirti sopraffatto da un sentimento di profonda gioia nel percepire la bellezza intorno a te unito a un’emozione di profonda gratitudine di essere vivo su questo Pianeta? Può esserti capitato davanti a un magnifico tramonto, ascoltando una musica che ami particolarmente o quando decidi di dedicare la tua vita a un ideale più alto. O, ancora, quando comprendi di amare qualcuno profondamente, dal profondo del tuo essere. Può essere il tuo partner oppure i tuoi figli, i tuoi genitori, una persona speciale. Quando ti senti pervadere da un ineffabile senso di pienezza e soddisfazione risulta perfino difficile spiegarlo a parole. Spesso quando tenti di descrivere quanto hai provato, chi ti ascolta riesce soltanto a comprenderti, collegandosi a un momento simile che ha vissuto personalmente.

Se anche a te è capitato qualcosa di simile, fermati un attimo, prendi carta e penna e prova a descrivere i tuoi sentimenti. E prova a entrare in contatto con le intime emozioni che provi mentre scrivi quanto hai provato. È un piccolo esperimento però vale la pena provare a metterlo in pratica! Sì, lo so, stai pensando: “Come faccio a fare una cosa del genere quando sono attanagliato da mille problemi?”. Nella frenesia della vita quotidiana diventa difficile se non impossibile riuscire a fermarsi un attimo semplicemente per osservare quello che abbiamo intorno. Figuriamoci, fermarsi per prendere nota su un quaderno anziché sul tablet. Siamo schiavi della mente e delle mille incombenze quotidiane. Eppure l’energia che metterai per fare questo piccolo sforzo ti ritornerà indietro amplificata di molte e molte volte. Sembra impossibile eppure 5–10 minuti di stacco dalle incombenze della vita, con una mente tranquilla, sono un toccasana per l’umore e anche per la salute.

Se hai accettato la sfida che ti ho lanciato, ovvero hai trovato 5 minuti per descrivere una tua esperienza di profonda connessione con il creato e i suoi abitanti, è probabile che tu sia in cammino “verso l’autorealizzazione”. Secondo Maslow quando riesci a superare le preoccupazioni quotidiane della vita, ovvero quando sono soddisfatti i tuoi bisogni di livello inferiore (fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di autostima ecc.), sei sulla strada giusta per diventare un individuo sano e autorealizzato.

E per continuare con Maslow se hai provato “il sentimento di un allargarsi dell’orizzonte, fino a raggiungere qualcosa come una visione … il sentimento di essere più potenti e grandi di un attimo prima … un senso di grande estasi, di grande meraviglia, di grande riverenza, di essere fuori del tempo e dello spazio”, è possibile che tu abbia sperimentato dentro di te una “peak experience” , un’“esperienza di picco”, un momento quasi mistico che ognuno può articolare in gradi diversi e con frequenze diverse. Dopo aver analizzato la vita di conoscenti e di persone importanti che non avevano sofferto di privazioni dei loro bisogni fondamentali di sicurezza, appartenenza, rispetto e autostima e che, in più, erano pubblicamente riconosciuti come figure di grande statura umana (tra questi, Abraham Lincoln, Thomas Jefferson e Albert Einstein.) Maslow identifica una serie di caratteristiche che denotano un individuo sano e autorealizzato. Le persone "sane" hanno una percezione più efficace della realtà, sono in grado di giudicare meglio le situazioni e, anziché temere il futuro e l’ignoto, lo trovano stimolante.

Di segno opposto appare la rincorsa al successo a ogni costo, a scapito di tutto e tutti, incluso la propria salute e le relazioni con le persone più care che caratterizza la nostra società. Mi sembra che questo atteggiamento stia dimostrando i propri limiti, allontanando l’essere umano dalla propria felicità e dal proprio benessere. Spesso si è convinti che il successo si coniughi con felicità personale, tuttavia i disastri esistenziali di alcune fra le cosiddette celebrità dimostrano esattamente il contrario.

Per questa ragione sono convinta che fermarsi un attimo per permettere al nostro essere di abbandonare il disordine esistenziale e percepire la vera bellezza dell’Universo sia l’unica strada concreta e percorribile verso la vera felicità. Meno frequentata forse, senz’altro più ricca di reali possibilità.