Matera è una delle mete turistiche più interessanti, insolite e memorabili che si possano trovare lungo la nostra penisola. In quella che può essere considerata la più remota regione meridionale, ovvero la Basilicata (detta anche Lucania), non è meta di turismo di massa come per la vicina Puglia o per la Calabria. Matera è una città famosa per i suoi quartieri scavati in antiche grotte e cave, i così detti sassi. Visitatori curiosi possono soggiornare nelle cave, passeggiare lungo le stradine fiancheggiando le pittoresche muraglie naturali piene di grotte e conoscere la storia di questo affascinante luogo rimanendo sul posto anche per un breve periodo.

Le grotte di Matera sono state abitate per secoli; alcune dimore erano umili e alcune più signorili, ma all'inizio del XX secolo l'area veniva considerata sinonimo di povertà e di disperazione. Fino agli anni '50 centinaia di famiglie vivevano ancora ammassate in case ricavate nelle caverne. Le condizioni di squallore e di malaria divennero uno scandalo nazionale e alla fine i residenti delle caverne furono spostati - per legge - in edifici moderni sull'altopiano superiore. Negli anni '80 le grotte una volta abitate e poi abbandonate non erano più scandalose, ma divennero affascinanti ricordi del passato. Anzi alcuni residenti piuttosto facoltosi pian piano si sono trasferiti e hanno ristrutturato le vecchie case.

Nel 1993 la città è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO, per essere "l'esempio più eccezionale e intatto di un insediamento trogloditico nella regione del Mediterraneo, perfettamente adattato al suo terreno ed ecosistema". E da allora, Matera è diventata sempre più popolare come destinazione turistica fuori dal turismo di massa. Sempre più numerose vecchie case-grotte vengono trasformate in confortevoli dimore moderne, in alberghi, B & B e ristoranti. È possibile effettuare visite guidate ai sassi e visitare le ricostruzioni storiche della vita nelle caverne. Matera è stata una delle location per il film di Mel Gibson La Passione di Cristo, con immagini che mostrano i sassi e la gola sottostante.

Un modo per iniziare una visita a Matera è girovagare per i quartieri dei sassi, guardando l'angusta cittadina sopra il suo burrone e le facciate di pietre grigie, che sembrano case ma che poi si trasformano in grotte. Se ci si trova a passare con un mordi e fuggi e solo per un interesse casuale, il girovagare con l’aggiunta di una visita a una casa-grotta ricostruita sarà sufficiente per un assaggio della città. Ma per sfruttare al meglio un viaggio a Matera e per capire quello che si sta vedendo, bisogna anche capire il contesto.

Dopo una prima esplorazione indipendente, è meglio optare per una visita guidata, leggere una guida, visitare una ricostruzione della vita delle caverne e uno dei musei locali. Per 'vedere' Matera a fondo, e per avere un'idea delle condizioni di vita degli ex abitanti delle caverne, si dovrebbe passare almeno un giorno in città. Per coloro che vogliono assaporare al meglio la storia e l'atmosfera unica, esplorare i luoghi più tranquilli e visitare musei e chiese, è obbligatorio soggiornare almeno due notti nella città.

Può essere difficile orientarsi a Matera. Il centro della città, la parte più antica, fu costruito sull'orlo di un nudo pianoro dove un alto monte roccioso incombe su una valle che scende fino alla lunga gola profonda del fiume. Qui è dove ora si trova la cattedrale della città e il centro della città tipicamente italiano. Col passare del tempo, i pendii rocciosi della valle al di sotto della città sono stati scavati per creare grotte, utilizzate per l'alloggio, lo stoccaggio e lo stazionamento. Questi gruppi di grotte, dove vivevano i contadini più poveri, riempiono una stretta valle e corrono lungo il lato della gola stessa. Il primo, quello che era considerato il più sviluppato dei quartieri rupestri, è chiamato il Sasso Barisano e l'altro il Sasso Caveoso. Piccole stradine, vicoli e scalinate si snodano attraverso i quartieri, alcuni ancora chiusi e abbandonati. A prima vista, le pendici potrebbero sembrare allineate solo con piccoli edifici in pietra squallida. Ma dietro le facciate semplici - che a volte si estendono verso l'esterno come case tradizionali - le abitazioni tornano nella roccia, tagliate di solito per formare una grande stanza, con una specie di anticamera sul retro per gli animali. Queste parti di Matera sono strane, silenziose e pittoresche; la roccia pallida rende la scena sbiadita, incolore e senza tempo, abitano qua e là alcuni uccelli rapaci che hanno fatto il loro nido tra i silenziosi sassi tra cui il Grillaio (Falco naumanni).

A Matera, come in tutta questa parte del sud Italia, ci sono molte chiese scavate nella roccia tra colline e burroni. Queste chiese considerate rupestri furono per la maggior parte create da monaci basiliani che fuggirono dalle persecuzioni iconoclaste dell'Impero bizantino durante l'ottavo e il nono secolo. Le grotte contengono spesso affreschi sbiaditi in stile bizantino. Molti di questi affreschi non sono visitabili, ma alcuni possono essere fruibili con una guida turistica, e molti sono aperti al pubblico con un biglietto combinato organizzato dal Circuito urbano delle Chiese Rupestri. Vale davvero la pena visitare uno o due di questi antichi e suggestivi luoghi di culto. Una delle più belle chiese di Matera, non è in realtà una chiesa rupestre ma San Pietro Caveoso, costruito in un luogo pittoresco su uno sperone roccioso sopra il burrone, un affascinante edificio, piccolo e con un'atmosfera accogliente, con semplici decorazioni di arte popolare e alcuni santi con volti benevoli.

Nelle falesie che si trovano appena al di sopra sono situate due delle chiese rupestri, Madonna dell'Idris e San Giovanni a Monterrone, collegate da un tunnel e visitabili con il biglietto combinato. Sono belle da visitare, poiché oltre alla sensazione di una vera caverna, scavata in una piccola cima rocciosa, rivela alcuni affascinanti dipinti murali in stile bizantino. Con un salto nel tempo, nel medioevo italiano, Matera è di diritto un patrimonio per tutta l’umanità.