Quante volte siete in grado di rispondere “no” nelle situazioni che vorreste evitare o in quelle dove capite da subito essere svantaggiose per voi?

Molti hanno padronanza di sé e ci riescono facilmente, altri hanno davvero bisogno di fare un lavoro interiore.

“No” è una parola magica che permette di scegliere ciò che è davvero importante e ciò che non lo è. Perché allora è così difficile dirlo?

Dire “no” fa sentire in colpa, fa pensare di offendere qualcuno e, sicuramente, ve lo sarete chiesti più e più volte.

Questa sensazione di senso di colpa o paura è del tutto irrazionale.

Ciò che è davvero importante è capire cosa realmente desiderate.

Dobbiamo iniziare a vedere il "no” come decisione intelligente, come una scelta che facciamo mettendo noi stessi al primo posto per tutelare i nostri interessi. Dire “no” è importante per proteggere la nostra sfera personale e dare spazio a ciò che è veramente prioritario.

Non è certamente facile trovare sempre scuse e pretesti, è necessario essere onesti e dire la verità. L’onestà richiede coraggio, aggirare l’ostacolo sembra più facile ma è sintomo di insicurezza.

Crearsi delle infrastrutture per nascondersi porta solo disagio e, il più delle volte, si viene smascherati. Essere onesti consentirà di capire chi ci è davvero amico, una persona amica accetta un “no” comprendendo le nostre reali esigenze.

Non c’è nulla di male nel dire “no”, evita solo di farci perdere tempo prezioso.

L’idea di poter offendere qualcuno è solo nella nostra mente. Lavorando su se stessi sarà possibile rispondere “no” educatamente e affabilmente, semplicemente considerando il “no” una semplice risposta ad una proposta. Non sarà necessario essere aggressivi e stare sulla difensiva, una persona che tiene a noi non si sentirà certamente offesa.

Non bisogna temere di deludere qualcuno o di perdere l’occasione della vita. Saper dire “no” rende più forti e aumenta l’autostima, presuppone il fatto che si abbia la capacità di stabilire cosa vogliamo fare esattamente senza lasciarsi condizionare dal giudizio degli altri. Sarà più facile dire di “no” se abbiamo chiaro cosa preferiamo fare invece di quello che ci viene chiesto.

Raggiungere un perfetto equilibrio tra intenzioni e azioni consente di esprimere liberamente posizioni e pensieri.

Ci sono contesti nei quali però risulta più difficile declinare proposte o rifiutare situazioni. Dire “no” ad un capo o ad un collega non è certamente facile.

La nostra mente ci porta subito a pensare di deludere aspettative, pensare a situazioni dai risvolti drammatici. Posso garantire che non ci sarà nulla di tutto questo se si eviterà di dare troppe spiegazioni o di trovare scuse, comportandosi sempre con rispetto e cortesia.

Così come noi rimaniamo male davanti ad un rifiuto, anche rifiutare non è facile. Nelle relazioni, di qualunque natura esse siano, manifestare sincerità e chiarezza dimostra rispetto per chi si ha di fronte. Il saper dire “no” ai figli significa farli crescere e non comprometterà certamente il rapporto con loro. Il vero motivo per cui è difficile imparare a dire “no” è la nostra sofferenza.

Si soffre se gli altri ci giudicano non disponibili come vorrebbero e si soffre ogni volta che con parole, sguardi o azioni ci faranno sentire in colpa.

Possiamo fare qualsiasi cosa, per due motivi: per amore o per interesse. Agire per amore significa dire di sì, ad esempio, perché pensiamo che quel che facciamo sia la cosa giusta, quella migliore e lo facciamo con piacere.

Essere disponibili con gli altri deve essere qualcosa che ci fa stare bene, che facciamo con serenità. Se ci pesa, se lo viviamo male, allora non stiamo agendo con amore.

Interesse significa che lo facciamo per ricevere qualcosa in cambio, perché pensiamo di guadagnarci qualcosa. E non solo in senso materiale.

La nostra mente funziona così: le nostre emozioni sono una risposta a quello che viviamo. Non conta però cosa succede, la nostra risposta, quello che proviamo, dipende solo ed esclusivamente da cosa ne pensiamo, da come lo viviamo.

Le persone non stanno male perché noi non facciamo come dicono, ma perché loro lo pretendono, perché pensano che senza le cose che ci chiedono non potranno essere felici. Imparare a dire di no è impossibile se non comprendiamo che noi non abbiamo colpa circa le emozioni degli altri.

Saper dire “no” non significa diventare egoisti, ma imparare a rispettare noi stessi, saper porre dei limiti alle richieste, che spesso sono pretese, degli altri.

Pur temendo il rifiuto, l’abbandono, la reazione negativa delle persone che sono magari abituate a ottenere da voi quel che vi chiedono, è importante saper dire di no. Amare non significa mai assecondare gli altri. Inizialmente, per allenarsi, suggerisco di rifiutare qualcosa senza usare il “no”, ad esempio …

Se non volete qualcosa provate a utilizzare …Preferisco. Se non volete fare qualcosa provate con … E se facessimo altro? Se non vi piace qualcosa, vi suona bene … Gradisco di più questo. Imparare a dire di “no” significa imparare ad esprimersi con sincerità anche se gli altri non gradiranno … e spesso sarà così!