Fondazione Prada presenta nella sua sede di Milano, venerdì 28 settembre dalle ore 19 a mezzanotte, il terzo appuntamento del progetto musicale “I Want to Like You But I Find it Difficult”, a cura di Craig Richards.

Il 28 settembre, la line-up include l’artista techno Monolake Live Surround di base berlinese, il polistrumentista tedesco Burnt Friedman, il musicista elettronico inglese Joy Orbison e l’artista e dj messicana Baby Vulture. Craig Richards partecipa come dj all’evento.

Concepito come una serie di tre appuntamenti, il progetto è stato anticipato il 19 aprile 2018 da un evento speciale a cui hanno partecipato Ricardo Villalobos e Richards e da un secondo appuntamento l’8 giugno, a cui hanno preso parte Mulatu Astatke, Midori Takada, E/Tape, Nicolas Lutz e Richards.

Con questa nuova attività Fondazione Prada espande ulteriormente il proprio campo d’azione, includendo la ricerca e la sperimentazione musicale all’interno della propria offerta culturale e creando in questo modo risonanze inedite tra discipline. “I Want to Like You But I Find it Difficult” rappresenta un tentativo di esplorare una pluralità di generi e linguaggi, dalla musica elettronica all’Ethio-jazz, ospitando artisti internazionali sia affermati che emergenti.

Partendo da una visione personale, sviluppata dall’artista inglese Craig Richards, la costellazione di performer selezionati per le due line-up intende avvicinare pubblici diversi alla vocazione della Fondazione Prada, dimostrando che la cultura è tanto coinvolgente e attrattiva quanto utile e necessaria.

Come afferma Craig Richards, “l’idea sulla quale si basa il mio progetto curatoriale è che questo linguaggio possa essere stimolante, provocatorio e perfino scomodo. Da collezionista e appassionato di musica, questo concetto mi ha sempre affascinato. Il mio ruolo di curatore è di presentare le mie scoperte in questo campo, sia passate che attuali, in una sequenza che porti ispirazione, divertimento, mistero e un potenziale disturbo. L’attrito tra le differenti proposte rende possibile questa visione. Il mio obiettivo principale è riconoscere un filo conduttore che percorre la musica e in qualche modo la unifica. Sostengo l’idea che ‘apprezzare’ la musica non sia sempre facile, ma che il tentativo di conoscerla in profondità possa generare un grande piacere”.

I DJ-set e le performance dal vivo si svolgono in diversi luoghi all’interno della sede di Milano della Fondazione Prada. Il pubblico è invitato a muoversi liberamente negli ambienti esterni, sperimentando nuove modalità con cui interagire con l’architettura e ampliando in questo modo le potenzialità degli spazi.