Il talento è l'inclinazione naturale che ognuno di noi possiede nel fare qualcosa in modo “speciale”. Ci sono persone consapevoli del proprio e altre alla ricerca costante. C’è poi chi ha deciso di dare nomi e volti al talento facendone una professione, uno di loro si chiama Dante Borzone e vive a Potenza.

Conduttore e autore radio-televisivo, presentatore, organizzatore di eventi, insegnante di recitazione e dizione, regista, coach PNL (Programmazione Neuro Linguistica) e giornalista pubblicista laureato in Scienze della Comunicazione. Si diploma presso l’Accademia di Spettacolo diretta da Cesare Lanza e presso l’Accademia Radio Televisiva ART Roma diretta da Max Poli e Teo Bellia. Consegue poi il diploma in Teatro e scrittura comica presso il Teatro Duse di Roma e numerosi attestati per corsi di comunicazione, public speaking e uso della voce. Attualmente insegna in tutta Italia, dirige la scuola di recitazione di Castrocaro patrocinata dal Comune e la scuola di musical Smile Academy di Potenza e coordina i corsi di recitazione, dizione e public speaking dell’Appia Ballet di Roma, oltre a collaborare come autore presso emittenti televisive nazionali.

Ho pensato di dedicare questo articolo proprio a Dante perché in lui ho visto una persona degna di ammirazione. Ama ciò che fa, ci mette anima e cuore, affronta le difficoltà senza mai perdersi d’animo. La sua mente creativa lo porta ad essere ambizioso e ad aprirsi verso tutte le esperienze del territorio nazionale: in definitiva una scuola che possa essere un punto di riferimento non solo per la Basilicata, ma una realtà che porti la propria metodologia ovunque.

Ogni persona ha il suo talento ma non tutti riescono a riconoscere, coltivare e trasformare il proprio facendone un vero e proprio punto di forza. Il vero talento è “il frutto” di una predisposizione riconosciuta e coltivata, qualcosa che viene costruito e che arriva in un secondo momento.

È quindi fondamentale che siano, in primis, i genitori a riconoscere le capacità dei propri figli. Dovrebbero essere i primi ad assecondare passioni, inclinazioni e attitudini. Purtroppo, non è sempre così, in alcuni casi i genitori ignorano, minimizzano o addirittura, contrastano.

Un vero talento è difficile che vada perso, la forte predisposizione viene sempre accompagnata da un forte desiderio, nonostante tutto.

Peculiarità di Dante è quella di mettere le persone in condizione di far emergere le proprie doti, di farli sentire liberi di esprimersi in un ambiente ricco di stimoli e con la possibilità di sperimentare pratiche e attività diverse.

Veder riconosciuto il proprio talento e la propria passione fa crescere l’autostima. C’è talento dove c’è felicità e appagamento totale, sensazione diversa e superiore al semplice piacere.

Molti sognano di entrare nel mondo dello spettacolo ma non sanno che strada prendere, il servizio di orientamento è ideale sia per chi vuole avvicinarsi nel tempo libero come hobby o divertimento, sia per chi desidera intraprendere una carriera professionale.

Dante guida da diversi anni le persone nella scelta del corso adatto alle proprie necessità e desideri, sempre attento nel formulare una proposta ampia, di altissima qualità e attenta agli ultimi sviluppi del contesto di riferimento: aiutare le persone a scoprire il loro talento musicale è il suo obiettivo.

Il talento va identificato, nutrito, affinato e messo a frutto per favorire lo scambio di valori, vivere un'esistenza appagante e avere una carriera di successo.

Possedere tutti i ferri del mestiere non basta a riconoscere un vero talento. È indispensabile essere capaci di distinguere quello che davvero ha un tratto che lo differenzia da tutto il resto. Il talento non è un punto d’arrivo, ma di partenza.

Il talento è tale se nella persona che lo possiede si vedono sempre margini di miglioramento. Per questo chi è chiamato a riconoscere un nuovo talento deve saper guardare, anche dove non ci si aspetterebbe.

C’è talento dove sussiste la voglia di fare qualcosa nonostante tutto e tutti. Come dice Dante stesso: “La persona deve essere al centro come protagonista della propria vita”.