In un palcoscenico stupefacente come quello del Teatro La Fenice di Venezia si è svolta sabato sera la grande Fiesta española dal titolo La Cavalchina 2014. Una serata speciale nonostante la pioggia che da giorni si abbatteva su Venezia e che non ha scoraggiato i tanti, tantissimi che hanno partecipato alla serata. La festa della Cavalchina è di un contagio infinito, una magia che contagiò anche Lord Byron che citò la celebre Festa nelle sue lettere (Letter and Journal of Lord Byron) magnificando il grande “masqued ball” insieme alle grazie di Madame Contarini che l'avevano evidentemente colpito. Così duecento anni fa nel corso dei Carnevali, mentre sabato La Cavalchina ha avuto tra i suoi protagonisti Teresa Berganza, Miguel Bosé, il torero Cayetano Rivera Ordóñez e i due chef César Ruiz Madroño e Sergi Arola, le star del rock Emma Marrone e Rufus Wainwright, e con loro, tanti altri ospiti d’eccezione per una festa risultata a dir poco spettacolare.

Il ballo mascherato della Cavalchina, tradizione veneziana del XVIII e XIX secolo che "cavalcando" la notte del martedì grasso accompagnava il Carnevale nella Quaresima, ripresa con grande successo dal 2007, è subito divenuta uno degli eventi clou del Carnevale di Venezia. Così nel più bel Teatro del mondo, ai concerti che si sono susseguiti hanno fatto seguito le premiazioni. E il Teatro La Fenice si è animato, come non mai, grazie a questa festa divertente, elegante, godereccia e anche trasgressiva, dalla formula particolarmente piccante: un gran ballo in maschera con spettacoli à l’ancienne. L’intero teatro è stato un palcoscenico totale, un'opera aperta fino in fondo per una notte, con una grande prestigiosa sala da ballo, dove i vari generi musicali si sono avvicendati fino all’alba proponendo i repertori più vari, dal classico al rock alla discomusic. I nomi più celebri del jet set internazionale hanno partecipato alla festa e alle danze, in splendidi costumi, nel foyer e nelle Sale Apollinee fino al mattino. E sul palcoscenico, è stata Antonia Dell’Atte, star della TV spagnola e una delle icone del calendario Pirelli 2014, la madrina della serata che ha presentato i numeri più vari e sorprendenti del teatro di varietà, performance musicali, esibizioni acrobatiche, affidati ad artisti di grande talento e verve scenica.

La serata si è aperta con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta diretta da Giovanni Battista Rigon, con un ampio repertorio dedicato alla lirica, e con artisti poliedrici quali il soprano Lieta Naccari, il basso-baritono William Corrò e i tre magnifici interpreti della London Festival Opera, una delle più importanti compagnie d’opera indipendenti del mondo. Amplissimo anche il repertorio pop dei Goldsingers, lo storico gruppo di cantanti-ballerini di Montecarlo in grado di passare con agio dalle più grandi hit della storia ai più moderni successi. Poi, alle 24, cambio di guardia con il Dj set condotto da Didj, nome d’arte della disc jockey Diletta Franceschetti, artista eclettica e sui generis. Assolutamente da menzionare il gruppo spagnolo G9Danza, formato da 9 ballerine che hanno fuso nelle loro coreografie il flamenco più autentico con le raffinate movenze della danza stilizzata spagnola, mentre la sezione acrobatica è frutto della compagnia Cafelulé, del verticalista Andrea Togni e dei Performers, danzatori-acrobati i cui particolarissimi numeri condotti dal Principe Maurice Agosti Montenaro Durazzo hanno entusiasmato tutta la platea.

Ma il cuore della serata, ha avuto luogo alle 23.30 con la cerimonia di consegna dei Cavalchina Awards 2014, i premi destinati a "celebrare le personalità straordinarie che per talento creativo e interpretativo e per stile di vita sono internazionalmente riconosciute come simbolo artistico unico e inimitabile", proprio come "Venezia, una delle capitali mondiali dell’arte, è simbolo di unicità". Una cerimonia che è stata una vera e propria parata di stelle grazie ai grandi protagonisti del mondo dello spettacolo che si sono alternati sul palcoscenico per ricevere il prestigioso riconoscimento: il mezzosoprano spagnolo Teresa Berganza grande interprete di Rossini, Mozart e Bizet, il cantante e attore Miguel Bosé, il cantautore canadese Rufus Wainwright che ha entusiasmato il pubblico per tutto il prosieguo della nottata, il torero Cayetano Rivera Ordóñez discendente di una gloriosa dinastia di toreri spagnoli, la top model musa di Armani Antonia Dell’Atte, l’attore Alessandro Preziosi ,”diviso” tra cinema, teatro e televisione, e la cantante Emma Marrone. A loro è andato un oggetto d’arte personalizzato, ispirato al cavallo, giocoso simbolo della Cavalchina e all’acqua simbolo di Venezia, commissionato a grandi artisti in due esemplari, uno per il premiato e uno che andrà ad arricchire una piccola collezione di opere d’arte legata al premio. Nello specifico Pier Luigi Pizzi ha disegnato il premio per Teresa Berganza, Piero Figura per Rufus Wainwright, Richard Meitner per Emma, Giberto Arrivabene per Miguel Bosé, Massimo Micheluzzi per Antonia Dell’Atte, Gianni Seguso per Alessandro Preziosi e Lilli Doriguzzi per Cayetano Rivera.

Regista e coordinatore della serata come gli anni scorsi è stato Matteo Corvino, cui nel 2007 la Fondazione Teatro La Fenice ha affidato il rilancio del tradizionale evento. E dopo le 24 il via a una grandissima festa che si è snodata dal palco al foyer diventato un Dj set, trasferendo così maschere e mascheramenti, identità e alterità oltre i confini teatrali, quelli quotidiani che sono stati così contaminati da suoni, colori e da grandi emozioni. E allora, Viva La Cavalchina! Un grande appuntamento che Venezia e La Fenice hanno saputo rilanciare con tutto l'entusiasmo e la vitalità che le caratterizza: quella di una grandiosa festa!