L’anima ama la verità.

(Lucia Larese, Spaceclearing)

Oggi la situazione internazionale, così complicata e dolorosa per le guerre in corso, mette a dura prova gli animi sensibili: c’è un profondo anelito a vivere nuovamente tempi pacifici con piena fiducia nel futuro. Le situazioni personali di ognuno di noi, più o meno difficili o complicate, sembrano essere amplificate dalle notizie di queste esecrabili guerre di cui sono pieni i notiziari. Una nota sottile, quasi sottesa, di paura e incertezza pervade i nostri pensieri e diventa un influsso negativo a cui siamo sottoposti da tempo.

La maggior parte delle persone si sfoga lamentandosi per ogni cosa o esprimendo la propria rabbia a gran voce. Altri, per contrasto, sfoggiano una vita ricca di apparente e scintillante successo, confermata da foto e frasi ad effetto sui social, non sempre corrispondenti a verità. Altri ancora si chiudono in sé stessi o nel minuscolo universo delle cose certe. Gli amici sono così assorbiti dagli impegni che manca il tempo per parlare e condividere pensieri ed emozioni.

La scintilla che nutre la curiosità, la voglia di vivere e di fare, il desiderio di riuscire in un progetto o migliorare la propria situazione e benessere, sembra spegnersi a poco a poco. Andare incontro alla giornata appare come una vuota ripetizione di gesti automatici così provare gratitudine per una bella giornata di sole, diventa un’abitudine dimenticata o mai esercitata. Senza accorgercene, la vita di tutti i giorni sembra perdere, a poco a poco, di significato. Vorremmo che qualcuno venisse da noi con una luce per condurci fuori dal tunnel.

Quando la creatività, la passione, la voglia di vivere è esaurita, bruciata, finita, gli esperti definiscono questo stato come burnout ovvero uno stato di esaurimento psicofisico. Le persone si sentono svuotate, incapaci di far fronte alle richieste del quotidiano, come un fuoco che si sta estinguendo. Il serbatoio energetico è consumato.

L'esaurimento, in questo contesto, riguarda sia il piano emotivo che quello fisico. Le persone che vivono questa condizione possono sentirsi esauste, incapaci di fronteggiare gli impegni e, in alcuni casi, registrano sintomi come stanchezza cronica o problemi di salute.

Questa sofferenza riguarda spesso la sfera spirituale assetata di momenti nutrienti pieni di bellezza, armonia, pace. L’anima si sente schiacciata nel ruolo che sta vivendo e anela ad avere del tempo di una qualità differente. “L’anima ama la verità” che è nutrimento per il cuore e infonde forza e coraggio, una merce rara in quest’epoca.

Gli antichi greci erano consapevoli di questi momenti particolari: escaton è il tempo “dello spirito” che denota la fine di un'epoca, la transizione verso un nuovo sistema o l'evento che determina la fine di un ciclo. Se guardiamo ai vorticosi mutamenti della società e ai suoi riflessi sull’essere umano, stiamo vivendo, a livello personale e collettivo un momento simile all’escaton della storia greca.

Mai come oggi è necessario individuare spazi fisici e temporali ed energie interiori per attivare quella capacità di suscitare riflessioni profonde sull'esistenza, il tempo, il destino e la natura dell'essere.

Quello che oggi definiamo, quasi frettolosamente, burnout, per gli antichi era la “notte buia dell’anima” ovvero quando nulla delle cose note e consolidate sembra essere rimasto a cui aggrapparsi, a livello materiale, relazionale ed emotivo.

J. Borysenko (biologa cellulare e psicologa americana) la definisce “la malattia della speranza” che colpisce gente preparata, laboriosa. Persone che credono negli ideali e, seguendo i propri ideali, hanno creato la propria vita. La domanda ricorrente è:

Come posso sopravvivere in questo mondo che cambia così rapidamente? Esiste una medicina per superare questo momento e dare una svolta alla mia vita?

La ricerca della luce in fondo al tunnel è un percorso lungo e arduo che però può svelarci lati della vita completamente inaspettati. Nella mia esperienza, è importante rivolgere la propria attenzione all’ interno, verso l’io più profondo, facendo appello a risorse fino a quel momento sconosciute e mai messe in campo, per affrontare le criticità del momento.

Le strade per percorrere la via verso la conoscenza e l’autorealizzazione sono innumerevoli e ognuno sceglie di percorrere quella più adatta alla sua persona, al suo vissuto, alla propria sensibilità.

Quando una persona giunge alla comprensione profonda di cosa sta vivendo e del perché sta sperimentando una determinata situazione vive una sorta di catarsi interiore e schemi - che potrebbero ripetersi all’infinito - miracolosamente si interrompono per scomparire per sempre.

Quindi, se vi siete immedesimati nelle mie parole, vi invito a iniziare una ricerca personale nella direzione che meglio si addice alla vostra storia.

In questo piccolo spazio di riflessione, posso suggerirvi soltanto un semplice e veloce esercizio che, se svolto con convinzione e partecipazione, può offrire un certo sollievo quando i tempi si fanno complicati.

Se, mentre state leggendo queste parole, affiora alla mente una situazione che crea tensione e sofferenza oppure provate rabbia per un qualcosa che è successo, ieri o molti anni fa, prendete carta e penna e scrivete.

Al principio sarà difficile riuscire a farlo perché la mente cercherà di esercitare il suo controllo e vagherà in mille direzioni, inondandovi di pensieri inutili.

Fate qualche esercizio di respirazione profonda o di meditazione, oppure semplicemente ascoltate una musica rilassante, lasciando vagare la mente e fluire i pensieri e le immagini.

Scrivete tutto. Anche le cose più insolite e strampalate che possano affiorare alla coscienza.

Dopo qualche minuto o qualche ora o qualche giorno provate a individuare le cose che decisamente pesano sulla vostra anima così legate a eventi o sofferenze del passato che sembra impossibile isolarle dal presente. Riassumete la situazione in poche frasi che scriverete su un piccolo foglio di carta.

Bruciatelo su una candela bianca o nel camino.

Immaginate che i vostri pensieri negativi si dissolvano come le parole scritte sulla carta che sta bruciando.

Restate in ascolto di voi stessi: forse potreste sentirvi già più leggeri e avere la sensazione che una piccola scintilla di luce stia iniziando a brillare in fondo al tunnel.

Lo spirito riempie l’oscurità dei cieli,
riempie l’anelito senza fine dell’anima.

(Joe Henry)