La stazione del treno
Luogo reale eppure simile alla leggenda
È la mia congiunzione tra due mondi che non esistono
Il passato e il futuro
Partire e arrivare
Nessuno si cura di cosa c'è dentro una stazione
Un uomo, forse, o un insieme di essi
Un capostazione che lavora
Un orario di carta ingiallita attaccato al muro chissà da quanto tempo
Treni sempre uguali che passano sfrecciando
L'unica cosa reale è il loro frusciare sui binari a quell'ora
Si, e poi
L'orologio grande della stazione
È lui che rende concreto quel rumore e viceversa
Ma gli uomini che viaggiano danno solo e sempre un'occhiata veloce al loro orologio da polso e poi
Via
Partire e ritornare
Oppure altro...
Qualsiasi cosa ma non essere lì
Quel luogo non esiste veramente
È come un'ombra che passa accanto ad un' uomo avvolto nella nebbia
Chi mai lo potrebbe notare?
Amori che si perdono
Amori che si ritrovano per sempre salutandosi con un caldo bacio
Amori appena nati ma da lì, dalla stazione
Via via via
Giù a perdifiato nel caos della grande città
Nel brusio del paesino in riva al mare
Via
via
via da questo posto che non esiste o forse si
Sì, chi può dirlo? Eppure, questo posto racchiude anche tanta vita passata
Di ingegno e fatica
Ci sono tanti materiali pregiati che trasudano di lavoro duro
Tante cose che parlano ai nostri occhi e sussurrano ai nostri sensi
Parlano di braccia consumate di uomini
Che passarono il tempo a levigare, a tagliare
Colonne di marmo e banconi di legno
Grandi scale utili
Ma solo per girare una scena da film come nella Union Station di Chicago
Sparatoria
Culla col bambino che cadendo giù dalle scale
Accresce la nostra paura, la nostra ansia
Spari e ancora spari, gente che urla
Fuggendo dal caos e dal pericolo
Ma nient’altro rimane
Il treno stesso scappa dalla stazione
Si gira solo un minuto
Una rapida occhiata, sospettosa, quasi a voler dire
"Non mi terrai qui, non riuscirai ad intrappolarmi"
Ma le stazioni precedono il treno e lo aspettano, in un'infinita corsa al contrario
Le stazioni scrutano i treni come fanno con tutti noi
Ho finalmente realizzato che Il corpo dell’uomo è formato da tanti muscoli che si intrecciano meravigliosamente con una connessione perfetta di tendini e circuiti nervosi e venosi: tutto incredibilmente al suo posto stabilito e allo stesso modo, la stazione racchiude in sé tutte le parti della vita.
Racchiude noi, grandi e piccoli
Sognatori o gente pratica
Con le nostre storie
Di paura
Di amore
Di fuga
Di ritorno a casa
Di lasciar tutto al suo posto e partire
La stazione centrale
Come la sede centrale del nostro io, cioè il nostro cuore
Sa che i sentimenti devono percorrere la vita, girare ad ellisse
sparire per poi riapparire cambiati, migliorati, comunque cresciuti
La stazione
Ci guarda benevolmente, come lo sguardo di un padre preoccupato per i suoi figli
Che sa nel suo intimo
Che loro devono andare lontano
Come treni che devono e vogliono sfrecciare
Come partire
Esplorare
Ma l'Amore
Vuol dire anche sperare
Che un giorno
Possano anche
Poter ritornare