Dopo le Donne della Scienza, la Fondazione Bracco continua il suo impegno nel valorizzare l’expertise femminile e presenta nella Sala degli Arazzi di Palazzo Reale a Milano una splendida galleria di ritratti di 22 donne, alla guida di primarie istituzione culturali in Italia.

La leadership al femminile tocca, come in una sorta di Gran Tour, ben 14 città italiane dove hanno sede gli straordinari spazi dedicati alla conservazione e alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio artistico. E ancora una volta il progetto è stato affidato a Gerald Bruneau, un maestro della fotografia, noto in ambito internazionale che afferma:

“Il mio intento è stato quello di mettere in risalto, insieme all’incommensurabile vastità e bellezza del patrimonio artistico italiano, la bellezza di queste donne che si impegnano quotidianamente per rimettere i musei al centro di una proposta culturale elaborata in rete insieme ai soggetti più rappresentativi delle realtà in cui sono immerse, invitano alla partecipazione e stimolano un confronto e un pensiero critico” e continua “Se nel 2019 il mio sguardo si è rivolto ad alcune tra le più grandi scienziate italiane, una galleria di ritratti esposti nella mostra fotografica Una vita da scienziata, qui invece mi sono trovato davanti al confronto con la bellezza totale. È stata una vera impresa perché progettata ed elaborata durante il periodo del lockdown quando le città erano deserte e tutto era chiuso ma l’unica apertura erano i musei, i templi della bellezza dove io andavo e lì venivo accolto da queste signore meravigliose che mi portavano per mano nelle grandi sale di questi centri dell’arte e la difficoltà era anche scegliere un’opera particolare in mezzo a così tanti incredibili tesori”.

Si stagliano nelle sale i grandi ritratti delle custodi dei luoghi sacri alle Muse, ognuno corredato da una intervista che definisce il ruolo di queste 22 protagoniste nel campo artistico, tra le quali, Gabriella Belli, Direttrice Fondazione Musei Civici di Venezia, Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese di Roma, Emanuela Daffra, Direttrice Regionale Musei della Lombardi o Tiziana Maffei alla guida del Museo Reggia di Caserta. Come racconta Gerald Bruneau “Passare il tempo con loro è stata un’esperienza magnifica.

Sono donne che vogliono rendere i musei nuovi luoghi di incontro e di riflessione, di conoscenza e di comunicazione valorizzando i capolavori storici e accogliendo nuove esperienze artistiche”. Anzi, per l’artista “è stato un viaggio nel tempo dai mosaici alle statue della Magna Grecia e dell’antica Roma alle installazioni contemporanee, dalla magnificenza della reggia di Caserta all’arte concettuale del XX secolo. Un susseguirsi di epoche ciascuna delle quali con i suoi costumi, i suoi simboli e i suoi capolavori, le architetture e le volte affrescate, i trittici, le sculture, il David di Michelangelo, il Cenacolo di Leonardo, il violino che ti abbraccia e ti rende tutt’uno con la sua voce”. Una vertigine “nella bellezza della vita di queste autentiche vestali, dedite a tenere in vita il fuoco sacro dell’arte”. Come ha sottolineato Daina Bracco, Presidente di Fondazione Bracco:” Valorizzare le storie delle donne dell’arte grazie agli scatti di Gerald Bruneau ci è sembrato importante per ispirare percorsi analoghi da parte delle più giovani. Con il progetto #100 esperte della nostra Fondazione, vogliamo infatti incoraggiare la presenza femminile in tutti i campi: dalla scienza all’economia, dalla storia alla filosofia, dall’arte alle istituzioni”.

“Per me questa mostra rappresenta anche una grande occasione perché esposta in contemporanea a Palazzo Reale con la mostra di Tiziano” osserva il fotografo Bruneau e anticipa il suo prossimo lavoro: “Penso di continuare con un altro progetto sulle donne che salvano le vite. Mi concentro sulle donne perché penso che siano la parte migliore dell’umanità. E se ci fossero più donne non solo nell’arte ma anche in politica e in tutti gli altri settori sarebbe meglio”.