Cos’è il corteggiamento?

Cos’è il corteggiamento e perché si corteggia? Prima di rispondere dobbiamo chiarire che il corteggiamento non appartiene unicamente alla nostra specie, ma un’infinità di altri animali e potremmo farne un elenco lungo quanto questa pagina. Complessi rituali di corteggiamento li ritroviamo negli uccelli, come il grande maestro Konrad Lorenz ci ha ben documentato, negli elefanti, persino nei serpenti.

Il corteggiamento ha, comunque, un’unica funzione, cioè quella di ottimizzare il successo riproduttivo, sia nell’uomo che negli animali. Interessante è che molti aspetti di questo comportamento possono essere spiegati in termini conflittuali e di selezione sessuale. Secondo la teoria dell’investimento parentale, solitamente è la femmina che investe di più che, tra l’altro, è più selettiva del maschio che lo è molto di meno. Le femmine sono generalmente più attente ai partner potenziali che potrebbero offrire maggiori risorse rispetto a quelli che danno meno garanzie. Inoltre il corteggiamento consente di valutare le intenzioni del partner e quindi agevolare, o meno, l’unione sessuale. Nella nostra specie, il corteggiamento dà alla donna, più che all’uomo, l’opportunità di raccogliere informazioni circa la disponibilità del partner di impegnarsi in una relazione, anche se entrambi possono trarne indizi utili sulla loro compatibilità. In sostanza una relazione dipende molto dagli obiettivi che si prefiggono i partner.

Il corteggiamento è una strategia (non necessariamente pianificata) messa in atto come risposta adattiva che dipende dall’esigenza sostanziale di attrarre il partner. Il successo dipende dalla capacità di lanciare dei segnali che confermino la disponibilità a offrire ciò che desidera l’altro sesso. È un comportamento cooperativo in cui i maschi devono tener conto delle preferenze femminili e viceversa. Risponde quindi a quei principi della selezione sessuale che si riferiscono alla evoluzione dei tratti estetici e mentali dei partner che consentono il successo riproduttivo.

Alcune ricerche hanno messo in evidenza che le donne, nei millenni, hanno sviluppato la preferenza per uomini che occupano uno status sociale più elevato del loro e che abbiano maggiori opportunità di investire nella famiglia. Gli uomini invece attribuiscono maggiore importanza all’avvenenza fisica e alla giovinezza, mentre per le donne quest’ultime caratteristiche sono meno importanti.

Inoltre, contrariamente a quanto si possa pensare, nel corteggiamento sembra che il primo passo venga fatto dalla donna e non dall’uomo e qui potrebbe crollare il mito dei Casanova (attuali e del passato) e che Mozart abbia commesso un errore di valutazione nel suo Don Giovanni tramite il suo librettista, l’italiano Lorenzo Da Ponte.

Le donne attraggono l’attenzione degli uomini sottilmente attraverso sollecitazioni, in primo luogo, non verbali (sguardi, posture, sorrisi, il modo di indossare gli abiti, eccetera). Sono tutti segnali sessuali scatenanti senza dei quali gli uomini rimangono spesso indifferenti alle donne. Durante il corteggiamento gli uomini preferiscono parlare della loro occupazione, soprattutto se è una buona occupazione, e fanno largo uso di tattiche verbali per apparire più colti e prestanti. Si dimostrano sicuri e determinati, più di quanto siano nella realtà. In verità, nel corteggiamento, uomini e donne tendono sempre a sopravvalutare alcune caratteristiche dell’altro sesso, come la bellezza, l’intelligenza, la cultura, eccetera. Le donne mettono in evidenza tratti valutati come tipicamente maschili, quali la determinazione, la grinta, l’indipendenza; mentre gli uomini quelli femminili, come la generosità, la dolcezza e l’altruismo. Questo si può spiegare con il fatto che la cultura e i ruoli tradizionali nei sessi, possono essere stati influenzati dalle aspettative dei partner.

Partner a breve o a lungo termine?

In una prospettiva relazionale a lungo termine, le donne, più degli uomini, valutano bene le caratteristiche maschili che potrebbero rivelare il vero potenziale di un uomo, cioè disponibilità economica e status sociale. Dall’altro versante, gli uomini prediligono altre caratteristiche, cioè la bellezza e l’aspetto fisico, in quanto indici di salute e buona capacità riproduttiva. Le valutazioni potrebbero essere inconsce, ma ad ogni modo, vengono sempre fatte. Ma quali sono le strategie maggiormente utilizzate dagli uomini e dalle donne per attrarre il partner, soprattutto, a lungo termine? Se ne è già parlato, ma ne esistono altre che non sono affatto secondarie, cioè il livello di istruzione e il ruolo nella comunità dei partner. Esse possono influenzare notevolmente le strategie nel corteggiamento, anche se, a esse sono sempre abbinate le qualità verbali, indispensabili per parlare bene di se stessi e mettere in luce le qualità più apprezzate. In una relazione a breve termine, tutte queste valutazioni generalmente non vengono fatte. Ci si relaziona senza molti preliminari.

Preliminari

Gli uomini, più delle donne, cercano di andare al sodo in maniera più diretta, riducono le distanze fisiche, fanno complimenti sull’aspetto fisico delle donne e manifestano subito il desiderio di rivedersi. Le donne cercano di capire chi hanno di fronte. Si vestono esaltando il loro aspetto fisico per essere più attraenti. Entrambi però accentuano i contatti visivi alla ricerca di quei segnali che consentono di evidenziare un interesse reciproco reale.

Che peso ha l’età in tutto questo? Gli uomini maturi, più dei giovani, tendenzialmente si presentano emotivamente più stabili, mentre le donne non più giovani sono meno soggette a “colpi di fulmine”. Durante i preliminari usano meno degli uomini i contatti visivi e soprattutto evitano quelli fisici. Poi, gli uomini maturi, rispetto agli studenti o a chi non ha un lavoro, propendono ad andare direttamente al punto presentandosi generosi, offrendo drink, facendo complimenti, dimostrandosi buoni ascoltatori, onesti e sinceri.

E il livello di istruzione, può essere importante? Le donne laureate si presentano come persone colte e riferiscono disinvoltamente di avere avuto altre relazioni, gli uomini lo fanno molto di meno. Infine gli uomini sposati e con una buona posizione sociale si dimostrano più gentili e più comprensivi rispetto a quelli non sposati. Su quest’ultimo punto, sembra che tra le donne sposate e quelle nubili, non ci siano differenze significative.

Non si è fatto cenno al fatto che oggi, nel nostro Paese, ma di più nei Paesi anglosassoni, una coppia su due è legalmente separata, divorziata e poi risposata, ritornata nubile e celibe. Non se n’ è parlato per una ragione molto semplice, perché il divorzio è del nostro millennio, mentre l’evoluzione delle relazioni tra i sessi è un processo che è durato e dura da milioni e milioni di anni.

Conclusioni

La conclusione che possiamo trarre è che nel corteggiamento gli uomini per attrarre il partner, più delle donne, utilizzano maggiormente tattiche dirette e verbali, mentre le donne ricorrono di più alle sollecitazioni non verbali e meno dirette. Le donne enfatizzano l’espressività, il linguaggio del corpo e sono più inclini ad attrarre l’attenzione del partner migliorando il loro aspetto fisico, mentre gli uomini tendono a enfatizzare i loro ruoli sociali e le loro disponibilità materiali (case, ville, poderi, macchine sportive, viaggi avventurosi, eccetera). Il linguaggio del corpo torna più utile alle donne per lanciare segnali importanti in grado di attrarre il partner, mentre per gli uomini è più utile mostrare il proprio status sociale. In sostanza, nella seduzione gli uomini e le donne esibiscono maggiormente le caratteristiche ritenute più desiderabili dall’altro sesso, con alcune differenze per descrivere se stessi. Gli uomini si presentano come buoni ascoltatori, amanti dei bambini, gentili, onesti e sinceri; diversamente, le donne si presentano ricorrendo soprattutto alle loro buone qualità intellettive, alla loro maturità e alla loro indipendenza. Infine le donne con un alto livello culturale propendono ad avere più partner. Se questo è vero, ma non è detto che sia sempre così, siamo indotti a pensare alla possibilità di un qualche cambiamento in atto nella nostra società rispetto ai ruoli classici dei due sessi, un cambiamento che si suppone possa essere dipeso da fattori educativi, sociali e culturali molto diversi dal passato. A questo punto è necessario chiedersi se le tattiche di presentazione riflettano norme interiorizzate o se invece caratterizzano tattiche fondamentalmente indotte dalle circostanze. Di conseguenza, prima di affermare che le regole del corteggiamento nei nostri giorni stiano cambiando (come molti pensano) si potrebbe dire che si tratta di strategie consapevolmente ingannevoli e che noi, uomini e donne, esibiamo, come in un gioco, per ottenere immediatamente i nostri scopi e con successo.