Sarà Myung-Whun Chung, direttore d’orchestra e pianista coreano a dirigere la diciassettesima edizione del Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice di Venezia.

Per il terzo anno consecutivo, il pluripremiato maestro coreano sarà alla testa dell’Orchestra e del Coro del Teatro La Fenice – quest’ultimo preparato da Claudio Marino Moretti – nel prestigioso appuntamento lirico-sinfonico veneziano, affiancato da solisti di punta della scena lirica contemporanea come il soprano Francesca Dotto, il tenore Francesco Demuro, il baritono Luca Salsi e il contralto Valeria Girardello. Il programma musicale è composto di due parti: una prima esclusivamente orchestrale con l’esecuzione della Sinfonia n. 8 in sol maggiore op. 88 di Antonín Dvořák e una seconda parte dedicata al melodramma, con una carrellata di arie, duetti e passi corali dal repertorio operistico più amato che si concluderà con «Va’ pensiero sull’ali dorate» da Nabucco e con il brindisi «Libiam ne’ lieti calici» dalla Traviata di Giuseppe Verdi.

Ben quattro le date del concerto: domenica 29 dicembre 2019 ore 20.00, lunedì 30 dicembre ore 17.00, martedì 31 dicembre ore 16.00 e mercoledì 1 gennaio 2020 alle ore 11.15.

Nato a Seul il 22 gennaio 1953, Myung-Whun Chung inizia l’attività musicale come pianista, debuttando all’età di sette anni. A ventuno vince il secondo premio al Concorso pianistico Čajkovskij di Mosca. Dal 1984 al 1990 è direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Saarbrüken, dal 1987 al 1992 direttore principale invitato del Teatro Comunale di Firenze, tra il 1989 e il 1994 direttore musicale dell’Opéra de Paris-Bastille e, dal 1997 al 2005, direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Nel 1995 fonda la Asia Philharmonic, formata dai migliori musicisti di otto Paesi asiatici. Nel 2005 è direttore musicale della Seoul Philharmonic Orchestra e nel 2016 direttore musicale onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra. Dal 2011 è direttore ospite principale della Dresden Staatskapelle. Dal 2000 al 2015 è stato inoltre direttore musicale dell’Orchestre Philharmonique de Radio France, di cui dal 2016 è direttore onorario. Ha diretto molte delle orchestre più prestigiose del mondo, fra cui i Berliner e i Wiener Philharmoniker, il Concertgebouw di Amsterdam, le principali orchestre di Londra e di Parigi, l’Orchestra Filarmonica della Scala, la Bayerische Rundfunk, le orchestre sinfoniche di Boston e Chicago, l’Orchestra della Metropolitan Opera di New York, la New York Philharmonic Orchestra e le orchestre sinfoniche di Cleveland e di Philadelphia. In Italia gli sono stati conferiti il Premio Abbiati e il Premio Toscanini.

In Francia nel 1992 il Governo francese gli ha assegnato la Légion d’Honneur. Nel 2011 gli è stato con-ferito il titolo di Commadeur dans l’ordre des Arts et Lettres dal ministro della Cultura francese. Nel luglio 2013 la Città di Venezia gli ha consegnato le chiavi per il suo impegno verso il Teatro La Fenice e la vita musicale della città e il Teatro La Fenice gli ha conferito il premio Una vita nella musica. Nel 2017 il Presidente della Repubblica Italiana lo ha nominato Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia per il suo contributo alla cultura italiana. Nel 2015 l’Associazione della critica musicale italiana gli ha assegnato il Premio Abbiati per Simon Boccanegra di Verdi (rappresentata al Teatro La Fenice di Venezia) e per l’attività sinfonica con l’Accademia di Santa Cecilia e con l’Orchestra Filarmonica della Scala. Ѐ attualmente ambasciatore onorario per la cultura della Corea del Sud, il primo nella storia del governo del suo Paese. Chung e i musicisti dell’Orchestre Philharmonique de Radio France sono stati nominati nel 2007 Ambasciatori dell’UNICEF e nel 2008 il direttore ha ricevuto l’incarico di Goodwill Ambassador dall’UNICEF come riconoscimento per il suo impegno a favore dell’infanzia. E’ di casa alla Fenice, dove vi ha diretto La traviata (2009 e 2010), Rigoletto (2010), Tristan und Isolde (2012), Otello (2012 e 2013), Simon Boccanegra (2014), Madama Butterfly (2016) e Carmen (2017). Nel novembre del 2017, sempre alla Fenice, ha interpretato Un ballo in maschera di Verdi, inaugurando la Stagione Lirica, e pochi giorni dopo è salito sullo stesso podio per il Concerto di Capodanno, cui è seguita, nel marzo 2018, La bohème. Ha poi inaugurato la stagione 2018-2019 con Macbeth.

Ma nel Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice di Venezia di grande portata è senz’altro l’attenzione mediatica nazionale e internazionale dedicata al Concerto di Capodanno: Rai Cultura trasmetterà la seconda parte della recita di mercoledì 1 gennaio in diretta a partire dalle 12.20 su Rai1 e in differita alle ore 18.30 su Rai5. Il Concerto di Capodanno sarà poi trasmesso in differita, in versione integrale, martedì 1 gennaio alle ore 20.30 su Rai Radio3 e giovedì 7 febbraio alle ore 21.15 su Rai5. Inoltre, grazie alla collaborazione con Arte e WDR, anche questa nuova edizione del Concerto sarà trasmessa live in moltissimi Paesi europei – in Francia, Germania e nei Paesi di lingua francese e tedesca – e fino in Corea.

La musica del Concerto di Capodanno sarà punteggiata da alcuni momenti danzati, interpretati dai ballerini del Teatro San Carlo di Napoli e da due grandi stelle del Teatro Bol'šoj di Mosca: Olga Smirnova e Jacopo Tissi, il primo e unico italiano della compagnia russa. Le coreografie, firmate da Giuseppe Picone, direttore della compagnia di ballo del Teatro Lirico napoletano, sono state registrate in diverse location lagunari: nella spiaggia dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia e in uno dei saloni di Palazzo Pisani Moretta affacciato sul Canal Grande, dove sono esposte alcune opere di Giambattista Tiepolo.

Ma ecco nel dettaglio il programma musicale: infatti, dopo l’esecuzione dell’Ottava Sinfonia di Antonín Dvořák, la seconda parte del Concerto sarà dedicata al melodramma. Saranno eseguite pagine pucciniane e verdiane di grande popolarità come l’aria di Musetta «Quando me ‘n vo» e il quartetto «O Mimì tu più non torni» dalla Bohème, l’aria di Calaf «Nessun dorma» dalla Turandot; il coro «Chi del gitano i giorni abbella?» dal Trovatore, l’aria di Violetta «Sempre libera degg’io» dalla Traviata, l’aria di Rigoletto «Cortigiana, vil razza dannata» e il quartetto «Bella figlia dell’amore» si alterneranno a due momenti orchestrali intensi e brillanti: l’Amarcord Suite di Nino Rota nell’arrangiamento di William Ross e il Can can dall’operetta Orphée aux Enfers di Jacques Offenbach. Come gran finale, rispettando una ormai collaudata tradizione, tre capisaldi del patrimonio musicale italiano: il coro «Va’ pensiero sull’ali dorate» dal Nabucco e il festoso brindisi «Libiam ne’ lieti calici» dalla Traviata di Verdi, intervallati dal finale della Turandot di Puccini «O padre augusto».

Il Concerto di Capodanno sarà altamente social-friendly: con l’hashtag #capodannofenice, i follower di Twitter saranno coinvolti nel live twitting dalla mattinata di mercoledì 1 gennaio 2020 fino al termine della diretta Rai. E il profilo @teatrolafenice sarà supportato oltreché dalla Rai anche da @ScrivoArte e da @Dayafter2012.

Il Concerto di Capodanno 2019-2020 è coprodotto dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e da Rai Cultura, ed è di certo uno dei più grandi appuntamenti musicali dell’anno. Da non perdere!!