Nelle iniziali del suo nome è contenuta una cadenza musicale. Il destino di Federico Gad Crema, pianista milanese ventiduenne, è tutto iscritto in quelle quattro note: Fa, Sol, Do, (“FGC” secondo la notazione anglosassone). Talentuoso e solare Federico Gad Crema, vanta collaborazioni di grandissimo livello: da quella con Ricardo Castro, suo mentore e insegnante a quella con Jean-Yves Thibaudet, pianista appassionato di moda come lo stesso Federico, che durante le sue performance pianistiche non stupisce solo per la tecnica e la sensibilità pressoché uniche, ma anche per il look da popstar. Basta dare un’occhiata al suo sito web, progettato dall’artista seguendo le linee sinestetiche del Clavier à lumière di Scriabin, per rendersi conto dell’universo creativo di questo giovane.

Senza trascurare la passione per la moda, e per il calcio, sport spesso guardato con sospetto dall’élite della musica classica. L’incontro con Federico Gad Crema avviene al termine della sua esibizione al Festival “Musica in Laguna d’Arte 2021” organizzato dall’associazione lirico-musicale Clodiense che promuove i corsi musicali internazionali e le master class pianistiche con il maestro Kostantin Bogino. Crema ha regalato emozioni straordinarie eseguendo la Mazurka op. 17 n. 1 e gli Studi op. 25 n. 7,5,11 di Fryderyk Chopin. Sensibilità, tocco, capacità interpretativa sono per il giovane pianista già a un altissimo livello di consapevolezza.

“Ho iniziato a studiare pianoforte a 9 anni - racconta - anche se il mio primo strumento musicale è stata la batteria. La prima insegnante è stata mia madre, che mi prendeva sulle ginocchia insegnandomi a suonare il Notturno postumo di Chopin op. 72 n. 1. Mio padre e mia madre suonavano il pianoforte in modo dilettantistico, avevamo un pianoforte a casa, mio fratello più piccolo iniziò a studiare e da lì mi è presa la curiosità per questo strumento e l'approccio allo studio del pianoforte.

Comunque, la musica classica nella nostra famiglia è sempre stata molto presente, anche se i miei genitori svolgono professioni in campi diversi dalla musica”. E il percorso didattico di Federico è atipico ma al contempo rapidissimo.

“Dopo mia madre, ho avuto come insegnante la professoressa Laura Palmieri, grandissima didatta di Verona. A 11 anni, in un anno circa di studio, ho preparato l’esame del quinto anno privatamente. In seguito, conobbi il Maestro Roberto Cappello, celebre concertista e studiai con lui per un periodo a Parma. A 13 anni sono entrato al Conservatorio di Milano dove ho conseguito il diploma di triennio con il massimo dei voti e la lode a 17 anni. Dopo mi sono perfezionato alla Colburn School di Los Angeles e così mi si è aperto un mondo. Con il maestro Bogino, per me ormai una figura paterna” ho un rapporto speciale”.

Nel febbraio 2013 Federico Gad Crema è stato insignito del premio "Cavalierato Giovanile" per i suoi meriti artistici. Dopo aver conseguito nel 2016 Il Diploma Accademico di I livello (Triennio di Pianoforte) presso il Conservatorio G. Verdi di Milano con la votazione di 110 e lode ha perfezionato i suoi studi musicali presso la Colburn School - Conservatory of Music di Los Angeles, a seguito di borsa di studio integrale per meriti artistici. È fresco di Diploma Accademico di II Livello (Biennio di Pianoforte) presso il Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano con la votazione di 110 lode e menzione d’onore nella classe della professoressa Cristina Frosini.

È titolare di borsa di studio per merito dell’Accademia Perosi di Biella e dell’Associazione “De Sono” di Torino.

Vincitore di numerosi premi in prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali di pianoforte in Italia, Belgio, Francia, Germania, Grecia e Stati Uniti, fresco vincitore del 2° Premio, premio speciale per la migliore esecuzione del brano commissionato e premio speciale del pubblico al Concorso Internazionale “Olga Kern - OKIPC” negli Stati Uniti, del 1° premio e del premio speciale per la migliore esecuzione del brano commissionato al Concorso Internazionale “André Dumortier - CIAD” in Belgio e 3° premio e premio speciale al Concorso Internazionale “Alessandro Casagrande” in Italia. Si è esibito presso le sale Carnegie Hall e Steinway Hall di New York e nell'ambito di prestigiose manifestazioni musicali in Italia, Austria, Belgio, Brasile, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Romania, Svizzera e Stati Uniti e in qualità di solista con l'Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, la Neojiba Orchestra, l'Orchestra Sinfonica di Cannes, la New Mexico Philarmonic Orchestra, l'Orchestra dell'Università degli Studi di Milano “UNIMI”, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano “OSCoM”, la Philharmonic Orchestra di Bacau, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra della Chapelle Musicale di Tournai, tra molte altre.

Nel 2017 ha iniziato un’importante collaborazione con la Piano Star Jean-Yves Thibaudet, presso il Teatro Wallis Annenberg Center for the Performing Arts di Los Angeles, nel 2018 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano suonando il concerto K488 di Mozart e nel 2020 ha debuttato come solista in Sala Verdi eseguendo il concerto n.3 op.37 di Beethoven, diretto dal Maestro Roberto Abbado.

Come ogni pianista classico, anche Federico Gad Crema ha un amore travolgente per Chopin e, fa notare, ha anche le stesse iniziali. E la stessa chioma ribelle. Sarà un caso?

“Con Chopin è sempre stata una relazione così naturale perché è stato il primo autore con cui mi sono avvicinato al pianoforte, studiando il famoso Notturno opera postuma che ho imparato da bambino senza conoscere le note. Quello di Chopin è un mondo che è molto vicino al mio cuore, una musica che è naturale perché rivela sempre una profondità nuova una vastità enorme di dettaglio che Chopin annota nello spartito”. La maturità interpretativa con cui Crema affronta le opere immortali di Chopin, evidenzia non solo lo studio attento e non superficiale ma una capacità di immedesimazione nel brano che lascia davvero senza parole. Una capacità che si acquisisce solo dopo molti anni di studio e che è appannaggio di grandissimi pianisti di fama mondiale. “Al concorso Chopin, porterò due mazurche op. 17, la n. 1 e la n. 4, che sono diametralmente opposte. Poi tre studi n. 5-7-11 op. 25, una decisione forse azzardata, ma credo siano molto interessanti seppur complicati, e termino con la Fantasia op. 49”.

Federico Gad Crema non ha velleità di compositore, si vede pianista e direttore d’orchestra, ambito nel quale si sta perfezionando con il maestro brasiliano Ricardo Castro.

“Complice il Covid e il lockdown, ho composto una cadenza per il concerto 466 di Mozart per il primo e il secondo movimento. Mi diletto nel fare delle trascrizioni per pianoforte. La mia carriera la vedo nell’attività concertistica e nella direzione d’orchestra che sto studiando col mio mentore attuale, Riccardo Castro e poi sono appassionato di moda come il pianista Jean-Yves Thibaudet col quale ho avviato una collaborazione”. Thibaudet, oltre ad essere noto a livello mondiale come pianista è conosciuto per il suo look particolare e per indossare gli abiti firmati da Vivienne Westwood. Con Ricardo Castro, invece, Federico condivide l’attenzione per il sociale e lo studio delle partiture orchestrali.

“Ricardo Castro ha fondato un progetto fantastico che si chiama Neojiba in Brasile un progetto sociale molto interessante. Inoltre, lo studio della direzione d’orchestra consente di avere una visione non limitata come quella pianistica, ma aperta al mondo strumentale a 360 gradi”.

Neojiba fondata dal maestro Castro (State Centres of Youth and Children's Orchestras of Bahia), è un programma pionieristico in Brasile che, a otto anni dalla nascita, annovera già più di 4.500 bambini coinvolti. La Youth Orchestra of Bahia, ha già suonato per più di 200.000 persone diretta da Ricardo Castro, che ne rimane il direttore principale e direttore artistico. Hanno tenuto numerosi tour in America ed Europa, esibendosi con prestigiosi solisti come Martha Argerich, Midori, Maxim Vengerov, Maria João Pires, Jean-Yves Thibaudet e le sorelle Labèque tra gli altri, in sale come Queen Elizabeth Hall a Londra, Victoria Hall di Ginevra, Konzerhaus a Berlino, Santa Cecilia a Roma.

Impegno, studio e dedizione, ma anche tantissimi interessi. Federico Gad Crema stupisce per la sua semplicità giocosa, per una totale assenza di protervia malgrado gli straordinari traguardi raggiunti, è un ragazzo che ama trasmettere la sua passione per la musica e sa anche scherzare sull’austero ruolo del pianista virtuoso. “Studio troppo poco”, ammette, “ 4 ore al giorno e poi direzione d’orchestra, ho tanti hobby, è sempre troppo poco, dovrei studiare di più”. Ma il talento, si sa, quando c’è regala balzi in avanti che ai più sono sconosciuti.