“L’ho fatto per te!” “Mi sono sacrificata tanto per lui/lei e a cosa è servito?” – se avete ascoltato (o pensato) qualche volta una di queste frasi, fate attenzione! Potrebbe trattarsi di un atteggiamento che viene definito come “sindrome del martire”. È evidente che l’aspetto patologico di una sindrome è di pertinenza del medico o terapeuta: qui vorrei parlare di un comportamento che si incontra spesso nella vita di tutti i giorni e che diventa un fardello emotivo. Quando ‘sacrificarsi’ per gli altri diventa un’abitudine costante nella vita, questo difficilmente porterà qualcosa di buono: sia per chi ‘fa il martire’ sia per chi accetta di riceverne l’aiuto o le attenzioni.

• Tendi a ‘fare il martire’ colpevolizzando gli altri? Considera che stai sprecando tempo ed energia preziosa rinunciando a nuove e impagabili opportunità.

Le persone che tendono a mettere le esigenze di tutti davanti alle proprie, quasi a voler soffrire per gli altri e dare così un senso alla propria vita, non rendono felici né se stessi né l’oggetto del loro sacrificio. Il martire, incapace di donare senza condizioni o aspettative, si aspetta sempre qualcosa in cambio per quello che fa. Giunge perfino a fare cose che non gli erano state chieste per poi risentirsi se non viene apprezzato come avrebbe voluto.

C’è anche qualcuno che si offre spontaneamente di fare qualcosa e, quando le persone accettano, si secca terribilmente.

Il “martire” svolge malvolentieri un compito (ad esempio i lavori domestici) colpevolizzando gli altri perché non ha tempo per se stesso/a. Attività che, se affrontate nel modo giusto - in una casa armoniosa e ben organizzata - potrebbero diventare una fonte di serenità e soddisfazione. Imparare a trasformare i lavori domestici in attività piacevoli e creative è un percorso che può trasformare la tua personalità e la tua vita.

Il martire a volte offre un aiuto che, nel profondo del cuore suo, non ha minimamente voglia di dare. Perché fai qualcosa che non vuoi fare? Condividi le responsabilità della casa con le persone che vi abitano e dividi i compiti con il tuo partner o con i figli. Dopo un periodo di rodaggio, tutto scorrerà più leggero e l’atmosfera in casa diventerà più piacevole. È chiaro che non avrai più la possibilità di lamentarti e fare notare a tutti quanto sei disponibile e paziente. A questo punto però, potresti avere una piacevole sorpresa. Potresti scoprire che, senza il tuo aiuto, gli altri sanno cavarsela benissimo e avresti molto più tempo per te, dando così anche la possibilità a chi ti sta vicino di crescere e diventare una persona migliore e più autosufficiente. E finalmente portai dedicarti alle tue attività predilette come trascorrere una giornata alla spa o fare quella gita che stai rimandando da anni.

• Ti appoggi a qualcuno che tende a ‘fare il martire’? Stai perdendo un’opportunità importante per diventare una persona migliore.

È chiaro che rifare il letto o preparare il pranzo sono attività che preferisci far fare ad altri. Tuttavia è necessario che tu sia consapevole che alcune cose sono indispensabili per vivere con serenità e in modo equilibrato e felice. Quindi sarebbe meglio rifiutare in modo gentile l’aiuto di chi lo dà per avere qualcosa in cambio. Non serve a nulla dire no in modo sgarbato. Rischi di ferire l’altro, rovinare la relazione e peggiorare le cose.

Armati di buona volontà: alzati un’ora prima e abituati a fare ciò che abitualmente lasci fare agli altri. Prendi subito delle iniziative per occuparti di tutto ciò che ti riguarda. Un po’ alla volta riuscirai a far capire all’altro di essere autonomo e che gli vuoi bene lo stesso anche senza accettare il suo aiuto, dato malvolentieri.

Se qualcuno ti dice ‘te ne accorgerai quando non ci sarò più, però allora sarà troppo tardi’ e, in cuor tuo, senti una nota stonata in questa frase, segui il tuo istinto ed esci subito da questo ricatto. Fai chiarezza su come ti comporti nella tua vita e nelle tue relazioni. Occupati tranquillamente delle tue incombenze, assumiti la responsabilità delle tue scelte e la tua vita si trasformerà.

Certi atteggiamenti sono come oggetti inutili che occupano spazio dentro ai tuoi armadi o sulle tue librerie e ti impediscono di vivere, con leggerezza e amore, una vita che vorrai condividere con chi - anziché appesantirti con ricatti morali - vuole renderti libero e responsabile della tua vita e delle tue scelte. Facendo la tua parte potresti scoprire, giorno dopo giorno, di sentirti una persona migliore.