L’inverno, una stagione amata da molte persone, tollerata da alcuni, accettata e sopportata con rassegnazione da tutti gli altri. Come per le stagioni che lo precedono Autunno e Estate, l’inverno, ha caratteristiche e funzioni ben precise; conosciamo insieme le sue caratteristiche e particolarità per poter vivere al meglio questa stagione anche quando non è la nostra preferita.

Con l’arrivo dell’inverno, sempre più spesso all’improvviso, (come sempre più frequentemente accade anche per l’estate), cogliendoci un po’ di sorpresa e impreparati, motivo per cui Vata, Pitta e Kapha possono trovarsi in una fase di squilibrio più o meno importante; questa alterazione può produrre disagi nel corpo, facilitando l’insorgere di quelli che sono i malanni più comuni della stagione fredda, come raffreddore, tosse, influenza, bronchite ma non solo, quella sensazione di freddo interiore, quel freddo che quando è particolarmente umido è così penetrante, fastidioso e debilitante anche a livello psico emotivo.

La stagione invernale è caratterizzata da un clima freddo, maggior presenza di acqua, neve, giornate “brevi”, meno ore di luce, maggior buio un sole più debole; è la stagione dominata dal Dosha Kapha, acqua e terra sono gli elementi che lo compongono (per maggiori specifiche vedi articolo Conosci te stesso), quindi, per il principio che “il simile accresce il simile”, in questa stagione potrebbe essere il primo Dosha ad accusare disagio in maniera più significava, le caratteristiche che lo rappresentano positive e funzionali trasformarsi e divenire disfunzionali o addirittura invalidanti.

Le persone con una costituzione con Kapha dominante, sono fisicamente già per natura ben sviluppate e tendono a prendere peso facilmente; in squilibrio protendono all’obesità e ritenzione dei liquidi, a causa dell’eccesiva alimentazione in particolare di cibi dolci, grassi e pesanti. Per quanto riguarda l’aspetto psicologico sbilanciato, il freddo umido le porterà ad essere ancora più pigre, letargiche, flemmatiche, avide, possessive, ingorde, con tendenza a depressione, inerzia fisica e mentale. L’effetto sulle persone di costituzione Vata (aria ed etere) saranno disturbate dal freddo (in misura minore del freddo autunnale che è secco), con la tendenza comunque a raffreddarsi più facilmente, poiché più esili con la tendenza quindi a disperdere più facilmente il calore. Le costituzioni Pitta (fuoco e acqua) solitamente sono più resistenti al freddo, ma molto sensibili al freddo umido a causa della presenza dell’elemento acqua. L’organismo può adattarsi senza troppi disagi al cambiamento stagionale, evitando i disturbi che spesso accompagnano l’inverno, solo se si pone attenzione allo stato di salute e se si svolge un’azione preventiva costituita per esempio da un’alimentazione mirata, con maggior uso di cereali, verdure cotte, bevande calde, legumi e spezie.

Portando una maggiore attenzione alla prevenzione e al rafforzamento delle difese immunitarie dell’organismo, si può evitare che il disturbo si sviluppi, sia quando è dovuto all’attacco di virus, sia quando è la conseguenza di una reazione dell’organismo a livello organico e funzionale, a causa dell’alterazione dei tre Dosha per cause endogene (tipo indebolimento degli organi), esogene come (freddo, sbalzi di temperatura) e psicologiche.

Il raffreddore comune viene classificato nell’Ayurveda a seconda delle cause che lo scatenano. Vata è l’energia che attiva il sistema nervoso perciò, quando esiste una condizione di stress unita a una variazione climatica e ambientale, si manifesta un raffreddore con dolori diffusi e più intensi al capo. Quando sopraggiunge uno squilibrio di Pitta a causa dell’assunzione di cibi non adatti alla stagione, che risultano difficili da essere digeriti e assimilati, con relativa produzione di tossine, si sviluppa un tipo di raffreddore caratterizzato da starnuti, naso chiuso o “che cola” secrezione calda e sensazione di bruciore. Il Dosha Kapha, che è il regolatore dei liquidi del corpo, se alterato, può produrre forti quantità di muco e catarro, in questa condizione si può manifestare il raffreddore con starnuti, accompagnati da intensa secrezione nasale. Quando, nonostante lo stile di vita e l’igiene preventiva, si scatena un raffreddore, è consigliabile adottare un’alimentazione più leggera, limitare latte e latticini, evitare le bevande fredde.

In ayurveda è molto utilizzato il trikatu (ginger, piper nigrum, piper longum), da assumere per via orale, composto che favorisce lo scioglimento di ogni muco a livello dei seni frontali, nasali, mascellari e di trachea e bronchi; si può assumere con aggiunta di miele e/o Ghee (burro chiarificato). È consigliabile inoltre il Jala Neti, il passaggio di acqua tiepida salata attraverso le narici per mezzo della Lota, può essere utile anche fare gargarismi con acqua tiepida.

Buon senso ... prima di uscire coprirsi bene, senza trascurare collo, orecchie e vie respiratore.

Sono consigliati cibi semplici e verdure di stagione come cavoli, spinaci, carciofi e finocchi. Tra i legumi: Mung Dal per tutti e tre i Dosha, fagioli e ceci; tra i cereali: miglio, cuscus, avena, grano antico con moderazione. La stagione invernale, fredda, nuvolosa e nevosa può essere anche un tempo pieno di pace, calma e bellezza: la neve copre le montagne, gli alberi, le case e le strade, è il regno del bianco! In generale, in inverno, le persone non escono molto, preferiscono rimanere più in casa, sedute vicino al fuoco, con addosso una coperta o un maglione, bevendo un drink caldo e guardando una bella nevicata fuori attraverso i vetri.

Questo può essere un buon periodo per tutti di maggior contemplazione e riflessione

Ogni stagione ha un aspetto bello ed uno triste. Ricordiamoci che l’Ayurveda suggerisce di “fluire con la stagione”. L’inverno è un'opportunità per fare una profonda introspezione su noi stessi. Quando arriva l’inverno, infatti, la natura rallenta il suo ritmo: le temperature si abbassano, “i giorni sono più brevi”, diminuiscono le ore di luce solare. Se interpretiamo tutto questo come una metafora, è come se la natura invitasse anche noi a rallentare, proprio come fa lei. Rallentare rispetto alla frenesia delle nostre giornate, prendendoci finalmente del tempo di qualità per noi stessi, per fare una sorta di bilancio dell’anno appena trascorso e prepararci al meglio per accogliere quello che sta per arrivare; l’invito è “ entra all’interno di te stesso, sii calmo, e fai le tue riflessioni”.

Regime routine consigliata per l’inverno

  • fare una dieta che è pacificante per Kapha e Vata
  • mangiare un misto di tutti i sei gusti, cibi caldi, calmanti, facilmente digeribili come zuppe e stufati
  • bere tè di erbe riscaldanti come zenzero e cannella
  • fare regolarmente yoga, pranayama e meditazione
  • fare esercizio regolarmente, non outdoor, all’aperto, ma indoor, in ambienti chiusi e protetti dal freddo, per mantenere il flusso circolatorio
  • esporsi alla luce del sole ogni qualvolta è possibile
  • fare giornalmente massaggio con olio di sesamo caldo
  • fare regolarmente pulizia nasale
  • mantenersi caldi e asciutti

Cose da evitare in inverno

  • evitare cibi che incrementano Kapha e Vata
  • evitare cibi troppo grassi ed elaborati per Pitta e Kapha che dovrà evitare anche eccessi di cibi dolci, acidi e salati, ridurre gli alimenti amari e astringenti per Vata
  • evitare di saltare i pasti o mangiare velocemente
  • evitare drink freddi o ghiacciati
  • evitare di far tardi la notte
  • evitare esposizioni a correnti fredde e vento
  • evitare la completa inattività

È Inverno, fa freddo, ci vuole un buon massaggio Ayurvedico!

La pratica ayurvedica del massaggio o di Abhyanga, è una vera e propria cura benefica sia per l’eccesso di Vata che di Pitta o Kapha.

La pratica dell’auto massaggio è tradizionalmente eseguita al mattino, prima di fare il bagno, ed è particolarmente utile come un rito quotidiano soprattutto nei mesi invernali, poiché l’olio caldo sulla pelle crea quel giusto calore e lubrificazione in grado di eliminare il freddo che si accumula nelle giornate d’inverno. Massaggio e Abhyanga, sono utilizzati anche per aiutare l’eliminazione delle tossine (Aam) accumulate. Praticato regolarmente migliora la circolazione e la digestione, calma il sistema nervoso, nutre la pelle, favorisce la sensazione di radicamento e di messa a fuoco, aumenta Ojas (sistema immunitario), la radiosità, resistenza, elasticità e tonicità della pelle. L’ideale sarebbe massaggiarsi tutto il corpo con olio caldo per almeno 10 minuti al giorno, tutti giorni al mattino e poi riposarsi per altri 10 minuti prima di farsi una doccia calda.

Ho letto un articolo tempo fa che ricordava l’importanza di riuscire a comprendere i ritmi ai quali la natura ci sottopone, esattamente come per un surfista capire come cavalcare al meglio l’onda con la sua tavola, sfruttandone tutta l’energia specifica in maniera ottimale. L’inverno equivale a freddo e bisogno di maggior calore per sciogliere questa pesantezza, umidità e conseguente lentezza che lo accompagnano.

Che altro dire ancora? Riscaldatevi nel tepore della vostra casa, o in ambienti riscaldati ed accoglienti, che possa essere anche il dolce fuoco di una buona e piacevole compagnia, praticate attività fisica in luoghi protetti dal freddo, assumete cibi sani, nutrienti e adeguatamente riscaldanti.

Felice solstizio, un sereno Natale, un buon fine anno, e un gioioso anno nuovo.

È appena iniziata la stagione invernale, ma anche il cammino verso la luce, da qui a breve le giornate inizieranno a mano a mano ad allungarsi, aumenteranno gradatamente le ore luce in attesa del suo vertice in estate con il nuovo solstizio.

Namastè.